5 aprile 2025 – Ha avuto luogo questa mattina la celebrazione “La Guardia di Finanza e L’Alto Lario durante la Guerra di Liberazione”, evento organizzato dal Museo della Fine della Guerra e dal Comune di Dongo e realizzato grazie alla partecipazione del Comando generale della Guardia di Finanza.
COMMEMORAZIONE NELL’ALTO LARIO
Provinciale del Corpo, per celebrare il contributo offerto dalle Fiamme gialle alla lotta di liberazione nell’Alto Lario. La commemorazione si è svolta in Piazza Paracchini, accompagnata dalle note del Corpo Musicale di Dongo, alla presenza del comandante provinciale colonnello Michele Donega, del prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, del presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca, e dei sindaci dei comuni limitrofi. Alla cerimonia erano presenti, oltre ad una rappresentanza di ufficiali e militari del Corpo, il gonfalone del comune di Dongo, i labari delle sette sezioni dell’ANFI della provincia, i medaglieri e i labari delle associazioni combattentistiche e d’Arma.
L’EVENTO DI DONGO
L’evento è stato preceduto dalla deposizione sul monumento ai caduti di una corona d’alloro in omaggio ai finanzieri che hanno operato con dedizione e spirito di sacrificio, in pace e in guerra, in questo territorio, proteggendo i confini dello Stato nell’interesse esclusivo della Nazione. Un contributo importante il loro, fatto di coraggio, altruismo, solidarietà umana e, in molti casi, anche di sangue versato da quei giovani finanzieri che, nel momento forse più tragico della storia del Paese, non hanno esitato a schierarsi per la libertà e la democrazia, per un ideale più alto di Patria fondato sul rispetto della vita umana, a prescindere da ogni credo politico e religioso.
QUATTRO MARTIRI PER LA LIBERTÀ
La solenne cerimonia dell’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale hanno quindi preceduto la consegna, da parte del sindaco di Dongo, Mauro Robba, al colonnello Michele Donega, di una pergamena commemorativa in onore dei quattro Finanzieri insigniti della Medaglia d’oro al Valor Civile e della Medaglia di Giusti tra le Nazioni. Si tratta di: finanziere scelto Salvatore Corrìas, fucilato a Bugone di Moltrasio (CO) il 28 gennaio 1945: Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Stato di Israele; finanziere Gavino Giovanni Tolis, internato e successivamente deceduto nel campo di Mauthausen-Gusen, il 28 dicembre 1944: Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria; maresciallo maggiore Paolo Boetti, internato e assegnato ai lavori forzati in un campo di concentramento austriaco, dove rimase fino alla liberazione: Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria; tenente Giorgio Cevoli, riconosciuto «Giusto tra le Nazioni» dallo Stato di Israele.
I FINANZIERI CADUTI
Il comandante provinciale, onorato del significativo omaggio, ha ringraziato tutti i presenti per aver voluto condividere con gli appartenenti alla Guardia di Finanza, in servizio e in congedo, il ricordo e la memoria delle Fiamme gialle protagoniste di gesti eroici durante la guerra di Liberazione. Il colonnello Donega ha quindi rivolto il suo pensiero a tutti i colleghi comaschi che, sul finire della Seconda guerra mondiale, hanno offerto asilo e soccorso a centinaia di perseguitati, consentendo loro di mettersi in salvo nella vicina Svizzera. Finanzieri protagonisti di atti di coraggio silenziosi, posti in essere lontano dagli occhi della gente; di atti gratuiti, rischiosi, compiuti contro ogni interesse personale e dettati unicamente da un profondo senso di giustizia e di dovere etico e morale, ancor più che giuridico.
LA GIORNATA
La cittadinanza e gli alunni dell’Istituto Comprensivo Malgesini, intervenuti hanno potuto inoltre assistere a una esercitazioni delle unità cinofile del Gruppo Ponte Chiasso che hanno visto protagonisti il cane Aran, un cosiddetto cash dog, in grado di individuare le banconote e il cane Anima, che ha simulato la ricerca di sostanze stupefacenti. Nel primo pomeriggio, infine, presso Palazzo Gallio in Gravedona, si è tenuto il convegno organizzato e moderato dal Direttore del Museo della Fine della Guerra, Samuele Tighi, con la presenza cinque relatori, tra esperti e studiosi, che hanno dibattuto su temi della Resistenza e della Liberazione, con un focus concentrato sulle azioni dei militari italiani e sulle vicende dei Finanzieri comaschi.