GIUSTIZIA, carceri e detenzione. Lavoro e reinserimento nella società: Protocollo Roma Capitale – Dap, al via il programma di attività di formazione

Ha avuto luogo questa mattina presso la Casa circondariale di Rebibbia la cerimonia di avvio del programma di attività volte al reinserimento socio-lavorativo di persone in espiazione di pena mediante la loro partecipazione a progetti di pubblica utilità, specificatamente nella cura e manutenzione del patrimonio ambientale di Roma Capitale

Roma, 15 Novembre 2022 – Ha avuto luogo questa mattina presso la Casa circondariale di Rebibbia la cerimonia di avvio del programma di attività volte al reinserimento socio-lavorativo di persone in espiazione di pena mediante la loro partecipazione a progetti di pubblica utilità, specificatamente nella cura e manutenzione del patrimonio ambientale di Roma Capitale.

IL PROTOCOLLO SIGLATO DA ROMA CAPITALE E DAP

All’evento hanno preso parte il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore alle Politiche sociali e alla Salute Barbara Funari, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP) Carlo Renoldi, la direttrice della Casa circondariale di Rebibbia Rosella Santoro, Valerio Barletta (capo staff dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti in rappresentanza dell’assessore Sabrina Alfonsi), il Vicedirettore generale dell’Azienda municipale ambiente (AMA Roma S.p.a.) Emiliano Limiti e la Garante dei detenuti del Comune di Roma, Gabriella Stramaccioni. Entra dunque nella fase operativa il programma di attività previste dal Protocollo d’intesa tra Roma Capitale e il Ministero della Giustizia – DAP, siglato il 24 giugno scorso, atto successivamente perfezionato attraverso il Protocollo operativo del 27 ottobre.

AL VIA IL PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DEI DETENUTI

Il progetto interesserà trentacinque detenuti, che seguiranno un percorso formativo tenuto da agronomi e tecnici del Servizio giardini comunale sul sistema del verde di Roma Capitale. Il programma prevede l’impartizione di nozioni di botanica ed ecologia vegetale, sul ruolo delle piante negli ecosistemi urbani e l’uso di attrezzature manuali ed elettromeccaniche impiegate negli interventi, nonché l’organizzazione delle attività di cantiere, la realizzazione e gestione degli impianti di irrigazione, la posa e manutenzione dei tappeti erbosi e delle aiuole, tecniche di potatura e normative per la sicurezza nei luoghi di lavoro. A tale formazione tecnica si aggiungerà quella derivante dalle attività dei funzionari di AMA Roma S.p.a. sul decoro urbano e il corretto conferimento differenziato dei rifiuti.

DUE FASI DI FORMAZIONE: TEORICA E PRATICA

La fase di formazione teorica, che si svolgerà presso la Casa circondariale e la Scuola giardinieri, si concluderà alla metà del mese di dicembre e verrà poi integrata da una serie di lezioni pratiche che si avranno luogo presso la Casa del Giardinaggio. «Entra nel vivo un progetto frutto di un lavoro delicato e complesso svolto in collaborazione con il Dipartimento delle Politiche sociali, quello per la Tutela ambientale e il Servizio giardini, la Direzione del carcere di Rebibbia, AMA Roma, la Polizia locale di Roma Capitale, la Garante dei detenuti di Roma e il Forum del terzo settore, che fornirà un essenziale supporto di accompagnamento a tutto il progetto». Questo il commento espresso al riguardo dall’assessore Sabrina Alfonsi.

PERCORSI DI RECUPERO E DI INCLUSIONE SOCIALE

Ella ha poi aggiunto che verranno attivati percorsi di recupero e di inclusione sociale «che vogliamo incentrare sull’elemento fondamentale della formazione per fornire competenze professionali ed esperienze sul campo che facilitino il reinserimento lavorativo delle persone detenute. A tal proposito nei nuovi appalti e accordi quadro del Dipartimento Tutela ambientale è stato previsto un punteggio premiante per le imprese che danno impiego a persone ex detenute. Inoltre, attraverso gli interventi di pubblica utilità per la cura del verde previsti dal progetto, si contribuirà anche al rafforzamento del rispetto del bene comune e dell’ambiente in cui viviamo».

SIGNIFICATIVO INVESTIMENTO PER IL FUTURO DEI DETENUTI

«Ringrazio i detenuti che si sono offerti volontari per prendersi cura del verde della nostra città e mi auguro che questo percorso di formazione possa diventare un investimento significativo per il loro futuro», ha quindi dichiarato l’assessore Barbara Funari.

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