Roma, 17 marzo 2025 – I sindacati denunciano questa «strage quotidiana inaccettabile»: l’ultimo tragico episodio in ordine di tempo è quello verificatosi all’interno del sito Arvedi-Acciai Speciali Terni, dove ha perso la vita Sanderson Mendoza, operaio dipendente dall’impresa Tapojarvi, rimasto avvolto tra le fiamme e la scoria ancora incandescente mentre si trovava a bordo del veicolo che trasportava la paiola.
ENNESIMO INCIDENTE MORTALE SUL LAVORO
Dichiarano al riguardo in un comunicato congiunto il segretario nazionale e quello dell’Umbria della Fim, Cisl Valerio D’Alò e Simone Liti, che: «Non si è ancora spenta la rabbia per l’incidente di lunedì scorso che è arrivata nel tardo pomeriggio di oggi la tragica notizia che Sanderson Mendoza non c’è la fatta. Sanderson ventisei anni dipendente della ditta Tapojarvi, operante all’interno del sito Arvedi-Acciai Speciali Terni, lunedì si era ritrovato avvolto tra le fiamme e la scoria ancora incandescente quando era a bordo nel mezzo che trasportava la paiola, da allora era ricoverato in gravissime condizioni al Sant’Eugenio di Roma».
DINAMICHE ANCORA DA CHIARIRE
«Sono ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente – proseguono i due sindacalisti della Fim Cisl – e sarà compito delle autorità competenti ricostruire l’accaduto ed accertarne le responsabilità di quanto successo, che è inaccettabile. Non si può morire al lavoro, non si può morire a ventisei anni. La morte di Sanderson è l’ennesima di una lunga scia di sangue che con cadenza quasi giornaliera riempie le cronache del lavoro. Una strage inaccettabile in un paese che si definisce civile e che non accenna a rallentare nonostante gli appelli e le norme. La lotta contro, gli infortuni e le morti sul lavoro richiede un impegno costante e collettivo da parte di tutti. Non si può uscire di casa per andare al lavoro e non farvi ritorno».
NECESSARIO UNO SFORZO PER LA SICUREZZA
«Non ci sono più nemmeno le parole per descrivere quella che è un’emergenza nazionale – concludono gli esponenti del sindacato -, dobbiamo, per quello che ci è possibile, continuare a tenere alta l’attenzione e promuovere una cultura diffusa della sicurezza nei luoghi di lavoro. È necessario che tutti: dalla società civile, agli imprenditori, alle Istituzioni, si adoperino affinché nei luoghi di lavoro ogni vita sia protetta, tutelata e valorizzata. Solo attraverso uno sforzo congiunto e partecipato possiamo arrivare a ridurre al minimo e portare a zero, il numero di queste tragedie e costruire un mondo in cui ogni persona possa uscire di casa e andare al lavoro in piena sicurezza e dignità».