RICERCA, energia. Fusione nucleare: accordo tra RSE e CNR-INO

Avviata una collaborazione finalizzata allo sviluppo di tecnologie innovative nel settore dell’energia da fusione

Roma, 28 marzo 2025 – RSE e l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-INO) hanno siglato ieri un accordo di collaborazione per sviluppare congiuntamente studi, attività di ricerca e sperimentazione nel campo della fusione nucleare per confinamento inerziale (Inertial Fusion Energy, IFE).

RICERCA SULL’ENERGIA DA FUSIONE

Il protocollo mira a realizzare attività di ricerca e a promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia da fusione nucleare a confinamento inerziale  attraverso laser di alta potenza, con lo scopo di incrementare le conoscenze scientifiche in un settore strategico per la transizione energetica. L’accordo, della durata prevista di trentasei mesi, vedrà RSE e CNR-INO collaborare utilizzando infrastrutture di eccellenza, come i laboratori di caratterizzazione meccanica e strutturale dei materiali di RSE e l’Intense Laser Irradiation Laboratory (ILIL) del CNR-INO.

IL CONFINAMENTO INERZIALE

«Questo accordo segna un importante passo avanti nella ricerca sulla fusione nucleare, tra le tecnologie più sfidanti per garantire al nostro paese un sistema energetico sostenibile e competitivo – ha dichiarato al riguardo Franco Cotana, amministratore delegato di RSE -, la collaborazione con il CNR-INO si inserisce in un percorso avviato da RSE sul tema della fusione nucleare a confinamento inerziale, che dopo l’accordo con Blue Laser Fusion (BLF) del premio Nobel Shuji Nakamura, ci vede coinvolti in un crescente impegno per lo sviluppo di competenze e di tecnologie in questo ambito, confermando l’importante ruolo della ricerca e di RSE per il futuro energetico mondiale».

SIMULAZIONI AVANZATE

A valorizzare l’iniziativa è stato anche Paolo De Natale, direttore facenti funzioni CNR-INO, che ha così motivato il suo entusiasmo: «L’Istituto Nazionale di Ottica ha sviluppato con il PNRR la più grande Infrastruttura di Ricerca italiana nell’ambito della fotonica, I-PHOQS, che include l’infrastruttura laser ad alta energia. Le competenze e le strumentazioni sviluppate saranno essenziali per la sperimentazione italiana nell’ambito della fusione inerziale». Le attività di ricerca si concentreranno su simulazioni avanzate, generazione di particelle ad alta energia, sviluppo di sistemi di misura e diagnostica dei plasmi laser, oltre all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’ottimizzazione della gestione e dell’utilizzo di dati in facility laser ad alta ripetizione (high repetition rate laser facilities).

PROGRAMMA HIPER+

Luciano Martini (direttore del Dipartimento tecnologie di generazione e materiali di RSE) ha dichiarato: «La formalizzazione della collaborazione tecnico-scientifica già in essere tra RSE e CNR-INO rappresenta un passo molto importante verso la creazione della strategia nazionale per l’accrescimento di conoscenze e competenze per lo sviluppo della fusione a confinamento inerziale in Italia e in Europa». Ad avviso di Leonida Antonio Gizzi (Head dell’Intense Laser Irradiation Laboratory e coordinatore delle attività sulla fusione inerziale presso il CNR-INO) «questo accordo contribuirà a sviluppare attività di ricerca e formazione fondamentali per consolidare il ruolo di leadership della nostra comunità scientifica in vista dell’imminente avvio del programma HiPER+ per l’energia da fusione inerziale in Europa».

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