ARTE, esposizioni. Settore Musei Civici Bologna – Casa Morandi: Solo luce del sole? / Just Sunlight?

L’esposizione di Angelo Candiano, curata da Lorenzo Balbi, sarà aperta al pubblico fino al 6 luglio 2025. La ricerca dell’artista siciliano muove su un crinale tra filosofia e matematica, tra fenomenologia della percezione e scienza della visione. Egli lavora "sulla luce" e "con la luce", non solo come elemento fisico e scientifico, ma come processo concettuale che si radica nella riflessione sulla temporalità e sulla memoria della materia

Dal 12 aprile al 6 luglio 2025 Casa Morandi del Settore Musei Civici Bologna ospita Solo luce del sole? / Just Sunlight?, una mostra di Angelo Candiano (Modica, 1962), curata da Lorenzo Balbi, che mette in dialogo intorno al tema della luce la poetica del fotografo con quella di Giorgio Morandi nella dimora-studio dove il maestro bolognese ha vissuto e lavorato dal 1933 al 1964.

INDAGINE SULLA FOTOSOFIA A CASA MORANDI

Casa Morandi, con la iconica finestra affacciata sul cortile interno, è un luogo dove la luce si deposita, stratificandosi nel tempo, sospesa tra lo spazio e l’opera d’arte. Angelo Candiano, con la sua indagine sulla fotosofia, trasforma questo stesso principio in materia viva, in immagini e superfici che non si limitano a registrare la luce, ma la pensano, la costruiscono, la interrogano. La ricerca dell’artista muove su un crinale tra filosofia e matematica, tra fenomenologia della percezione e scienza della visione. Egli lavora “sulla luce” e “con la luce”, non solo come elemento fisico e scientifico, ma come processo concettuale che si radica nella riflessione sulla temporalità e sulla memoria della materia. La sua opera diventa così un palinsesto in cui la luce incide, impressiona, svela e, al tempo stesso, cancella.

PERCEZIONE, VISIONE, RAZIONALITÀ, FILOSOFIA

Il percorso espositivo di Solo luce del sole? / Just Sunlight? attraversa trent’anni di ricerca, articolandosi in nuclei di lavori che dialogano con la poetica morandiana. Se Morandi tratteneva la luce negli oggetti, conferendo loro un’atemporalità quasi metafisica, Candiano la luce invece la esplora nel suo farsi e disfarsi, nelle sue soglie di permanenza e dissoluzione. Situazione (1991) e Doppia semiosi (1994-2017) si confrontano con l’idea di sedimentazione e trasformazione: la carta fotografica, attraversata dal tempo e dalla luce, diventa una memoria della propria stessa esposizione, nel divenire, guarda caso, di quel rosa morandiano quando non trattata, e nera se amplificata dall’azione dello sviluppo. Un processo che richiama la lenta metamorfosi della materia nelle nature morte di Morandi, dove il colore non è mai un dato fisso ma un’entità mutevole, soggetta al tempo e alla percezione.

METAMORFOSI DELLA MATERIA

Accanto a queste, il percorso espositivo include opere come la serie Carbon paper # 0 (1993-1999), Luce della complessità. Nuova teoria delle ombre (2005), Cosa/è (2017), Otto minuti al corpo nero (2023-2024) e Principia mathematica. Apoteosi automatica universale (2024) che esplicitano la riflessione del fotografo sulla luce come principio generativo, in cui il negativo e il positivo si invertono e si contaminano, generando immagini che esistono solo nel loro stesso processo di apparizione. L’elemento temporale è centrale nel lavoro di Candiano, così come lo era per Morandi. Se il pittore bolognese studiava la luce perfetta modulandone l’intensità con un telaio che usava come filtro sull’unica finestra del suo studio, il fotografo cattura la luce in un processo lungo e stratificato. Le sue opere non sono semplici impressioni fotografiche, ma registrazioni di anni di esposizione alla luce che si trasformano in una sorta di archivio del tempo. La lunga esposizione che caratterizza i suoi lavori non si limita a fissare un momento ma intrappola il tempo stesso, rendendo visibile il suo fluire.

CENTRALITÀ DELL’ELEMENTO TEMPORALE

In questo senso, la luce diventa testimone di una durata, esattamente come nei dipinti di Morandi, dove la stessa composizione veniva osservata e trasfigurata in molteplici variazioni di luce e colore. A Casa Morandi, le opere di Angelo Candiano si collocano in una dimensione quasi sospesa, in un equilibrio tra la precisione teorica della “fotosofia” e l’imprevedibilità dell’azione della luce. Se la finestra dello studio di via Fondazza era per Morandi un filtro attraverso cui il mondo si trasformava in pittura, per Candiano è la luce stessa a diventare l’opera che, con la sua presenza impressa irreversibilmente sulla materia, si fonde con essa.

SOLO LUCE DEL SOLE? JUST SUNLIGHT?

Solo luce del sole? Just Sunlight?

esposizione di Angelo Candiano a cura di Lorenzo Balbi, evento promosso da Casa Morandi Settore Musei Civici Bologna

luogo di esposizione: Casa Morandi, Via Fondazza, 36 Bologna;

mostra aperta al pubblico fino al giorno 6 luglio 2025;

Orari di apertura al pubblico: sabato dalle ore 14:00 alle ore 17:00; domenica dalle ore 10:00 aalle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00;

Orari di apertura speciali nei giorni festivi: domenica 20 aprile (Pasqua) dalle ore 10:00 alle ore 19:00; lunedì 21 aprile (lunedì dell’Angelo): dalle ore 10:00 alle ore 19:00; venerdì 25 aprile (Festa della Liberazione) dalle ore 10:00 alle ore 19:00; giovedì 1 maggio (Festa del Lavoro) chiuso;

orari di apertura al pubblico (stagione estiva, a partire dal 28 giugno 2025): nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 15:00 alle ore 19:00; ingresso gratuito.

INFO E CONTATTI

Casa Morandi

Via Fondazza 36 Bologna

+390516496611 (centralino MAMbo)

www.museibologna.it/morandi

Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna

Instagram: @mambobologna

YouTube: MAMbo channel

Settore Musei Civici Bologna

www.museibologna.it

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YouTube: @museicivicibologna

immagine in apertura: Angelo Candiano, Situazione (1991), processo di luce su carta fotografica, cartoncino, tavola di laminil e compensato
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