INTELLIGENCE, consuntivi e scenari. Presentata a a Roma la Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza 2022

L’evento curato dal Comparto Intelligence ha avuto luogo stamane presso Palazzo Dante, sede della Presidenza del Consiglio dei ministri. Vi hanno preso parte il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini e il direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) Elisabetta Belloni

In continuità con le più recenti edizioni, anche quella relativa al 2022 intende offrire, nei limiti imposti dal vincolo di riservatezza, un sintetico ed esauriente quadro degli esiti dell’attività di analisi delle informazioni, raccolte con strumenti convenzionali e in ambiente classificato, finalizzate alla tutela della sicurezza della Repubblica e alla protezione dei suoi interessi politici, militari, economici, scientifici e industriali, questo a fronte di uno scenario della minaccia fluido e proteiforme.

UNO SCENARIO FLUIDO E PROTEIFORME

Nel documento è stata rivolta particolare attenzione alla natura globale delle interazioni tra i diversi fenomeni incidenti sulla sicurezza nazionale, nonché sulla dimensione planetaria delle sfide con le quali l’Intelligence viene chiamata a misurarsi e sulle complesse interconnessioni che legano i vettori di minaccia.  Al medesimo tempo, da esso riverbera la marcata discontinuità che ha contraddistinto l’anno appena trascorso, ridefinendo marcatamente gli interessi del Paese. L’aggressione militare russa all’Ucraina ha costituito un tornante della storia che ha inciso in profondità anche sull’operare quotidiano degli Organismi informativi, evidenziando, nei suoi plurimi impatti sulla sicurezza nazionale, una sempre più stretta osmosi fra le dimensioni internazionale e quella interna della minaccia. Mentre la nozione stessa di «ordine mondiale» è stata posta radicalmente in discussione, al contempo l’ampio novero di ricadute geopolitiche e geoeconomiche del conflitto ha inciso su tutte le declinazioni della nostra sicurezza.

LA DIMENSIONE DELLA MINACCIA

Da qui ne è derivato un impianto espositivo che, allo scopo di riflettere la portata di tale cesura storica, si è discostato significativamente da quelli precedenti. Infatti, risulta innovativa l’articolazione logica. Essa, prendendo le mosse proprio dal conflitto russo-ucraino e dalle sue molteplici implicazioni sugli assetti internazionali e sulla congiuntura economica, introduce a una disamina delle variegate sfaccettature dell’instabilità globale (immigrazioni irregolari, insicurezza alimentare nel mondo, sviluppi nei teatri esteri di maggiore rilievo per la nostra sicurezza, processo di regionalizzazione del terrorismo jihadista), culminando in una sintesi delle evidenze acquisite da DIS, AISE e AISI nelle loro attività di tutela della sicurezza nazionale, declinata nei diversi aspetti economico-finanziari, cibernetici, della prevenzione e del contrasto di minacce ibride, del mutevole terrorismo jihadista, dell’eversione e dell’estremismo, senza ovviamente trascurare i profili relativi all’ingerenza criminale alla sicurezza ambientale.

ATTIVITÀ E RISULTATI CONSEGUITI

Inedito è poi il ricorso a un esteso contributo infografico a corredo del testo, volto a coniugare il versante dell’approfondimento analitico con le esigenze di sintesi e immediatezza di comprensione dei risultati conseguiti dai predetti Organismi in virtù dell’attività info-operativa da loro espletata, che si evidenzia come oltremodo articolata e in aderenza agli obiettivi fissati dai decisori politici nella pianificazione informativa vigente, sotto il costante controllo parlamentare. Attività caratterizzata da una proficua e intensa collaborazione a livello internazionale con i Servizi esteri collegati.

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