ENERGIA, Libia. National Oil Company: Bengdara rassegna le dimissioni

La scelta è stata motivata da «gravi problemi di salute che lo affliggono da tempo e che hanno reso necessario questo passo». Le dimissioni sono state accettate dal primo ministro del Governo di unità nazionale Abdulhamid Dabaiba, che ha contestualmente investito Masoud Suleiman (membro del consiglio di amministrazione della Noc) della carica di presidente ad interim della società

Tripoli, 16 Gennaio 2025 – Farhat Bengdara si dimette dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione della National Oil Corporation (Noc), motivando questa scelta con dei gravi problemi di salute che lo affliggono da tempo e che hanno reso necessario questo passo. La notizia, riferita dall’agenzia giornalistica Nova, era stata diffusa dalla compagnia energetica libica, dunque si tratta di un comunicato ufficiale, nel quale si aggiunge che le dimissioni rassegnate da Bengdara sono state accettate dal primo ministro del Governo di unità nazionale (Gun) Abdulhamid Dabaiba.

BENGDARA LASCIA PER RAGIONI DI SALUTE

«Bengdara ha lasciato l’incarico a causa delle condizioni di salute urgenti che gli impediscono di adempiere pienamente ai suoi compiti e alle sue responsabilità». Come già in precedenza anticipato dalla medesima agenzia di stampa Nova, il primo ministro del governo di Tripoli ha investito Masoud Suleiman, membro del consiglio di amministrazione della Noc, della carica di presidente ad interim della società del settore delle materie prime energetiche. Si ritiene che Suleiman assuma il ruolo in via temporanea, fino alla prossima riunione del consiglio dei ministri, nel corso della quale dovrà venire stabilito il nuovo assetto dirigenziale dell’ente petrolifero.

NATIONAL OIL COMPANY: ELEMENTO CHIAVE DELL’ECONOMIA LIBICA

La Noc costituisce una delle istituzioni chiave per l’economia del Paese nordafricano dilaniato e diviso da anni di guerra civile, che in questa fase ha intrapreso un difficile percorso di ricostruzione e crescita. Essa, operando nel campo dell’energia, è stata spesso chiamata alle sue responsabilità in ordine alla garanzia della stabilità del settore petrolifero, fonte primaria di entrate per l’economia nazionale e, al contempo, oggetto di controversie e scontri per il suo controllo e la redistribuzione dei proventi derivanti dalla commercializzazione degli idrocarburi. Al riguardo, mediante un comunicato l’ente medesimo Noc ha sottolineato la propria volontà di continuare a lavorare per la sicurezza e lo sviluppo del settore.

NECESSARIA STABILITÀ DEL SETTORE ENERGETICO

La stabilità del settore energetico in Libia è un prerequisito rimarcato allo stesso Bengdara nel recente passato (era la fine del mese di gennaio dello scorso anno) dall’inviato speciale degli Stati Uniti d’America per la Libia, Richard Norland. Nel corso dell’incontro che il diplomatico statunitense ebbe con il presidente della Noc, il primo affermò chiaramente come il futuro economico della Libia dipendesse dal settore energetico. In quella occasione l’oggetto della discussione furono i piani della società libica approntati al fine di incrementare la produzione di petrolio, poiché essa si attestava a 1,2 milioni di barili al giorno, mentre l’obiettivo fissato era quello di due milioni.

CHIAMATO A WASHINGTON

Alcuni mesi dopo Bengdara si era recato a Washington, dove aveva avuto colloqui con diversi funzionari dell’amministrazione statunitense, nel corso dei quali era stato focalizzato il tema relativo alle possibili modalità di sostegno dell’indipendenza della Noc. Alla Casa Bianca il presidente della compagnia libica aveva incontrato il consigliere speciale del presidente degli Stati Uniti, Amos Hochstein, mentre al Dipartimento di Stato il vice segretario aggiunto per gli Affari del Vicino Oriente, Joshua Harris; infine, presso l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) aveva interloquito con il vice direttore ad interim per il Medio Oriente, Sybil Sigler.

L’INTENSA AGENDA AMERICANA

Inoltre, al Dipartimento del Tesoro aveva inoltre incontrato Anthony Marcus (responsabile Affari internazionali), a quello dell’Energia i sottosegretari Jeffrey Pyatt, Brad Crabtree e Josh Volz, quindi, al Dipartimento del Commercio il sottosegretario al Commercio, Thomas Bruns. In quel frangente Washington aveva assicurato la propria disponibilità nella fornitura di supporto tecnico, esprimendo «pieno sostegno alla Noc nei suoi sforzi per mantenere la propria indipendenza e neutralità, specialmente di fronte alle sfide e alle pressioni attuali». Allora venne sottolineata la necessità di proteggere la Noc da interferenze che avrebbero potuto ostacolarne il lavoro, evidenziandone il ruolo vitale nell’assicurare le entrate dello Stato libico e la stabilità delle forniture energetiche globali, specialmente alla luce delle questioni legate alla riduzione della produzione e alla crisi della Banca Centrale di Libia.

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