I due terzi degli autoveicoli prodotti in Sudafrica vengono esportati all’estero e una rilevante quota di essi è stata finora assorbita dal mercato statunitense, anche e soprattutto in virtù dell’African Growth and Opportunity Act (AGOA), accordo commerciale raggiunto tra i due stati venticinque anni fa (che scadrà il prossimo mese di settembre) che prevede esenzioni dai dazi doganali per numerosi prodotti, tra i quali rientrano le automobili.
I DAZI DI TRUMP MINACCIANO PRETORIA
Un vantaggio che, tuttavia, ora rischia di cessare a seguito della politica in materia di commercio estero dell’amministrazione Trump, insediatasi in una fase di crescenti tensioni tra Washington e Pretoria. Ad avviso di Neil Diamond, presidente della Camera di commercio sudafricana negli Stati Uniti d’America, si tratta di una situazione preoccupante, poiché allo stato attuale sussistono scarse possibilità che l’AGOA venga rinnovato, con le immaginabili ricadute negative in termini industriali e occupazinali per il Sudafrica.
NOTEVOLE VOLUME DI AUTOVEICOLI ESPORTATI NEGLI USA
Infatti, Pretoria rinviene nell’automotive oltre il 20% del volume di beni esportati negli Usa, pari a quasi due miliardi di dollari, una voce seconda per importanza soltanto ai metalli preziosi. Viene stimato che l’impatto di un eventuale mancato rinnovo dell’AGOA sarebbe devastante per l’economia sudafricana, poiché inciderebbe in termini occupazionali su 86.000 posti di lavoro del settore automotive direttamente collegati all’accordo con gli americani, ma che computato anche l’indotto porterebbe la cifra a 125.000 unità.