a cura di Domenico Letizia, giornalista e communication manager – In occasione dell’anniversario della nascita di Renzo Nostini, le figlie Marzia e Patrizia, assieme al marito Franz Martinelli, grazie al patrocinio concesso da numerose Federazioni e associazioni del panorama sportivo nazionale, hanno collaborato alla stesura della pubblicazione.
UNA PASSIONE: LA SCHERMA
La scherma fu la grande passione di Nostini, vincitore nelle discipline del fioretto e della sciabola di sette allori mondiali tra il 1937 e il 1954 e quattro volte medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1948 e 1952. La sua grande passione per lo sport non si è limitata alla scherma, poiché Nostini ha gareggiato ad alti livelli anche nel nuoto con la Società Sportiva Lazio, per tutta la vita, conseguendo successi nella pallanuoto, nel pentathlon moderno e nel rugby, militando nelle file della Rugby Roma, che da presidente portò allo scudetto. Animatore del movimento sportivo universitario, nonché fondatore e primo presidente del CUSI, dal 1960 al 1993 Nostini guidò con mano salda la Federazione Italiana Scherma, quindi, dal 1967 al 1973 e dal 1989 al 1993, ricoprì la carica di vicepresidente del CONI, venendone nominato nel 1994 presidente onorario.
NOSTINI E LA LAZIO
Di seguito, un passo del volume biografico tratto dall’introduzione di Patrizia Nostini: «Il libro ha avuto a fondamento la mole documentaria che Marco Impiglia ha selezionato. Lui ne parla come della “collezione Nostini”, ma la realtà è che ha dovuto scamuzzolare in una montagna di materiali eterogenei, privi di una minima parvenza di catalogazione. Un tempo, stavano quasi tutti nello studio di via Pasubio e nella casa in via di Monte Zebio, in qualche modo ad attendere l’arrivo di monsieur Godot. L’ispirazione di fare un libro su papà mi è venuta il 12 maggio del 2014 allo Stadio Olimpico, in occasione dei festeggiamenti per i quarant’anni dello scudetto della Lazio. Adesso che abbiamo appena festeggiato i cinquanta, la coincidenza un poco mi stupisce».
CONCEZIONE OLIMPICA
Il saggio è stato prefato da Giovanni Malagò (presidente del CONI), Paolo Azzi (presidente della FIS) e da Antonio Buccioni (presidente della S.S. Lazio). I diritti d’autore sono di Patrizia Nostini ma, idealmente, la pubblicazione è patrimonio comune di tutti coloro che amano lo sport seguendo la concezione «olimpica» di Renzo Nostini.