Infatti, proprio le esperienze, le testimonianze e la discussione sono stati il fulcro di “Ridurre il peso del diabete e semplificarne la gestione attraverso la tecnologia”, evento promosso da Medtronic allo scopo di diffondere una nuova cultura della gestione quotidiana della patologia.
LA CONOSCENZA IN PRIMO LUOGO
Imprescindibile punto di partenza dal quale prendere le mosse per affrontare capillarmente la complessa tematica è stato quello del metodo: per comprendere davvero la patologia e non sbagliare è necessario passare dalla comunicazione disintermediata e fai da te, divenuta sempre più frequente al giorno d’oggi (il sentito dire, dottor Internet, eccetera) al parere autorevole del medico e dello specialista. Poiché vivere con il diabete significa subire un impatto sulla vita quotidiana, seppure esso grazie all’innovazione tecnologica e al supporto sanitario si può ridurre sensibilmente attraverso una gestione efficace della propria condizione al fine di condurre una vita piena. Non solo, al riguardo vanno inoltre considerati altri aspetti certamente non meno importanti: attualmente in Italia il Sistema sanitario nazionale (SSN) si trova ad assistere quattro milioni di persone con diabete di Tipo 1 o 2, una realtà che ha una notevole incidenza in termini di prestazioni oltreché farmaeconomici. Una criticità che, tuttavia, potrebbe rinvenire una attenuazione dei costi attraverso la razionalizzazione degli interventi resa possibile dalle più recenti tecnologie.
LA VITA OLTRE IL DIABETE
Medtronic, impresa leader nel settore, ha illustrato le soluzioni innovative nel campo della gestione del diabete. Nel corso dell’evento che ha avuto luogo all’EUR, al quale sono intervenuti medici, diabetici e caregiver, è stata sottolineata l’importanza della conoscenza, della discussione e di una cultura inclusiva nella gestione della specifica patologia, secondo il principio guida Empowering people with Diabetes: reduce the burden of Diabetes Management to maximize the enjoyment of life. ha esso ha preso parte anche il tennista professionista Alexander Zverev, Roma per gli Internazionali d’Italia 2025, affermato giovane sportivo con diagnosi di diabete di tipo 1 fin dall’infanzia, persona che ha condiviso con la patologia il suo percorso di eccellenza nello sport malgrado la propria condizione di salute, divenendo così un modello nel perseguimento tenace delle proprie aspirazioni.
UN’INDICATORE CHIAVE: IL «TIME IN RANGE»
Vivere più tempo nel range significa vivere meglio: sulla base degli ultimi dati epidemiologici disponibili (Annali AMD 2023), 3.9 milioni di persone in Italia convivono con il diabete, pari al 6,6% della popolazione, di cui 259.000 con diabete di tipo 1 e 3.5 milioni con diabete di tipo 2, con una maggiore prevalenza tra le donne. In questo contesto, un controllo ottimale della glicemia diventa essenziale per limitare l’insorgenza di complicanze croniche. Il cosiddetto Time in Range (TiR), cioè il tempo trascorso all’interno dell’intervallo glicemico ottimale (70-180 mg/dL), costituisce un indicatore chiave per ridurre il rischio di complicanze future. Tuttavia, nonostante l’accessibilità a soluzioni tecnologiche, in Italia soltanto il 20% delle persone con diabete utilizza microinfusori insulinici, rispetto al 65% in Germania e al 43% negli Stati Uniti d’America (fonte: Annali AMD 2023). Si tratta di dati statistici che evidenziano la necessità di colmare un divario, non solo in termini tecnologici, ma anche culturali e informativi. Per le persone con diabete di tipo 1, permanere nell’intervallo glicemico target per almeno diciassette ore al giorno può migliorare significativamente gli esiti clinici e offrire una migliore qualità della vita. Ogni incremento di una quota pari al 10% del Time in Range è in grado di ridurre il rischio di complicanze a lungo termine (come ad esempio la retinopatia) di quasi il 40 per cento.
IL RUOLO CRUCIALE SVOLTO DALLA TECNOLOGIA
La tecnologia gioca un ruolo cruciale. «Vivere con il diabete è un po’ come essere sulle montagne russe – afferma Luigi Morgese, Sr. Business Director di Medtronic Diabetes IGI (Italia, Grecia, Israele) -, poiché i livelli di glucosio nel sangue sono influenzati da vari fattori e possono essere diversi da un giorno all’altro. Ma oggi, la tecnologia può davvero fare la differenza, aiutando a stabilizzare i livelli di glucosio durante i pasti, l’esercizio fisico, il sonno e ogni volta che i livelli di zucchero nel sangue sono alti o bassi. Eventi come questo aiutano ad aumentare la consapevolezza e la comprensione che il diabete non deve essere vissuto come una continua sfida impegnativa e non limita il tuo potenziale. La tecnologia disponibile oggi può ridurre il peso del vivere con il diabete, ripristinando la libertà quotidiana e la tranquillità mentale». Sottolinea al riguardo Marco Marigliano (professore associato di Pediatria presso l’Università di Verona e dirigente medico della UOC di Pediatria B dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona) che «il diabete è la patologia endocrinologica più comune in età pediatrica, una condizione cronica che impatta significativamente sulla salute e sulla qualità della vita di bambini e famiglie. La gestione quotidiana del diabete richiede attenzione costante a glicemia, insulina, alimentazione e attività fisica, sottraendo tempo prezioso e influenzando profondamente la vita quotidiana. La diagnosi durante l’infanzia o l’adolescenza è un evento traumatico che genera emozioni come shock, rabbia, paura e ansia»
RICORSO AI SENSORI CGM E AI MICROINFUSORI DI INSULINA
«Aiutare i giovani a normalizzare queste emozioni è essenziale per il loro benessere psicologico – conclude Marigliano -, l’uso di tecnologie, come i sensori glicemici e i microinfusori di insulina, ha svolto un ruolo fondamentale nell’alleviare lo stress e l’ansia, in particolare per la paura dell’ipoglicemia, comune nei pazienti e nelle loro famiglie». A livello internazionale, grazie al progetto SWEET (che raccoglie i dati di oltre 50.000 bambini e adolescenti con diabete tipo 1) emerge come all’incirca l’80% di essi utilizzi un sensore CGM e oltre il 50% un microinfusore di insulina, mentre il 28% ha accesso a sistemi di rilascio automatico dell’insulina (AID). Si tratta di cifre che confermano come l’adozione della tecnologia sia ormai uno standard di cura diffuso. In Italia, i dati più recenti (ISPED CARD 2023) mostrano progressi significativi: infatti, su oltre 4.000 bambini e ragazzi monitorati più del 95% utilizza un sensore CGM, oltre il 40% è in terapia con microinfusore di insulina e quasi tutti quelli che utilizzano un microinfusore (circa il 38% del totale) impiegano sistemi a rilascio automatico dell’insulina. Un cambiamento importante rispetto alla situazione fotografata dai dati risalenti al 2019, che conferma la crescente diffusione delle tecnologie avanzate anche in questo paese.
LE TESTIMONIANZE
Per coloro che vivono con il diabete ogni giorno (come nei casi di Cecilia Marra e Davide Azzinnari, giovani che hanno condiviso le loro esperienze quotidiane con la platea, testimoniando sull’impatto che la malattia ha avuto sulla loro vita quotidiana), la tecnologia ha consentito di sviluppare una gestione più autonoma e sicura della loro condizione. Il loro percorso è vissuto in un contesto familiare in cui la collaborazione tra medico, persona e caregiver si rivela essenziale. Con il giusto supporto tecnologico, è possibile condurre una vita normale, attiva e serena senza rinunciare a progetti e desideri personali. «All’inizio ci sembrava una cosa estranea, quasi innaturale da accettare per nostro figlio – hanno testimoniato Gianni e Roberta, genitori di Davide, bambino con diabete -, ma sono bastati pochi giorni per capire quanto questa tecnologia fosse avanti: ci ha semplificato la vita, ci ha tolto tante preoccupazioni. Adesso possiamo concentrarci su momenti più belli, più leggeri. A volte ci dimentichiamo persino del diabete». Anche Cecilia, oggi studentessa universitaria di medicina e persona con diabete, si è espressa in questo senso: «Grazie alla tecnologia, ora posso vivere più serenamente la mia vita e rassicurare la mia famiglia nonostante sia lontana da casa».
MEDTRONIC DIABETES
L’attività di Medtronic Diabetes è quella tesa alla riduzione del peso del diabete, consentendo alle persone di vivere la vita alle proprie condizioni grazie al ricorso alla tecnologia più avanzata nel settore della gestione della patologia, oltreché il supporto in base alle loro esigenze. Per oltre quaranta anni è stata pioniera nello sviluppo di innovazioni nella gestione del diabete attraverso sensori di nuova generazione (CGM), sistemi di dosaggio intelligenti e attualizzando il potenziale della scienza dei dati e dell’intelligenza artificiale.