Si tratta di un progetto il cui sviluppo è stato fortemente voluto dalla Fondazione Italo Cinese, distintasi nel corso degli anni per il suo operato quale ponte culturale tra l’Italia e la Repubblica Popolare, allo scopo di promuovere la comprensione reciproca e la condivisione di tradizioni millenarie.
ARTE UNIVERSALE E DIMENSIONI LOCALI
Come sottolineato dal presidente di essa, Ke Xinghai, «Botero una volta affermò che “l’arte per essere universale dovrebbe essere locale, radicata nella propria terra”. Ebbene, noi lo vorremmo fare nella nostra mostra, porre a confronto idee diverse e non globalizzate dove tutti possano ritrovare i ricordi dell’altro senza sovrapporsi, ognuno col proprio bagaglio, locale e microcosmico». La mostra verrà allestita presso il Centro sperimentale di cinematografia e sarà aperta al pubblico fino al 22 gennaio. Essa viene realizzata grazie al patrocinio concesso da Regione Lazio, Comune di Roma, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Accademie delle Belle Arti di Perugia, Firenze e di Torino, nonché del Centro sperimentale di cinematografia. Alla sua realizzazione hanno inoltre collaborato Unesco, Polizia di Stato, Vigili del fuoco, Gruppo Tosinvest e il quotidiano “Il Tempo”.
L’ESPOSIZIONE AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
In esposizione trecento lavori realizzati da giovani studenti delle accademie di belle arti Italiane e cinesi, ai quali è stato chiesto di ispirarsi alla figura di Marco Polo e al tema del viaggio. Scopo del progetto è quello di evidenziare ancora una volta l’importanza del diuturno scambio culturale tra i due Paesi. Giovedì 16 gennaio 2025, in una data immediatamente a ridosso dall’inizio del Capodanno cinese, la mostra verrà presentata in anteprima con una selezione di lavori nel corso di una serata organizzata dalla Fondazione Italo Cinese che avrà luogo presso l’Acquario di Roma, evento moderato dal giornalista Guido Barlozzetti.
L’EVENTO INAUGURALE ALL’ACQUARIO ROMANO
Tra gli ospiti Paolo Carrino (sinologo, regista, giornalista e curatore della mostra Marco Polo Revisited), Tiziana D’Acchile (direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Perugia) e alcuni storici dell’arte, tra i quali Claudio Strinati, Gabriele Simongini e Matteo Compareti e Teresa Gualtieri (Presidente Club Unesco); attesa inoltre anche Xu Lian, vicedirettrice della China National Academy of painting. La soprano Hongmei Nie condurrà il quartetto Nova Amadeus nell’esecuzione del Marco Polo di Ennio Morricone, oltre ad altri brani a tema, mentre il doppiatore Luca Violini, voce di tanti film e documentari, leggerà alcuni brani tratti dal Milione.
MARCO POLO E QUELLO CHE VORREMMO ESSERE
Come evidenziato dallo stesso Paolo Carrino, «Marco Polo è tutto quello che vorremmo essere: partire, scoprire, venire accolti; arrivare ospiti inattesi alla corte dei potenti, stupire trasferendo conoscenze, apprendere i modi di vivere degli altri, imparare lingue impossibili e poi, tornare a casa trionfanti e applauditi dai propri nemici. Marco Polo ha fatto tutto questo? Probabilmente no, forse ha inventato una parte del Viaggio dei Viaggi, ma ha avuto fantasia. Ha dimostrato che saper raccontare un viaggio vale più che viaggiare davvero. In altri termini che, oggi come settecento anni fa, non si vince sapendo fare, ma sapendolo comunicare».
INFO
La mostra è anche un concorso, il 20 gennaio 2025 verranno selezionati tre artisti italiani e tre artisti cinesi, che riceveranno un premio in denaro. Comitato organizzatore della mostra: Ke Xinghai, Paolo Carrino, Antonio Raschellà, Claudio Zappalà.
Marco Polo Revisited: Inaugurazione giovedì 16 gennaio 2025 ALLE ore 17:30 presso l’Acquario Romano in Piazza Manfredo Fanti, 47 a Roma; ingresso libero fino ad esaurimento posti;