AFRICA, terrorismo jihadista. Benin: 28 militari uccisi in un attacco jihadista

Almeno ventotto militari sono stati uccisi mercoledì scorso a seguito di un attacco terroristico perpetrato in un’area a rischio al confine tra Benin, Niger e Burkina Faso. Le autorità di Porto Novo hanno attribuito la responsabilità delle incursioni agli jihadisti di Islamic State e di al-Qaeda, formazioni attive nei paesi vicini

L’attacco è stato compiuto nel periodo in cui (9 e 10 gennaio) in Benin si celebravano i Voodoo Days, due giornate festive dedicate alle tradizioni ancestrali. Questi attentati evidenziano il deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Paese africano, già segnato da altri episodi di violenza verificatisi negli ultimi mesi.

DETERIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA

Nello scorso mese di dicembre tre militari erano stati uccisi e altri quattro feriti durante un attacco jihadista compiuto nel nord-est del Paese; in giugno un altro attacco era stato perpetrato nel parco nazionale di Pendjari, una zona al confine con il Burkina Faso, dove erano stati assassinati sette soldati beninesi. Le autorità di Porto Novo permangono ermetiche riguardo ai dettagli relativi a questi attacchi, culminati nell’aprile del 2023 in una ventina di incursioni transfrontaliere, un fenomeno che era in atto ormai da due anni. In risposta a questa crescente minaccia erano stati schierati tremila militari a protezione dei confini, un intervento deciso nel quadro dell’operazione “Mirador”, avviata nel gennaio del 2022, mentre contestualmente venivano reclutati cinquemila soldati allo scopo di rafforzare il dispositivo di sicurezza nel nord del paese.

IL CONTRASTO DEL TERRORISMO IN BENIN

Nell’ambito del proprio sostegno fornito al contrasto de terrorismo, il 27 novembre scorso gli Stati Uniti d’America avevano offerto al Benin dodici veicoli corazzati, centinaia di piastre balistiche protettive e trentacinque apparati radio per impieghi tattici, materiali per un valore complessivo pari a 6,6 milioni di dollari. Brian Shukan, ambasciatore americano in Benin aveva poi sottolineato come questi aiuti costituissero un «prezioso sostegno» alle forze armate del Paese africano. Alla fine di aprile l’Unione Europea aveva annunciato lo stanziamento di quarantasette milioni di euro per sostenere il Benin nel contrasto del fenomeno terroristico, parte dei quale destinata all’acquisto di materiali d’armamento e attrezzature per le forze di sicurezza.

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