ECONOMIA, deficit commerciale Usa. Dollaro forte e incremento delle esportazioni nel 2024 hanno danneggiato la bilancia commerciale

La solidità dell’economia a stelle e strisce ha sostenuto la domanda interna e la crescita delle importazioni e, contestualmente, il dollaro forte ha reso i beni esteri maggiormente convenienti sul mercato per i consumatori americani, penalizzando in questo modo la competitività delle esportazioni

5 febbraio 2025 – Si registra un incremento del deficit commerciale degli Stati Uniti d’America, che nel 2024 ha raggiunto la cifra di 918,4 miliardi di dollari, un record negativo sul quale hanno inciso i due determinanti fattori dell’aumento delle importazioni e dell’apprezzamento del dollaro, che ha frenato la crescita delle esportazioni americane.

SALDO NEGATIVO

I dati resi noti dal Dipartimento del Commercio indicano nel 6,6% il tasso di crescita delle importazioni di beni e servizi sono cresciute (pari a 4.100 miliardi di dollari), a fronte di esportazioni per  un ammontare di 3.190 miliardi di dollari, con un incremento di solo il 3,9 per cento. Il saldo negativo della bilancia commerciale statunitense ha raggiunto i 918,4 miliardi di dollari, di esso il peso maggiore è costituito dalla componente deficitaria nei confronti della Cina Popolare (295,4 miliardi), seguita da quelle verso Unione europea, Messico, Vietnam e Irlanda.

ECONOMIA E DOLLARO FORTE PENALIZZANO LE ESPORTAZIONI USA

La solidità dell’economia statunitense ha sostenuto la domanda interna e la crescita delle importazioni e, contestualmente, il dollaro forte ha reso i beni esteri maggiormente convenienti sul mercato per i consumatori statunitensi, penalizzando in questo modo la competitività delle esportazioni americane. Assieme al farmaceutico, uno dei settori più colpiti è stato quello dell’automotive (-10,8 miliardi di dollari rispetto al 2023), in ragione della concausa concorrenza industria cinese e aumento dei costi per i produttori statunitensi.

IN ATTESA DEI DAZI DI TRUMP

Inversa, invece, la tendenza del settore terziario, con i servizi che hanno continuato a trainare la crescita grazie all’aumento delle spese effettuate dai turisti stranieri negli Usa e alla commercializzazione di servizi finanziari e aziendali.

Condividi: