AFRICA, crisi relazioni bilaterali. Algeria e Francia ai «ferri corti»: reciproche espulsioni di diplomatici

Martedì la Francia ha espulso dodici agenti consolari algerini e ha richiamato il proprio ambasciatore da Algeri, questo nella temperie della crescente controversia su questioni migratorie, di sicurezza e giudiziarie

Peggiorano ulteriormente le relazioni diplomatiche tra Algeri e Parigi. Il livello di tensione ha raggiunto un picco elevato a seguito della serie di misure di ritorsione reciproche poste in essere dai due Stati. Martedì la Francia ha espulso dodici agenti consolari algerini e ha richiamato il proprio ambasciatore da Algeri, questo nella temperie della crescente controversia su questioni migratorie, di sicurezza e giudiziarie.

ESCALATION DI RITORSIONI TRA PARIGI E ALGERI

Si tratta di una decisione che segue un provvedimento analogo assunto in precedenza da Algeri, che aveva dichiarato «persone non grate» dodici funzionari del Ministero dell’Interno francese, che hanno quindi ricevuto l’ordine di lasciare il territorio del Paese nordafricano entro quarantotto ore. L’elemento scatenante di questa ripresa dell’escalation è stato l’arresto in Francia, e la successiva detenzione, di un agente consolare algerino, provvedimento ritenuto da Algeri illegale. Ad avviso delle autorità giudiziarie d’Oltralpe, l’agente consolare sarebbe coinvolto nel sequestro di persona di un leader dell’opposizione algerina rifugiatosi in Francia.

LE CAUSE DELLA CRISI NELLE RELAZIONI BILATERALI

Questo nuovo episodio è parte di una crisi diplomatica più ampia, alimentata per diversi mesi da una serie di delicate controversie tra i due paesi. Tra i principali punti di attrito si rinvengono la politica migratoria, con Parigi che chiede ad Algeri di riammettere i suoi cittadini immigrati irregolari; il sostegno della Francia al Piano del Marocco nella questione relativa al Sahara Occidentale, aspetto estremamente delicato per l’Algeria; la detenzione dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal, ultraottantenne malato astretto in un carcere dello Stato nordafricano dal novembre 2024 e condannato alla pena di cinque anni di detenzione.

IL DIBATTITO POLITICO IN FRANCIA

In particolare, lo stato di salute di Sansal viene considerato preoccupante. In un recente articolo di stampa pubblicato dal quotidiano “Le Figaro”, le sue due figlie hanno lanciato un appello al presidente Emmanuel Macron affinché interceda ai fini della sua liberazione. La dinamica attuale alimenta il dibattito politico in Francia con la destra e l’estrema destra che chiedono al Governo di assumere una posizione più risoluta nei confronti dell’Algeria e denunciano una politica estera definita «vaga», questo mentre la sinistra radicale sostiene l’appeasement.

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