RUSSIA, destino di un autocrate. Vladimir Putin: un uomo solo

Quelli che parlano di pace, che invocano la pace, che dicono che bisogna puntare sulla soluzione diplomatica, dovrebbero sapere che gli atti di diplomazia e i tentativi di dialogo, vengono sempre scambiati dai dittatori di turno per atti di debolezza. Putin non fa eccezione

a cura di Ciro Maddaloni – Sono passati due anni e mezzo dall’inizio della guerra in Ucraina e l’attenzione del mondo si è spostata su Israele e le tensioni con l’Iran. Volodymyr Zelensky ha pensato bene di riportare l’attenzione sul conflitto ucraino lanciando un attacco senza precedenti nelle aree occupate dai russi. Dopo l’umiliante sconfitta sul campo degli ultimi giorni a Kharkiv, Vladimir Putin inizia a realizzare che il suo obiettivo di invadere l’Ucraina è fallito miseramente. La Russia ha riversato centinaia di migliaia di uomini nella regione parzialmente occupata, ma finora non ha ottenuto risultati significativi.

MASSACRO E (RELATIVO) STALLO

Dopo un’operazione durata mesi, che ha comportato perdite enormi per l’esercito russo, com’è stato ampiamente documentato dagli osservatori militari inglesi, Putin è stato convinto dai suoi fedeli consiglieri militari a rinunciare al suo obiettivo di rivendicare il pieno controllo della regione di Kharkiv. Evidentemente, l’arrivo in Ucraina dei jet da combattimento F-16 sta già dando i primi risultati, costringendo Putin a rinunciare definitivamente alle sue aspirazioni di conquista. I nuovi caccia costituiscono un elemento di deterrenza molto importante, poiché pongono Kiev nelle condizioni di poter colpire le linee di rifornimento russe in profondità, contrastando l’azione militare di Mosca.

IL CREMLINO CERCA DI «TENERE BOTTA»

Dal canto suo, la Russia ha negato che l’offensiva sia fallita e il portavoce di Dmitry Peskov ha insistito sul fatto che «l’offensiva è in corso e continuerà finché non sarà completata con successo». Egli, mediante una dichiarazione di circostanza ha inteso minimizzare l’impatto che gli F-16 potranno avere sul conflitto in corso, sottolineando che i velivoli da combattimento forniti agli ucriani dagli americani «non sono una pillola magica in grado di mutare l’esito della guerra», ricordando inoltre che le autorità russe hanno già offerto ricompense ai militari che distruggeranno gli F-16.

UN UOMO SOLO

Dunque, adesso l’obiettivo dell’oligarchia al potere a Mosca è quello di salvare la faccia, tenendosi i territori del Donbass e di Crimea, giustificando in tal modo la guerra scatenata con le annessioni territoriali. Ma gli ucraini non sono disposti a rinunciare a parti del loro territorio e nessun paese che li sostiene potrà mai riconoscere i territori acquisiti con la forza dalla Russia perpetrando crimini contro gli ucraini in violazione dei trattati internazionali. Con la sua folle azione, Putin ha distrutto quel poco di positivo che rimaneva dell’immagine della Russia agli occhi del mondo. Per questo è solo, sempre più solo. Poiché chi perde rimane sempre da solo.

LA DEZINFORMACIJA NON BASTA

La sua speranza e il suo asso nella manica era quello di condizionare le opinioni pubbliche occidentali attraverso i suoi servizi di disinformazione. La propaganda ha funzionato in Russia e anche, ma parzialmente, in Italia, come ha ricordato lo stesso presidente ucraino nel corso di una sua recente intervista. Speriamo che la Presidente del Consiglio dei ministri vorrà rassicurare Zelensky che in Italia le persone confuse non mancano mai, ma sono comunque innocue. «Il supporto del Governo italiano all’Ucraina e alla Coalizione internazionale che la sostiene, è garantito per tutto il tempo necessario a contrastare l’invasore russo e ripristinare il diritto internazionale», come ella ha avuto modo di affermare in tutte le occasioni.

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