DIFESA, cooperazione atlantica. Bruxelles: riunione del Comitato dei capi di stato maggiore della NATO

L’interoperabilità, le sfide digitali e il coordinamento sono stati alcuni dei principali argomenti affrontati, al fine di gestire l’evoluzione di una minaccia generata sempre più dal deterioramento della stabilità di paesi interessati dal cambiamento climatico, dalla carenza di risorse energetiche e dal proliferare di fenomeni criminali

Il 15 e 16 gennaio scorsi il capo di stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, ha preso parte al Comitato dei capi di stato maggiore della NATO, riunione che ha avuto luogo a Bruxelles.

GUERRA IN UCRAINA E FIANCO SUD DELLA NATO

Essa riveste notevole importanza per l’Alleanza atlantica, anche e soprattutto alla luce del perdurare del conflitto in Ucraina e dell’emersione di nuove minacce in non poche aree geografiche che lambiscono i confini della NATO medesima. Nuove sfide impongono l’adozione di capacità adeguate all’esigenza di assicurare la difesa dell’Alleanza e la stabilità internazionale, interessando tanto le capacità militari quanto quelle dell’industria, favorendo una sempre più efficace cooperazione tra i partner.

INTEROPERABILITÀ E COORDINAMENTO

L’interoperabilità, le sfide digitali e il coordinamento sono stati alcuni dei principali argomenti affrontati, al fine di gestire l’evoluzione di una minaccia generata sempre più dal deterioramento della stabilità di paesi interessati dal cambiamento climatico, dalla carenza di risorse energetiche e dal proliferare di fenomeni criminali. La riunione ha rivestito particolare importanza in ragione del fatto che per la prima volta ha registrato la partecipazione dei capi di stato maggiore di tutti i paesi membri della NATO, in particolare quelli del cosiddetto fianco sud, nei confronti dei quali l’Italia ha svolto e continua a svolgere un ruolo determinante.

IL COLLOQUIO CON SACEUR

A margine dei lavori, Portolano ha avuto un incontro con il SACEUR, generale Chris Cavoli, e ha partecipato ad alcuni incontri bilaterali con ufficiali di Stati alleati e partner della NATO, finalizzati al rafforzamento delle relazioni nel settore della sicurezza con attori di grande rilevanza ai fini del perseguimento degli interessi italiani. Tra questi, si segnalano in particolare quelli con Azerbaijan, Svizzera e Turchia,  oltre agli incontri avuti dal capo di stato maggiore della Difesa italiano con le delegazioni di Israele e Iraq.

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