Tuttorial, il 18 febbraio al Teatro Brancaccio di Roma, data organizzata da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per Ventidieci. La produzione dello spettacolo è di Agidi. Gli Oblivion, incantati dal richiamo suadente del Metaverso, si proiettano nel futuro con questo nuovo spettacolo interamente dedicato alla contemporaneità.
TUTTORIAL, UNA REALTÀ ALTERNATIVA
Si tratta di una realtà alternativa dove Galileo Galilei è una star di TikTok, Leonardo da Vinci non riesce a produrre contenuti virali e Marco Mengoni canta all’Ikea. Senza senso e senza tempo, personaggi di varie epoche allietano le giornate dei loro follower in cambio dell’agognato successo. Dare piacere per monetizzare, in pratica il mestiere più antico del mondo. E tutti sono ben felici di farlo, a partire dai cinque Oblivion che spaziano dai litigi tra Bell e Meucci sull’invenzione del telefono, al presentarci le creature tipiche delle modernità come l’infaticabile Rider e il pavido Leone da Tastiera fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica all’attualità.
LA FOLLE PLAYLIST
E in questa folle playlist non poteva mancare una vecchia conoscenza del gruppo, il caro Alessandro Manzoni che questa volta vuole ambientare i suoi Promessi Sposi nelle serie televisiva tra più famose di tutti i tempi. Tuttorial è un vero e proprio strumento di orientamento grazie al quale in poche e semplici note, i grandi interrogativi umani avranno risposte alla portata di tutti; uscirete dal teatro più saggi di Siri, più fluidi di D’Annunzio, più caldi del riscaldamento globale. Con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, effetti sonori avveniristici e quella innata voglia di distruggere gli schemi, gli Oblivion cantano, suonano, percuotono diventando anche l’orchestra di loro stessi e realizzano ogni sera un anti-musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set. È la guida galattica per autostoppisti moderni adatta a tutti: Boomer, Millenials, generazione Z, Alpha e Neanderthal. insomma: una risposta alla transizione digitale mediante la transizione musicale (…)
UN COLTISSIMO HELZAPOPPIN
Ad avviso di Giorgio Gallione «il Tuttorial degli Oblivion è un helzapoppin coltissimo e folle, una sorprendente cavalcata virtuosistica tra i vizi e i tic della contemporaneità, una radiografia ironica e grottesca dentro la “rete” mediatica che ci imprigiona e ci plagia. Facendo bizzarri slalom tra odiatori da tastiera e nerd ipertecnologici, tra polverosi “Festival della Canzone” e super glamour Concerti Rock oceanici, arrivando addirittura a coinvolgere Meucci e Bell che comicamente si contendono il brevetto del primo arcaico telefono, Tuttorial esplora in musica, canzoni, parole, parodie e sorrisi, la nostra contemporaneità un po’ privilegiata, un po’ decerebrata. Così, e come sempre, gli Oblivion ci regalano, facendo finta di giocare, contaminazioni, citazioni e invenzioni teatrali argute e illuminanti perché, come dice il poeta, spesso la profondità si nasconde meglio alla superficie”.
SALTANO I GENERI
Note musicali di Lorenzo Scuda: «Contemporaneità e teatro. Già fra di loro sono compatibili come la nutella e la maionese. Figurati se devi inventarti un linguaggio musicale che sintetizzi entrambe le cose. Noi ci abbiamo provato. È finita che saltano i generi. Elettronica più materia. Un musical Disney diventa una country dance alla Avicii. La chitarra acustica ha i riverberi di una colonna sonora di Danny Elfman.Una console da dj/beatboxer suona con bidoni di latta che grondano olio sul palco. Non ci sono più certezze. Anzi una c’è. La tastiera di Sandy Marton».
Biglietti in vendita su Ticketone.it a partire da 27 euro;
Teatro Brancaccio: via Merulana, 144 Roma