Parigi scopre Grisélidis di Massenet all’Opéra-Comique il 20 novembre 1901. L’opera evoca un racconto medievale che era stato raccontato anche da Boccaccio e Perrault e messo in musica più volte in epoca barocca. La vicenda offre a Massenet l’opportunità di servirsi del colore “gotico”, tanto apprezzato nel primo Novecento. L’immaginativo libretto di Armand Silvestre e Eugène Morand sviluppa registri contrastanti: sacro, fantastico, sentimentale e guerresco; in particolare, la presenza di un Diavolo afflitto da una moglie scorbutica permette di contrapporre il serio (sublime) e il comico (grottesco).
GRISÉLIDIS
Massenet realizza così un raro esempio di equilibrio tra i generi, autentica gemma del demi-caractère francese tipico del repertorio dell’Opéra-Comique. Sebbene il dialogo parlato non vi sia più utilizzato, la declamazione di stampo teatrale si insinua comunque in alcune scene particolarmente riuscite. Due magnifici ruoli baritonali (il Marchese e il Diavolo) si scontrano impiegando tutti gli espedienti della vocalità romantica, mentre il personaggio nobile e introspettivo di Grisélidis incarna il modello perfetto del soprano francese.
JULES MASSENET SU BRU ZANE MEDIABASE
«Grisélidis (…) fu rappresentata all’Opéra-Comique il 20 novembre 1901. Mademoiselle Lucienne Bréval ne fece una creazione superba. Il baritono Dufranne apparve per la prima volta nel ruolo del marchese, marito di Grisélidis; ottenne un successo clamoroso fin dal suo ingresso in scena; Fugère fu straordinario nel ruolo del Diavolo e Maréchal teneramente innamorato in quello di Alain. Amavo molto questa pièce. Mi piaceva tutto. Faceva convergere verso sentimenti così commoventi la fiera e cavalleresca figura del grande e potente signore in partenza per le crociate, l’aspetto fantastico del diavolo verde, che sembrava fuggito da una vetrata di cattedrale medievale, la semplicità del giovane Alain e la deliziosa figura del bambino di Grisélidis».
OMOGENEITÀ E RICCHGEZZA MELODICA
«È facile comprendere il grande entusiasmo alla creazione del 1901 all’Opéra-Comique se le voci riunite erano di una qualità equivalente a quelle di questa sera, incluse per i ruoli meno “esposti”! Flessibilità e tenerezza per Adrien Fournaison, discrezione e slancio per Thibault de Damas, convivono con l’incanto e la giocosità di Adèle Charvet, così come con l’omogeneità e la ricchezza melodica di Antoinette Dennefeld. Julien Dran è un Alain commovente (…). Il Diavolo di Tassis Christoyannis gioca abilmente tra la potenza richiesta dal ruolo e le acrobazie comiche che interrompono la partitura. (…) Impossibile non essere impressionati dalla presenza scenica di Thomas Dolié, Marchese dalla favolosa dizione che canta pudore e virtù con rigore impeccabile. (…) Vannina Santoni trova la giusta devozione per il personaggio centrale (…)»
INFO
Jean-Marie Zeitouni, direzione; Orchestre National Montpellier Occitanie, Choeur Opéra National Montpellier Occitanie; Vannina Santoni, Julien Dran, Thomas Dolié, Tassis Christoyannis, Antoinette Dennefeld, Adèle Charvet, Adrien Fournaison, Thibault de Damas; testi di presentazione di Jonathan Parisi e Sabine Teulon Lardic e testi storici di Jules Massenet e Camille Bellaigue;
2 CD
144 pagine
testi e libretto in lingua francese e inglese
Bru Zane Label
distribuzione: Out There
registrazione disponibile in download e streaming sulle piattaforme digitali, con libretto scaricabile online.