Roma, 18 marzo 2025 – Una lettera è stata inviata oggi dal movimento Riva Destra all’ambasciatore algerino in Italia per chiedere che il poeta e scrittore Boualem Sansal, settantacinquenne e malato incarcerato dalle autorità dello Stato nordafricano e astretto a detenzione dal 16 novembre scorso, di poter partecipare alla Festa nazionale tricolore che avrà luogo prossimamente in Italia.
UN APPELLO PER LA LIBERAZIONE DAL CARCERE DELL’INTELLETTUALE MALATO
«A nome del movimento che rappresento, Riva Destra – si legge nel testo a firma del fondatore del movimento Fabio Sabbatani Schiuma -, ci permettiamo tramite la Sua persona di chiedere al governo algerino un atto di umanità per lo scrittore e intellettuale Boualem Sansal, di settantacinque anni, arrestato nel suo paese, l’Algeria, lo scorso 16 novembre: ci risulta che le sue condizioni di salute siano drammatiche a causa di un cancro alla prostata e rischia di morire senza le cure di cui avrebbe bisogno».
UN ATTO DI PIETAS
«L’intellettuale è uno scrittore importante – prosegue l’appello di Riva Destra -, i cui libri sono stati tradotti e pubblicati anche in Italia. Non entriamo nella crisi diplomatica tra Algeria e Francia, e non siamo in grado di valutare se davvero le idee di un intellettuale possano costituire un grave attentato alla sovranità di una nazione amica come l’Algeria. Non vogliamo ingerire in questioni politiche così difficili. Ma ci preme sollevare l’esigenza di un atto di pietas nei confronti di un uomo che nella sua vita non ha mai flirtato con la violenza».
SALVARE BOUALEM SANSAL
«Boualem Sansal è da sempre un estimatore delle tradizioni culturali mediterranee, attento a individuare i collegamenti tra i popoli antichi che affacciano sul Mare Nostrum. Non a caso nel 2021 ha vinto, tra gli altri, anche il premio letterario “Mediterraneo”. Le chiediamo di intercedere presso il suo Governo perché possa ottenere un permesso e almeno venire come ospite d’onore a Roma, come programmato, nella nostra prossima ottava edizione della Festa nazionale tricolore, nel nome di quel Mare Nostrum che accomuna i popoli algerino e italiano, un mare di pace e di cultura».
UNA SOLUZIONE PRATICABILE
I latori di questa istanza auspicano di avere l’intellettuale franco-algerino incarcerato in Algeria ospite all’ottava edizione della Festa nazionale tricolore evento di natura politica che consentirebbe di sottrarre l’anziano dalla struttura dove attualmente è recluso, ritenuta non adeguata alla detenzione di una persona anziana che necessita di particolari cure mediche. «Noi speriamo che con il nostro invito – affermano gli associati di Riva Destra -, con la lettera, con i buoni rapporti che ci sono tra Algeria e Italia, e anche con il Piano Mattei di cui l’Algeria è uno dei paesi protagonisti, si possa ottenere un atto di pietas da parte del governo algerino e che ci si decida a liberarlo».