MUSICA, eventi. Quattro «big» all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma

In Via Ostia musica anche la sera di sabato 18 gennaio, poiché suonerà il formidabile quartetto formato da alcuni tra i più importanti jazzisti italiani. Si tratta di Rita Marcotulli (pianoforte), Fabio Zeppetella (chitarra), Roberto Gatto (batteria) e Ares Tavolazzi (contrabbasso). Quattro grandi musicisti e (soprattutto) quattro grandi amici che si incontrano per suonare assieme. Eseguiranno brani originali composti dalla stessa Marcotulli e da Zeppetella

Musica all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma: anche sabato 18 gennaio il formidabile quartetto formato da alcuni tra i più importanti jazzisti italiani. Si tratta di Rita Marcotulli al pianoforte, Fabio Zeppetella alla chitarra, Roberto Gatto alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso. Quattro grandi musicisti e (soprattutto) quattro grandi amici che si incontrano per suonare assieme. Eseguiranno brani originali composti dalla stessa Marcotulli e da Zeppetella.

RITA MARCOTULLI

Rita Marcotulli, pianista e compositrice tra le più affermate e apprezzate a livello internazionale, Rita Marcotulli inizia la sua carriera fulminante sul finire degli anni Ottanta e grazie a prestigiose collaborazioni (solo per citarne alcune: Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Enrico Rava e Andy Sheppard) si afferma in breve tempo come una figura importante a livello internazionale sulla scena jazz contemporanea. Nel 1987 la rivista “Musica Jazz” la vota quale «Miglior nuovo talento»; nel 1998 il “Guardian” premia il suo “Te woman next door” come miglior CD dell’anno; nel 1989 entra a far parte del gruppo di Billy Cobham,  con il quale si esibisce in tutto il mondo; nel 1992 si unisce al gruppo di Dewey Redman con cui collabora per quindici anni suonando in Europa e Sud America. Importanti anche le sue collaborazioni con musicisti del Nord Europa che portano nuove musicalità nel suo incessante percorso di ricerca. Durante la sua lunga permanenza in Svezia nascono le preziose collaborazioni con Palle Danielsson, Marilyn Mazur, Jon Christensen, Nils Petter Molvaer, Anders Jormin, Tore Brumborg. Bobo Stenson e John Taylor.

ECLETTICA CARRIERA MUSICALE

Dalla metà degli anni Novanta, forte di una così ricca e variegata esperienza internazionale, torna in Italia alternando propri progetti nel jazz a collaborazioni nel mondo della canzone tra cui la formazione Pino Daniele – Pat Metheny, Giorgio Gaber, Gino Paoli, Noa. Nella sua eclettica carriera entra anche il cinema: nel 2009 realizza la colonna sonora del flm “Basilicata coast to coast”, di Rocco Papaleo, per la quale ha ricevuto il Ciak d’Oro nel 2010, il Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora e il David di Donatello come miglior musicista nel 2011, prima donna in assoluto a ricevere questo premio. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la nomina Ufficiale della Repubblica. Sempre nel 2019 viene nominata membro della Royal Swedish Academy of music.

FABIO ZEPPETELLA

Fabio Zeppetella è uno tra i migliori chitarristi e compositori italiani affermatosi nell’attuale scena jazz nazionale ed europea. Dotato di una tecnica ineccepibile e di grande sensibilità musicale, si avvale di un linguaggio unico e molto personale, frutto di uno studio sempre votato alla ricerca di uno stile che negli anni ha reso proprio. È arrivato all’elaborazione di un suono del tutto originale passando dalla tradizione e dalla musica di maestri come Charlie Cristian e Wes Montgomery all’evocazione del be-bop e dell’hard-bop degli anni Sessanta. Nel suo fraseggio si scoprono gli aspetti dominanti di un linguaggio mai scontato, a volte virtuoso a volte dolce ma sempre essenziale, dimostrando una particolare attenzione al significato delle singole note e delle linee in movimento che da esse vengono prodotte.

LINEE IN MOVIMENTO

Le sue caratteristiche dominanti sono costituite dalla freschezza e dalla forza insite nel modo originale di interpretare la musica, e da un particolare lirismo nel quale appare evidente la volontà di ricercare un legame tra poesia e musica. Il suo dinamismo e la sua poliedricità si concretizzano nell’adesione a numerosi progetti musicali che vanno dal jazz puro alle contaminazioni con il Funk e l’R&B. Numerose le collaborazioni con Kenny Wheeler, Lee Konitz, Tom Harrell, Enrico Rava, Paolo Fresu, Aldo Romano, Joey De Francesco, Roberto Gatto, Danilo Rea, Steve Grossman, Javier Girotto, Nicola Stilo, Stefano  Bollani, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Stefano Di Battista, Maurizio Giammarco, Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Ares Tavolazzi, Ramberto Ciammarughi, Heyn Van De Geyn, Emmanuel Bex e molti altri.

ROBERTO GATTO

Roberto Gatto debutta con il Trio di Roma, co-diretto assieme ad altri due musicisti destinati come lui a segnare profondamente la storia del jazz nazionale: Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli. Da allora, nel corso di quasi cinque decenni di carriera, Gatto si è imposto come l’esempio più rappresentativo della batteria jazz italiana. Le sue indiscutibili doti tecniche lo hanno reso uno dei batteristi più ricercati sia dai leader italiani (Enrico Rava, Franco D’Andrea, Enrico Pieranunzi) che dai più importanti artisti stranieri di passaggio dalle nostre parti (Johnny Griffin, George Coleman, Curtis Fuller, Chet Baker, Joe Zawinul, Pat Metheny). Dopo aver svolto per lungo tempo il ruolo di sideman di lusso, Gatto si sta ora concentrando principalmente sulla sua attività da leader. In tale veste ha dato vita a varie collaborazioni con musicisti della scena statunitense e si è dimostrato un sapiente talent scout nel selezionare le nuove leve del jazz italiano da inserire nelle sue band.

ARES TAVOLAZZI

Ares Tavolazzi ha studiato violoncello e contrabbasso al Conservatorio di Ferrara. Nel 1969 inizia a lavorare come session-man in studio per Paolo Conte, Francesco Guccini, Fabio Concato, Teresa de Sio e molti altri. Dal 1973 al 1983 fa parte degli AREA insieme a Demetrio Stratos, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani e Giulio Capiozzo, registrando con il gruppo 10 album e partecipando a numerose manifestazioni internazionali. In quel periodo si avvicina alla musica jazz, frequentando l’ambiente jazzistico di New York. Nel 1982 partecipa al tour dell’orchestra di Gil Evans, con Steve Lacy e Pietro Tonolo. Per tre anni consecutivi (dal 1984 al 1986) è al primo posto nella classifica dei bassisti italiani indetta da Guitar Club. Nel 1987 vince il premio A. Willaert come migliore musicista dell’anno. Dal 1990 ha collaborato dal vivo e in studio con Sal Nistico, Max Roach, Lee Konitz, Phil Woods, Mau Mau, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Dado Moroni, Ermanno Maria Signorelli, Enrico Pierannunzi, Roberto Gatto, Danilo Rea, Franco D’Andrea, Mike Melillo, Ray Mantilla, Carlo Atti, Paolo Fresu, Tino Tracanna, Gianni Basso, Gianluca Petrella, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso e molti altri.Collabora negli anni a diversi lavori teatrali componendo e suonando dal vivo(di recente “Ruth e Il Cantico dei Cantici” per la Fondazione Teatro di Pontedera). Ha tenuto seminari sull’improvvisazione in tutta Italia, insegnando nelle scuole jazz di Milano, Bologna, Ferrara, Rovereto. La masterclass si prefigge il compito di affinare e perfezionare le capacità di interazione creativa all’interno di gruppi con piccolo organico, con un occhio di riguardo nei confronti dell’importanza dell’ascolto reciproco.

INFO E PRENOTAZIONI

+390686781296 (utenza telefonica attiva a partire dalle ore 18:00),

+393499770309 (Whatsapp)

prenotazioni.alexanderplatz@gmail.com

www.alexanderplatzjazz.com

Rita Marcotulli

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