SUDAN, guerra civile e sanzioni Usa. Il generale Burhane nel mirino di Washington

Si tratta di una decisione assunta alcuni giorni dopo l’imposizione di misure analoghe al nemico di quest’ultimo, Mohamed Hamdan Daglo, leader delle Forze di supporto rapido (RSF), le cui azioni compiute nel corso della sanguinosa guerra sudanese che si protrae dall’aprile del 2023 erano state definite dal segretario di Stato americano Antony Blinken come «genocidio»

17 gennaio 2025 – Gli Stati Uniti d’America hanno annunciato l’imposizione di sanzioni a carico del comandante dell’esercito sudanese, il generale Abdel Fattah al-Burhane.

SANZIONI USA A ENTRAMBI I BELLIGERANTI

Si tratta di  una decisione assunta alcuni giorni dopo l’imposizione di misure analoghe al nemico di quest’ultimo, Mohamed Hamdan Daglo, leader delle Forze di supporto rapido (RSF), le cui azioni compiute nel corso della sanguinosa guerra sudanese che si protrae dall’aprile del 2023 erano state definite dal segretario di Stato americano Antony Blinken come «genocidio». Nel caso del generale al-Burhan, Washington, facendo riferimento alle atrocità perpetrate dai militari a danno della popolazione civile, ha concluso che essi «hanno violato il diritto internazionale umanitario, utilizzato la privazione del cibo come strumento di guerra e ostacolato gli sforzi per giungere alla pace».

GUERRA E CRISI UMANITARIA

Ad avviso dell’amministrazione Biden, i provvedimenti sanzionatori assunti simultaneamente nei confronti di entrambi i belligeranti rifletterebbero la posizione degli Stati Uniti d’America, che non considerano né al-Burhane e né Daglo in grado di governare un futuro Sudan pacificato. Da Washington si riafferma in ogni caso la determinazione nell’assicurare alla giustizia i responsabili delle atrocità e a sostenere una transizione democratica e civile nel Paese africano. Il Ministero degli Esteri di Khartoum, che sostiene l’esercito di al-Burhan, ha replicato denunciando queste sanzioni come «immorali» e accusando al contempo gli americani di «sostenere coloro i quali stanno commettendo un genocidio, con il pretesto della neutralità».

TRAFFICO DI ARMI DIRETTE AL SUDAN

Secondo l’Onu, questo conflitto ha generato una delle peggiori crisi umanitarie della storia recente. Oltre alle sanzioni contro il generale al-Burhane, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha annunciato anche provvedimenti simili contro Ahmad Abdalla, persona in possesso della doppia cittadinanza sudanese e ucraina, sul quale pende l’accusa di fornire armi all’esercito sudanese; ulteriori provvedimenti sanzionatori sono stati presi nei confronti della società Portex Trade Limited, che ha la propria sede a Hong Kong.

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