AUTOMOTIVE, industria. Stellantis: produzione di motori raddoppiata

Il governo del Marocco ha varato un piano finalizzato all’incremento ulteriore della produzione al fine di pervenire a 1,4 milioni di veicoli entro il 2026-28, ponendosi l'obiettivo finale dei due milioni di veicoli entro il 2030. L'accordo stipulato con Stellantis contempla una quota superiore al raddoppio della produzione (da 200.000 a 400.000 autoveicoli) e include anche la quadruplicazione della capacità produttiva dei motori, che dovrà crescere da 80.000 a 350.000 unità

Rabat, 19 marzo 2025 – Negli stabilimenti industriali della Stellantis in Marocco vengono prodotti un milione di autoveicoli all’anno, mentre per quanto concerne i motori il Gruppo dell’automotive ha raddoppiato il numero di esemplari realizzati, raggiungendo quota 350.000. Il ministro dell’Industria e del Commercio del Regno nordafricano, Riyad Mezzour, afferma che nel suo paese «si sta puntando al risultato di due milioni di veicoli prodotti, traguardo da raggiungere entro il 2030».

NOTEVOLE INCREMENTO DELLA PRODUZIONE

Dunque un obiettivo importante quello conseguito dall’industria del Paese nordafricano nel settore automobilistico, che nel frattempo è cresciuto da una media di 700.000 veicoli prodotti all’anno a un milione di unità. Il piano governativo di Rabat è finalizzato all’incremento ulteriore della produzione, al fine di pervenire a 1,4 milioni di veicoli entro il 2026-28 ponendosi l’obiettivo finale dei due milioni di veicoli entro il 2030. L’accordo stipulato con Stellantis contempla una quota superiore al raddoppio della produzione (da 200.000 a 400.000 autoveicoli) e include anche la quadruplicazione della capacità produttiva dei motori, che dovrà  crescere da 80.000 a 350.000 unità.

VEICOLI PER LA MICRO-MOBILITÀ

Nel breve termine Stellantis prevede inoltre di aumentare la produzione di veicoli per la micro-mobilità da 40.000 a 130.000 unità, fissando un obiettivo di massima pari a 450.000 unità nel lungo termine. Attualmente la gran parte delle componenti necessarie alla fabbricazione degli autoveicoli viene importata, quindi, allo scopo di ridurre questa dipendenza dall’estero e massimizzare al contempo il valore aggiunto prodotto, il Marocco dovrà intensificare le attività di trasformazione delle materie prime e di produzione di componenti strategici sul proprio territorio. Su questo tema, il Gruppo industriale dell’automotive, che oggi esprime un tasso di produzione locale del 69%, punta all’ambizioso risultato dell’80 per cento.

VERSO L’INTEGRAZIONE INDUSTRIALE

Va tuttavia rilevato allo specifico riguardo che si tratta di un percorso reso difficile da praticare a causa di alcuni fattori, come quello relativo alla complessità del rimanente 11% di componenti, caratterizzate da una particolare complessità. Si pensi infatti al vetro, alla ghisa, ai connettori e, financo, alle serrature delle porte degli autoveicoli. Si tratta di parti maggiormente contraddistinte dalla tecnica che richiederanno competenze specialistiche e, si ritiene, probabilmente rallenteranno il processo di integrazione industriale. Per superare questa difficoltà, Rabat si sta orientando al ricorso alle tecnologie all’avanguardia, quali chip elettronici, sensori, telecamere e console, componenti sempre più integrate nelle macchine moderne.

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