ARTE, turismo. Sicilia, Noto: Icon.Warhol, Basquiat, Haring, Scharf premiano la città barocca

Essa è sempre più tra le mete dei visitatori stranieri, questo anche in virtù dell’attrazione della mostra. Famosa per il barocco, Noto ha infatti registrato un incremento dei visitatori rispetto al 2024 e l’esposizione nel ponte di Pasqua vi ha fatto giungere più di duemila persone tra italiani e stranieri

Noto, 25 aprile 2025 – La Sicilia vola nella speciale classifica delle regioni italiane per incremento di visitatori nel primo ponte di aprile dedicato alla Pasqua. Un trend che già nel 2024 si era evidenziato, ma che ora, nel 2025, registra una ulteriore crescita. Tra le mete più gettonate dai turisti, la città di Noto, grazie al suo ruolo di capitale mondiale del barocco, continua a scalare le graduatorie di gradimento turistico.

NOTO: IL BAROCCO E L’ARTE CONTEMPORANEA

In città, tra le offerte culturali e d’intrattenimento, al Convitto delle Arti Noto Museum, registra un ampio successo la mostra Icon. Warhol, Basquiat, Haring e Scharf. In poco più di dieci giorni dall’apertura la rassegna ha staccato oltre duemila biglietti, con l’80% dei visitatori di fuori regione e, tra questi, la metà stranieri. Complice il bel tempo, la bellezza della città di Noto e, soprattutto, la particolarità dell’esposizione, che riunisce per la prima volta in Italia i quattro artisti rivoluzionari americani, la mostra si avvia ad essere tra le preferite in vista dei ponti del 25-27 aprile e del 1-4 maggio.

POP E GRAFFITISMO DEL XX SECOLO

Prodotta da Mediatica in collaborazione con Art Motors, la mostra riunisce per la prima volta in Italia i quattro artisti protagonisti della scena Pop e del Graffitismo del XX secolo, che esercitano ancora una forte influenza nell’arte e nella comunicazione contemporanea. «La mostra è un dialogo inedito tra gli artisti – sottolinea il curatore Edoardo Falcioni -, Warhol, Basquiat, Haring e Scharf: padre e figli spirituali, per la prima volta riuniti in una mostra in Italia, artisti che hanno rivoluzionato l’arte americana degli anni Ottanta del XX secolo e quella contemporanea».

EVOLUZIONE DELL’ICONA NELL’ARTE

Oltre centoventi le opere esposte in mostra, tutte provenienti da collezioni private. Esse soino state ssudivise in cinque sezioni allo scopo di evidenziarne il fulcro tematico, l’evoluzione dell’icona nell’arte. Tra queste spiccano anche alcuni inediti, quali l’inchiostro serigrafico su carta Mona Lisa (reversal series 1978 circa), omaggio di Warhol a Leonardo Da Vinci, la sua serigrafia su seta Flowers (1983-85), appartenuta a Keith Haring, la macchina fotografica Polaroid Big Shot usata da Warhol, che la donò al fotografo romano Dino Pedriali e l’iconica tela The only Way Out is In!. Il percorso espositivo si apre con le serigrafie Marilyn, Mao e Campbell’s Soup, a sottolineare la consacrazione di Andy Warhol a figura centrale della scena artistica americana e mondiale. L’annullamento della soggettività nell’arte e l’utilizzo della riproduzione seriale, per riflettere l’immaginario collettivo. Una rivoluzione totale che verrà poi ripresa da Haring, Basquiat e Scharf.

INDAGINE SUI SIMBOLI DELLA CULTURA DI MASSA

Nella seconda sezione l’esposizione indaga più a fondo i simboli della cultura di massa dell’Universo-Warhol: dal volto in serie di Marilyn Monroe a colori, che rappresenta l’esempio eccellente della celebrità mediatica, novella icona, e dell’ossessione collettiva, alla Campbell’s Tomato Soup, il simbolo di massificazione e di consumismo, attraverso la celebre serie del 1975 Ladies and Gentlemen che porta alla luce i protagonisti della comunità transessuale dall’oscurità delle notti newyorkesi. La terza sezione evidenzia la relazione tra icone religiose e cultura di massa, con opere su temi di fragilità, morte e redenzione, attraverso le opere: The only Way Out is In!, il volto di Sant’Apollonia o il disegno Mother and Child di Warhol, influenzando anche Haring e Scharf, che reinterpretano il sacro in chiave moderna.

UNA FUSIONE MULTIDISCIPLINARE

Nella quarta sezione l’arte vive una fusione multidisciplinare permeata dalla cultura popolare: Warhol e Basquiat esplorano la contaminazione tra arti visive e musica, Haring porta il suo linguaggio negli spazi pubblici, Scharf predilige una estetica psichedelica per sfidare i confini tra arte e consumo. Ne sono esempi chiari gli oggetti di culto, come quelli appartenuti e autografati da Michael Jackson: il celebre cappello “Fedora” bianco e la sua chitarra; la chitarra autografata dai Rolling Stones, le copertine dei vinili The Velvet Underground & Nico e Sticky fingers, realizzate da Warhol, insieme all’LP Beat Pop (1983) di Basquiat e Rammellzee, l’orologio Swatch Monster Time di Scharf (1994) e molto altro.

GENIALI ICONCLASTI ALLO STUDIO 54 DI NEW YORK

Chiude il circuito espositivo una sala immersiva dedicata alla nota discoteca newyorkese, Disco Room Studio 54, crocevia di genialità che i quattro geniali iconoclasti trasformarono in un palcoscenico artistico che è entrato nella storia. La mostra resterà visitabile tutti i giorni fino al 2 novembre. Nel corso del mese di aprile gli orari di apertura al pubblico saranno dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00, sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00; in maggio, dal lunedì al venerdì (e giovedì 1 maggio, giorno della Festa dei Lavoratori) dalle ore 10:00 alle ore 20:00, sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 21:00.

www.mostreinsicilia.it

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