ARTE, esposizioni. Firenze, Gallery Hotel Art: Gabriele Picco, Carrying a Cloud

La residenza in Vicolo dell’Oro torna a «parlare» di arte contemporanea grazie al nuovo progetto dell’artista bresciano

Firenze, 18 marzo 2025 – Fino a ottobre gli spazi del Gallery Hotel Art ospiteranno l’artista bresciano Gabriele Picco, per la prima volta a Firenze con la mostra Carrying a cloud, curata da Valentina Ciarallo.

IN DIALOGO CON L’ARTE CONTEMPORANEA

Lungarno Collection torna dunque a parlare e nutrirsi d’arte grazie al nuovo progetto che arricchisce la sua rosa di collaborazioni: sin dal 2000 il Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro 5 promuove infatti il dialogo creativo tra arte contemporanea, i fiorentini e gli spazi dell’albergo abitati dai suoi ospiti provenienti da tutto il mondo. Dal canto suo, Gabriele Picco è un artista visivo e scrittore che nel proprio versatile percorso ha esplorato e tuttora esplora i rapporti ossimorici tra temi universali, come la vita e la morte o il sogno e la realtà, soffermandosi sulle contraddizioni dell’essere umano e della società contemporanea. Uno dei soggetti più ricorrenti nelle sue opere sono le nuvole, un tema iconografico da sempre presente nella storia dell’arte, a già nelle rappresentazioni trecentesche di Giotto, in cui esse assumono una valenza simbolica e narrativa, per arrivare alle visioni oniriche e surreali di René Magritte nel Novecento.

RAPPORTI OSSIMORICI TRA TEMI UNIVERSALI

Picco le reinventa, sottolineandone l’intrinseca contraddizione e ambiguità che rappresentano: entità sospese tra il concreto e l’effimero, tra il reale e l’immaginario, in un costante rimando alla dimensione artistica pasoliniana evocata nel cortometraggio del 1967  “Che cosa sono le nuvole?”, a cui l’artista fa spesso riferimento. Le nuvole intese come allegorie della vita assumono quella dimensione poetica e surreale che l’artista traduce in schizzi, disegni, sculture e scrittura. Appaiono come forme mistiche, impalpabili ed evanescenti, dalle sagome insolite e inafferrabili, rimandando a un universo infinito di possibilità. Da una parte le vediamo associate al modello storico dell’automobile, la Fiat 500, icona senza tempo. L’auto del popolo accessibile a tutti che ha incarnato un’epoca e uno stile di vita nelle mani dell’artista si trasforma in una scultura gigante.

NUVOLE E ICONE SENZA TEMPO

Una Fiat 500 modello D color crema del 1964 trasporta sul portapacchi, al posto delle valigie, una nuvola dalle dimensioni irreali. L’opera Nuvola rievoca un’Italia nostalgica, speranzosa e fatta di sogni collettivi. Un immaginario che appartiene al passato ma non troppo lontano. Nuvola, declinata in diverse versioni, ha girato il mondo facendo tappa in piazze e luoghi iconici, diffondendo il fascino  dell’Italia del boom economico. Le nuvole, come racconta l’artista, sono forse tra le prime immagini che impariamo a disegnare da bambini insieme alle casette e al sole, richiamando quella dimensione di leggerezza e spensieratezza che accompagna l’infanzia e che l’arte è in grado di restituire allo sguardo adulto. Tra le numerose varianti pittoriche realizzate c’è la serie degli inediti “Cieli bucati”. Qui, le nuvole si stagliano in orizzonti che mutano dalle tonalità del rosa, azzurro, viola dell’alba, al rosso fuoco del tramonto, vibrando sotto il passaggio della luce come nei dipinti en plein air di Monet.

CIELI BUCATI

La tela, bucata e picchiettata, supera il limite dello spazio pittorico aprendosi a nuove dimensioni. Un piccolo volatile si posa sulla cornice (di vecchia manifattura recuperata dall’artista) creando un collegamento tra passato e presente. La serie dei «cieli bucati» rimanda alle costellazioni dei «buchi» di Lucio Fontana, verso quelle aperture di uno spazio ulteriore alla ricerca della terza dimensione , ma anche al romanzo dello stesso Gabriele Picco, “Cosa ti cade dagli occhi” (2010), in cui un gabbiano scopre il tallone d’Achille del cielo: un punto fragile che, se colpito con il becco, potrebbe frantumarsi, aprendo un piccolo spiraglio sulla meraviglia dell’ignoto. Questo gesto simbolico rappresenta la capacità di trasformare la realtà e trovare quella crepa attraverso cui accedere a un mondo idealizzato. Le nuvole, secondo Picco, non si limitano a fluttuare ma devono anche essere ammaestrate. Ecco allora emergere la figura dell’ammaestratore di nuvole, un personaggio curioso protagonista del «teatro della vita» che viviamo tutti i giorni.

L’AMMAESTRATORE DI NUVOLE

Come un direttore d’orchestra con cilindro in testa, dirige una sinfonia di sogni in mezzo alle nuvole per comporre un’armonia eterea. In Dipingi la tua vita sempre in una dimensione surreale, appare un buffo omino, anch’esso uscito da un teatrino dell’assurdo: la sua testa deforme diventa una tavolozza, la stessa che serve per colorare la propria esistenza. Un invito, forse, a dipingere la vita seguendo le proprie aspirazioni, e imprimendo sogni e possibilità infinite. Meno recenti i lavori “Trasportatori di arcobaleno” e “lo scalatore di carote” (2017), a Firenze per la prima volta esposti. Qui si è di fronte a un immaginario in cui una bellezza impalpabile, come quella degli arcobaleni, diviene terrena: due piccoli uomini scelgono il proprio luogo dove posizionare il ponte di colore. Che sia un antidoto alla noia? Oppure la voglia di guardare il mondo con stupore scalando una carota gigante. L’esposizione, arricchita da una serie di disegni ironici ispirati alla cultura popolare dei cartoon e creati appositamente per l’occasione, si trasforma in uno spazio di riflessione sul senso di eternità esplorando quella dimensione a noi non accessibile, che diventa metafora per identificare il vissuto di ogni individuo.

CARRYING A CLOUD

Carrying a Cloud:

esposizione a cura di Valentina Ciarallo;

Firenze, Gallery Hotel Art, in Vicolo dell’Oro, 5;

apertura al pubblico fino al 24 ottobre 2025;

ingresso libero.

LUNGARNO COLLECTION

Fondata nel 1995, Lungarno Collection è la compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo, con presidente Leonardo Ferragamo, che ha trasferito nel settore dell’ospitalità gli stessi principi di stile e coerenza che hanno distinto nel mondo la casa di moda Salvatore Ferragamo. Lungarno Collection nasce a Firenze dove conta 4 proprietà, luoghi unici in posizione privilegiata intorno a Ponte Vecchio e con vista panoramica sulla città (Hotel Lungarno, Gallery Hotel Art, Portrait Firenze e Hotel Continentale). Il gruppo è anche a capo di una Dining Collection con tre ristoranti (Ristorante stellato  Borgo San Jacopo- Caffè dell’Oro e The Fusion Bar & Restaurant) e 2 Bar (La Terrazza c/o Hotel Continentale  e Picteau Bistro & Bar  c/o Hotel Lungarno) a Firenze, mentre a Milano l’elegante 10_11 Bar-Ristorante-Giardino. Fa parte di Lungarno Collection anche il brand d’hotellerie Portrait che oggi conta 3 proprietà in 3 città italiane: Portrait Roma – Portrait Firenze e Portrait Milano.

GABRIELE PICCO

Nato a Brescia nel 1974, Gabriele Picco è laureato in Storia dell’arte all’Università Statale di Milano. Artista visivo e scrittore, ha esposto disegni, dipinti e sculture in spazi privati e musei in Italia e all’estero. Ha vinto diversi premi e borse di studio, tra i quali il Premio New York con il Ministero degli affari esteri, il Premio Michetti 2000, il Premio Alinovi per la confluenza delle arti ed è stato selezionato per l’ISCP program di New York. Ha partecipato a manifestazioni internazionali quali la Biennale di Tirana, la Biennale di Praga, Eutopia presso l’Urban Planning Exhibition center di Shanghai. Nel 2005 ha realizzato una scultura permanente commissionata dalla Regione Sicilia nel parco delle Madonie. Ha esposto in gallerie nazionali e internazionali tra le quali Le case D’Arte (Milano), Massimo Minini (Brescia), Ex Elettrofonica (Roma), Monika Spruth (Koln), Priska Juska (New York) e presso musei e fondazioni quali il Palazzo delle Papesse a Siena, il Museo d’Arte Contemporanea di Monfalcone, la Gamec (Museo di Arte Contemporanea di Bergamo) il Mac di Ravenna, il Museo d’Arte Contemporanea di Siracusa, il Man di Nuoro, la Fondazione Re Rebaudengo a Guarene e la Fondazione Ratti a Como. Nel 2024 Gabriele Picco disegna per Seletti una lampada da tavolo in porcellana, una versione in miniatura della scultura “Nuvola”. La lampada trasforma l’iconica forma della Fiat 500, sormontata da una nuvola, in un oggetto di design  da collezione dall’estetica giocosa e senza tempo.

INFO

Info: Gallery Hotel Art, Vicolo dell’Oro, 5 Firenze

+3905527263

gallery@lungarnocollection.com

www.galleryhotelart.com

#galleryhotelart

Instagram: @lungarnocollection

Gabriele Picco, Lo scalatore di carote (2017), olio su tela, 150×200,

THE GALLERY HOTEL ART IN FLORENCE PRESENTS:

CARRYING A CLUOD, THE NEW EXHIBITION BY ARTIST GABRIELE PICCO

The hotel on Vicolo dell’Oro once again speaks of contemporary art with a new project by Gabriele Picco. Lungarno Collection once again embraces and celebrates art with a new project that enriches its collection of collaborations. Since 2000, the Gallery Hotel Art at Vicolo dell’Oro 5 has fostered a creative dialogue between contemporary art, the people of Florence, and the hotel’s international guests.

Gabriele Picco is a visual artist and writer who, in his versatile artistic journey, explores the paradoxical relationships between universal themes such as life and death, dreams and reality, focusing on the contradictions of humanity and contemporary society. One of the most recurring subjects in his works is clouds, an iconographic theme deeply rooted in art history, from Giotto’s 14th-century depictions, where clouds take on symbolic and narrative significance, to the dreamlike and surreal visions of René Magritte in the 20th century. Picco reinvents clouds by emphasizing their inherent contradiction and ambiguity—entities suspended between the tangible and the ephemeral, the real and the imaginary—evoking the artistic vision of Pasolini, as seen in the 1967 short film Che cosa sono le nuvole?, a frequent reference in his work. Clouds, understood as allegories of life, take on a poetic and surreal dimension, which the artist translates into sketches, drawings, sculptures, and writing. They appear as mystical, impalpable, and evanescent forms, with unusual and elusive shapes, evoking an infinite universe of possibilities.

On one hand, we see them associated with the historic Fiat 500, a timeless icon. The people’s car—accessible to all, embodying an era and a lifestyle—transforms into a giant sculpture. A cream-colored 1964 Fiat 500 D model carries on its roof rack, instead of suitcases, an impossibly large cloud. The work Nuvola evokes a nostalgic Italy, hopeful and full of collective dreams. An imagery that belongs to the past yet is not too distant. Nuvola, in its various versions, has traveled the world, making stops in iconic squares and locations, spreading the charm of Italy’s economic boom era. As the artist notes, clouds are among the first images we learn to draw as children, along with houses and the sun, recalling the lightness and carefree nature of childhood that art can restore to the adult gaze.

Among the many pictorial variations he has created, there is the new series Cieli bucati (Pierced Skies). Here, clouds stand out against horizons shifting from shades of pink, blue, and purple at dawn to the fiery reds of sunset, vibrating under the passage of light like in Monet’s en plein air paintings. The punctured and perforated canvas transcends the limits of pictorial space, opening up to new dimensions. A small bird perches on the frame (a vintage one, repurposed by the artist), creating a bridge between past and present. The Pierced Skies series recalls the constellations of Lucio Fontana’s “holes,” openings into an expanded space in search of a third dimension, as well as Gabriele Picco’s own novel Cosa ti cade dagli occhi (2010), in which a seagull discovers the Achilles’ heel of the sky: a fragile point that, if pecked, could shatter, revealing a tiny glimpse of the wonder of the unknown. This symbolic gesture represents the ability to transform reality and find that crack through which to access an idealized world.

According to Picco, clouds do not simply float; they must also be tamed. Hence emerges the figure of the “cloud tamer,” a curious character in the “theater of life” we experience every day. Like a conductor with a top hat, he directs a symphony of dreams amid the clouds to compose an ethereal harmony. In Paint Your Life, within the same surreal dimension, a whimsical little man appears, seemingly emerging from an absurdist theater: his deformed head becomes a palette, the very one used to color one’s own existence. Perhaps an invitation to paint life following one’s aspirations, imprinting dreams and infinite possibilities.

Less recent works, such as Rainbow Transporters and The Carrot Climber (2017), are being exhibited for the first time. Here, we encounter an imagery where an intangible beauty—such as that of rainbows—becomes earthly: two tiny men choose where to place the bridge of color. Is it an antidote to boredom? Or perhaps a desire to look at the world with wonder while climbing a giant carrot?

The exhibition, enriched by a series of ironic drawings inspired by the popular culture of cartoons and created especially for the occasion, transforms into a space for reflection on the concept of eternity, exploring dimensions beyond our reach that become metaphors for the experiences of every individual.

CARRYING A CLOUD

Carrying a Cloud

Curated by Valentina Ciarallo

Firenze, Gallery Hotel Art (Vicolo dell’Oro, 5)

from March 20th 2024 to 24th October 2025

Free admission

LUNGARNO COLLECTION

Founded in 1995, Lungarno Collection is the hotel management company owned by the Ferragamo family, with Leonardo Ferragamo as its president. The company has brought to the hospitality sector the same principles of style and consistency that have distinguished the Salvatore Ferragamo fashion house worldwide. Lungarno Collection was born in Florence, where it manages four unique properties in privileged locations around the Ponte Vecchio, offering panoramic views of the city (Hotel Lungarno, Gallery Hotel Art, Portrait Firenze, and Hotel Continentale). The group also oversees a Dining Collection, which includes three restaurants (the Michelin-starred Borgo San Jacopo, Caffè dell’Oro, and The Fusion Bar & Restaurant) and two bars (La Terrazza at Hotel Continentale and Picteau Bistro & Bar at Hotel Lungarno) in Florence, as well as the elegant 10_11 Bar-Ristorante-Giardino in Milan. The Portrait hotel brand, also part of Lungarno Collection, currently boasts three properties in three Italian cities: Portrait Roma, Portrait Firenze, and Portrait Milano.

GABRIELE PICCO

Born in Brescia in 1974, Gabriele Picco graduated in Art History from the University of Milan. A visual artist and writer, he has exhibited drawings, paintings, and sculptures in private spaces and museums both in Italy and abroad. He has won numerous awards and grants, including the New York Prize from the Italian Ministry of Foreign Affairs, the Michetti Prize (2000), the Alinovi Prize for the Confluence of Arts, and has been selected for the ISCP program in New York. He has participated in international events such as the Tirana Biennale, Prague Biennale, and Eutopia at the Urban Planning Exhibition Center in Shanghai. In 2005, he created a permanent sculpture commissioned by the Sicilian Region in the Madonie Park. He has exhibited in prestigious galleries and institutions including Le Case D’Arte (Milan), Massimo Minini (Brescia), Ex Elettrofonica (Rome), Monika Spruth (Cologne), Priska Juska (New York), as well as museums and foundations such as Palazzo delle Papesse in Siena, GAMEC in Bergamo, MAC in Ravenna, and the Re Rebaudengo Foundation in Guarene. In 2024, Picco designed a porcelain table lamp for Seletti, a miniature version of the Nuvola sculpture, transforming the iconic Fiat 500 with a cloud on top into a collectible design object with a playful and timeless aesthetic.

INFO

Information: Gallery Hotel Art, Vicolo dell’Oro 5, 50123 – Firenze (Italia).

+3905527263

gallery@lungarnocollection.com

www.galleryhotelart.com

#galleryhotelart

Instagram: @lungarnocollection

Gabriele Picco, Tramonto bucato (2023), olio su tela, 50×70

 

Gabriele Picco, Ammaestratore di nuvole (2024), olio su tela, 40×50

Gabriele Picco, Trasportatori di arcobaleno (2017), olio su tela, 300×200

Gabriele Picco, Cielo bucato (2023), olio su tela, 75×84

Gabriele Picco, acquerello e inchiostro su carta, 21×29,5

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