Misawa (Giappone), 8 agosto 2024 – I velivoli e il personale dell’Aeronautica militare italiana hanno portato a termine le attività addestrative condotte assieme alla Japan Air Self Defence Force (JASDF), concludendo così la terza fase della Campagna aerea dell’Indopacifico, che aveva preso il via lo scorso 30 giugno con la trail di trasferimento nel quadrante operativo (prima fase della Campagna), per poi proseguire, dal 12 luglio al 2 agosto, con la partecipazione alla Pitch Black 2024 (PBK24) in Australia (seconda fase della Campagna) con la Royal Australian Air Force (RAAF), una delle più importanti esercitazioni multinazionali su grande scala (Large Force Exercise, LFE) che ha luogo con cadenza biennale.
RISING SUN 2024
Al termine della Pitch Black 2024, personale e macchine dell’Aeronautica militare italiana si sono trasferiti in Giappone (attraverso Clark, nelle Filippine), dove a partire dal 5 agosto hanno iniziato a operare dalla base aerea di Misawa con i velivoli F-35A, F-2000 Eurofighter Typhoon, E-550 CAEW, KC767A e C-130J. La JASDF ha partecipato all’addestramento con i suoi F-35, un’attività che ha registrato anche la partecipazione di personale e velivoli della United States Air Force (USAF), stanziati anch’essi nella base di Misawa. Le attività addestrative effettuate hanno consentito di sviluppare ulteriormente il percorso di mutua conoscenza operativa, oltreché la condivisione di tattiche e procedure di volo, elemento necessario all’idoneità a una futura attività operativa congiunta in piena sicurezza.
GLOBAL COMBAT AIR PROGRAMME
L’avvio della cooperazione con la JASDF risale allo scorso anno e rinviene le proprie finalità nella creazione di una base di condivise competenze in campo tecnico e nella comprensione operativa, elementi sui quali sarà possibile continuare nello sviluppo della partnership strategica nel quadro del Global Combat Air Programme (GCAP), il velivolo da caccia di sesta generazione destinato a sostituire l’Eurofighter Typhoon attualmente schierato in linea dall’Aeronautica militare italiana. Allo Stato Maggiore affermano che il crescente dialogo e la partecipazione assieme al Regno Unito al programma di sviluppo del caccia di nuova generazione, ufficializzato contestualmente a Tokyo dal ministro della Difesa con i suoi omologhi giapponese e britannico, costituiscono due dei pilastri del rapporto tra Italia e Giappone nello specifico settore.
AIR EXPEDITIONARY E «CONTROLLO LONTANO»
«Siamo qui per continuare ad addestrarci con i nostri amici giapponesi, nel percorso iniziato lo scorso anno, al fine di rafforzare la cooperazione tra Italia e Giappone in una visione strategica comune – ha al riguardo dichiarato il sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, generale Aurelio Colagrande, durante la sua visita istituzionale a Misawa -; l’attività congiunta tra Italia e Giappone di quest’anno segue di un anno l’addestramento effettuato ad agosto 2023 che ha già visto velivoli e personale dell’Aeronautica militare operare insieme alla Kōkū Jieitai, la Japan Air-Force Defence (JASDF). La pianificazione logistica avanzata ha consentito alla Forza armata di proiettare le proprie capacità operative a oltre diecimila chilometri da casa, dimostrando grande competenza nell’air expeditionary e capacità di comando e controllo lontano dalla madre Patria».
L’ESERCITAZIONE DI KOMATSU NEL 2023
«L’anno scorso – ha proseguito Colagrande – l’Aeronautica Militare ha partecipato all’addestramento a Komatsu con un pacchetto composto da quattro F35, mentre quest’anno abbiamo più che raddoppiato le forze in campo con un totale di 14 velivoli di cui 10, compresi gli F-35A e gli F-2000, per la Rising Sun 24». Egli ha inoltre sottolineato come il Giappone continui a essere un partner strategico in quest’area geografica: «Uno dei pilastri su cui si basa questo rapporto nel campo della Difesa, confermato dall’intensificazione del dialogo politico, è la partecipazione insieme al Regno Unito allo sviluppo della nuova generazione di caccia Global Combat Air Program». Le attività di cooperazione tra le due aeronautiche rientrano nell’ambito dei più ampi rapporti di collaborazione tra Roma e Tokyo, che includono anche l’accordo tra Ami e JASDF relativo alla formazione di piloti giapponesi presso l’International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu, in Sardegna.
AFFINAMENTO CAPACITÀ DI PROIEZIONE INTERFORZE SULLA CAVOUR
Gli accordi e le cooperazioni di vario genere in corso, oltre a essere un chiaro segnale del rafforzamento delle relazioni di cooperazione tra i due Paesi, assumono anche un’alta valenza strategica, considerato il mutato scenario geopolitico, dove la stabilità globale richiede un impegno congiunto in materia di Sicurezza e Difesa. Terminato il ciclo di attività addestrative, per il personale e le macchine è iniziato il viaggio di ritorno in Italia, che prevede quattro scali tecnici (Filippine, Malesia, Maldive e Qatar), per poi concludersi nelle diverse basi di provenienza dei velivoli. Tuttavia, l’impegno dell’Aeronautica militare italiana nell’Indopacifico proseguirà ancora per i prossimi mesi con due F-35B e relativi piloti e specialisti, in missione a bordo della portaerei Cavour della Marina militare. Si tratterà di continuare nello sviluppo della capacità interforze di proiezione dal mare con velivoli di quinta generazione, anche a grande distanza dal territorio nazionale, un ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione dei velivoli multiruolo di quinta generazione.