INDUSTRIA, vertenza Dema. Acquisizione di Adler e nuovo piano industriale: i sindacati sul concreto rilancio

Stamani l’incontro presso il Ministero dell’Industria e del Made in Italy al quale hanno partecipato Fim, Fiom, Uilm nazionali le strutture territoriali e le Rsu, oltre alle Istituzioni locali. Paolo Scudieri, CEO di Adler Group, ha confermato le indiscrezioni, emerse nelle ultime settimane relative all’acquisizione del gruppo Dema da parte del fondo Polus. Egli ha inoltre confermato le linee guida del nuovo piano industriale, che erano state fatte trapelare nei giorni scorsi. Esso sostituirebbe quello presentato precedentemente dal Fondo al Tribunale di Napoli (ma mai ai sindacati), sede competente per l’omologa della procedura di concordato preventivo a cui è sottoposta la Dema. Il piano industriale prevedrebbe la chiusura dei siti produttivi di Paolisi e Brindisi, oltreché, in modo parziale, quello Somma Vesuviana, per accorpamenti con quelli del gruppo Adler, con conseguenti trasferimenti di lavoratori e un importante numero di esuberi. A supporto del piano industriale, Adler ha dichiarato di prevedere dodici milioni di investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già previsti nel piano concordatario, risorse che verrebbero indirizzate ad automazione, tooling, formazione e infrastrutture»

Oggi presso il Ministero dell’Industria e del Made in Italy (MiMIT) ha avuto luogo un incontro di aggiornamento sulla vertenza Dema al quale hanno partecipato Fim, Fiom, Uilm nazionali le strutture territoriali e le Rsu, oltre alle Istituzioni locali. Paolo Scudieri, CEO di Adler Group, ha confermato le indiscrezioni, emerse nelle ultime settimane relative all’acquisizione del gruppo Dema da parte del fondo Polus. Egli ha inoltre confermato le linee guida del nuovo piano industriale, che erano state fatte trapelare nei giorni scorsi. Esso sostituirebbe quello presentato precedentemente dal Fondo al Tribunale di Napoli (ma mai ai sindacati), sede competente per l’omologa della procedura di concordato preventivo a cui è sottoposta la Dema.

LA POSIZIONE DI ADLER E LE CRITICHE DEI SINDACATI

Ad avviso delle organizzazioni sindacali del comparto metalmeccanico (Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm), espressesi allo specifico riguardo mediante un comunicato congiunto, «il piano industriale presentato dall’ingegner Scudieri prevedrebbe la chiusura dei siti di Paolisi e Brindisi, oltreché in modo parziale di quello Somma Vesuviana, per accorpamenti con quelli del gruppo Adler, con conseguenti trasferimenti di lavoratori e un importante numero di esuberi. A supporto del piano industriale,  Adler ha dichiarato di prevedere dodici milioni di investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già previsti nel piano concordatario, risorse che verrebbero indirizzate ad automazione, tooling, formazione e infrastrutture».

RUOLO DEL FONDO DI INVESTIMENTI POLUS

Fim, Fiom, Uilm hanno stigmatizzato l’assenza di rappresentanti del Fondo Polus all’incontro che ha avuto luogo al MiMIT, oltre alla mancata comunicazione preventiva della sottoscrizione dell’accordo di cessione, «a sfregio dei lavoratori – si afferma nel comunicato congiunto delle organizzazioni sindacali -, che hanno sempre dimostrato grande senso di responsabilità nello svolgere in continuità tutte le attività nonostante le pessime gestioni manageriali che in passato si sono susseguite e che hanno portato a un lento declino un patrimonio industriale del settore aeronautico».

RESPINTE LE LINEE GUIDA DEL PIANO INDUSTRIALE

I sindacati hanno altresì respinto le linee guida delineate nel nuovo piano industriale, chiedendo e ottenendo, anche grazie alle iniziative intraprese dalle lavoratrici e dai lavoratori, l’avvio di un confronto di dettaglio senza pregiudiziali, a partire dalle questioni e dalle prospettive industriali, dai programmi di lavoro già acquisiti e in futuro acquisibili, dai carichi di lavoro, dall’organizzazione di lavoro, dalla ricerca e sviluppo e dalla logistica. «Un piano che deve fondarsi su solide garanzie e fattori reali di competitività – sottolineano Fim, Fiom e Uilm -, mettendo insieme le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici che da sempre hanno operato per lo sviluppo e il futuro della Dema».

SOLUZIONI PER IL RILANCIO

I sindacati si dicono infine determinati, grazie al sostegno dei lavoratori che saranno coinvolti nell’avanzamento del confronto con Adler, a voler individuare tutte le soluzioni per il rilancio industriale del gruppo, la salvaguardia dei siti e l’esclusione di licenziamenti. Per raggiungere questi obiettivi è stato chiesto il pieno sostegno delle Regioni Campania e Puglia, mentre nel contempo proseguono le iniziative di lotta che saranno decise nei vari siti industriali. Il tavolo di confronto è stato aggiornato a martedì 17 febbraio presso il MiMIT a Roma.

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