MEDIO ORIENTE, tregua a Gaza. Quadro della situazione: quanto Hamas è ancora in grado di combattere?

Il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken ritiene che Hamas abbia reclutato un numero di miliziani pari a quello dei caduti e di quelli fatti prigionieri nel corso della guerra. Tuttavia, in senso contrario si è espresso un portavoce del presidente Joe Biden, che ha definito Hamas come «un'organizzazione militare notevolmente degradata». In ogni caso, il Segretario di Stato Usa ha sottolineato come «il governo israeliano non possa sconfiggere Hamas esclusivamente mediante una campagna militare, poiché in assenza di una chiara alternativa, di un piano per la fase successiva al conflitto, oltreché un orizzonte politico credibile per i palestinesi»

Da Washington pervengono controverse valutazioni sulle attuali effettive capacità dell’ala militare dell’organizzazione radicale islamista palestinese Hamas di impegnarsi in combattimento contro le forze armate israeliane. Infatti, dalla Casa Bianca sono state minimizzate le recenti affermazioni rese pubblicamente dal Segretario di Stato statunitense Antony Blinken, secondo le quali Hamas avrebbe reclutato un numero di miliziani pari a quello dei rimasti uccisi e fatti prigionieri nel corso dei mesi di guerra.

DEGRADO MILITARE DI HAMAS

In senso contrario si è espresso un portavoce del presidente Joe Biden, che rivolgendosi alla stampa ha definito Hamas come «un’organizzazione militare notevolmente degradata», in quanto le forze israeliane «possono andare ovunque vogliono nella striscia di Gaza, mentre i leader di Hamas vivono quasi esclusivamente sottoterra o cercano rifugio in strutture civili». Il funzionario statunitense ha quindi aggiunto che l’organizzazione radicale islamista palestinese «non dispone più di brigate autonome né di una struttura militare». Seppure Hamas stia raschiando il barile, reclutando giovani e vecchi all’interno della Striscia, la sua condizione sarebbe tuttavia ben diversa da quella efficiente che il 7 ottobre 2023 consentì alle Brigate Ezzedin al-Qassam di effettuare una operazione in tre dimensioni impiegando migliaia di uomini armati.

IL MONITO DI ANTONY BLINKEN

In ogni caso, intervenendo nel corso di un seminario sulla politica mediorientale dell’amministrazione Biden che ha avuto luogo presso l’Atlantic Council, Blinken ha tenuto a sottolineare come «il governo israeliano non possa sconfiggere Hamas esclusivamente mediante una campagna militare, poiché in assenza di una chiara alternativa, di un piano per la fase successiva al conflitto, oltreché un orizzonte politico credibile per i palestinesi, Hamas, o qualcosa di altrettanto abominevole e pericoloso, ricrescerà. Si tratta esattamente di ciò che si è verificato nel nord della striscia di Gaza dal 7 ottobre: ogni volta che Israele completava le sue operazioni militari e ritirava le proprie unità, i militanti di Hamas si riorganizzavano e riemergevano. Questo perché non c’è nient’altro in grado di riempire il vuoto e, altrimenti, si applicherebbe la ricetta per un’insurrezione duratura e una guerra perpetua».

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