UCRAINA, Chiesa greco cattolica. Sua Beatitudine Shevchuk in visita in Polonia: incontri a Lublino e Breslavia

Il prossimo sinodo dei greco cattolici ucraini avrà luogo a Roma nel prossimo mese di settembre. A Wrocław (Breslavia) egli ha presentato due libri, mentre a Lublino è stato insignito di un’alta onorificenza polacca. Messo in luce il pericolo dell’abitudine alla guerra

Leopoli, 1 giugno 2023, a cura di Andrea Gagliarducci, vaticanista dell’agenzia giornalistica ACI Stampa https://www.acistampa.com/story/ucraina-sua-beatitudine-shevchuk-in-polonia-ecco-cosa-ha-fatto?utm_campaign=ACI%20Stampa&utm_medium=email&_hsmi=260713190&_hsenc=p2ANqtz-_V0LttUVXsW71Vq6M6Jm9B7mrsmfb3Hs_c_SFTJVPQeNnzSqWYzJ_OAK7-HGdcU6DQhET6XNf_AM3Lu6wo_CLiJrvZcdjv2toqQFCg0gy1NGgq1JI&utm_content=260713190&utm_source=hs_email Le giornate in Polonia dell’arcivescovo maggiore della Chiesa greco cattolica ucraina sono da seguire perché raccontano anche un lavoro di sopravvivenza, e soprattutto di costruzione del futuro, in uno scenario complicato come quello ucraino.

LA TRADIZIONE CRISTIANA ORIENTALE

Partiamo dalla fine: il 31 maggio Sua Beatitudine aveva presentato a Lviv (Leopoli) la versione ucraina del libro “Dimmi la verità. Dialoghi sul senso della vita”, scritto con il professor Paolo Asolan nel 2018. L’edizione ucraina ha una prestigiosa prefazione del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che ha notato come Sua Beatitudine sembra proporsi, nel libro, proprio la volontà di recuperare le radici della fede, e che «gli elementi principali per mezzo dei quali si propone il cammino per questo recupero sono quelli che l’Occidente cristiano sembra a tratti aver dimenticato e che invece la tradizione cristiana orientale, per vari motivi che appaiono chiari durante la lettura, ha conservato e protetto, così che adesso essa si trova in grado di offrirli di nuovo a tutta la chiesa universale».

CIÒ CHE SOSTIENE SUA BEATITUDINE

Nota, tra l’altro, che Shevchuk «è assolutamente consapevole non solo del rischio che la prospettiva occidentale, accentuata dal basso, può correre, ossia quella di perdersi nei labirinti dell’immanenza e di non raggiungere mai la dimensione divina. Ma altresì è cosciente del pericolo che corre la prospettiva orientale, ossia quella di astrattezza disincarnata, tipica di ogni prospettiva dall’alto». Sono temi che assumono cruciale importanza, specialmente in vista del cammino sinodale che sta vivendo la Chiesa. Durante la presentazione, Sua Beatitudine ha voluto anche ulteriormente attualizzare, affrontando anche il tema della guerra. «C’è il pericolo – ha egli affermato – che una certa parte della società ucraina inizi a vivere come se non ci fosse la guerra. Questa è una catastrofe».

DIPLOMAZIA VATICANA E CONFLITTO IN UCRAINA

A suo avviso «questo libro sarà decisivo oggi in molti momenti, quando la diplomazia vaticana cercherà di aiutare l’Ucraina in circostanze così difficili della nostra lotta per la dignità, la libertà e l’indipendenza». Il 23 maggio 2023, sono invece iniziate nella città di Wrocław (Breslavia) le riunioni del Sinodo permanente della Chiesa greco cattolica ucraina, che si sono concentrati sullo studio dell’esperienza di servizio della polonia e dell’area metropolitana di Przemyśl-Varsavia per i rifugiati dall’Ucraina. La sessione ha anche preparato il Grande sinodo dei vescovi delal Chiesa greco cattolica ucraina, che si svolgerà a settembre e avrà come tema principale “la pastorale degli emigranti e dei profughi di guerra. La sede è stata la Polonia, che attualmente ospita circa tr milioni di profughi ucraini».

LA CHIESA GRECO CATTOLICA DI KIYV (KIEV)

Il 26 maggio scorso i vescovi della Chiesa greco cattolica ucraina si sono incontrati con il vescovo di Wrocław, Jozef Kupny, al quale è stata espressa gratitudine per il lavoro fatto per i rifugiati ucraini nonché per gli aiuti inviati in quel paese. Successivamente, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina ha condiviso notizie sull’attuale situazione militare, quella tra le Chiese in Ucraina e sulla risposta della Chiesa greco-cattolica ucraina alle varie sfide poste dal conflitto in atto. A sua volta, l’arcivescovo Józef Kupny ha auspicato una rapida fine della guerra e delle sofferenze di milioni di persone, assicurando un ulteriore sostegno e apertura sia da parte della Chiesa cattolica che del popolo polacco.

IL VIAGGIO IN POLONIA DI SHEVCHUK

Il 28 maggio Sua Beatitudine Shevchuk ha visitato la città di Lublino, dove, nella Chiesa della Natività della Santissima Theotokos,  ha presieduto la Divina Liturgia. In seguito è stato decorarto con la Medaglia d’Onore di Lublino per i meriti nella costruzione della solidarietà e dell’unità spirituale tra i popoli polacco e ucraino. Lublino è una delle città che ha accolto quasi il maggior numero di profughi dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Shevchuk ha ringraziato per l’accoglienza, e ha sottolineato che «gli ucraini qui in Polonia non vogliono solo prendere, vogliono anche dare. Vogliono lavorare per contribuire allo sviluppo di questo Paese, vogliono condividere la loro fede, la loro speranza».

LA GUERRA IN TUTTE LE SUE DIMENSIONI

Si tratta, inoltre, del tema del libro “Dio non ha lasciato l’Ucraina”, scritto da Shevchuk assieme al direttore della KAI Krzysztof Tomasik, volume presentato a Wrocław il griono 26 maggio. Al riguardo ha dichiarato Tomaszyk: «Abbiamo parlato dell’essenza diabolica della guerra in tutte le sue dimensioni: divina, personale, sociale, internazionale. Ma la domanda principale e l’argomento delle nostre conversazioni, alla fine, era la questione del significato della vita umana, il significato oltre l’assurdità della guerra».

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