NAVALE, droni navali. Oceandrone, l’imbarcazione eco-robotizzata autonoma che va a energia eolica e solare

In questi giorni al salone internazionale di le Bourget, presso Parigi, nell’area “Sea Innovation”, la start up Xunord presenta il nuovo sistema acquatico a pilotaggio remoto

Oceandrone è lo sviluppo di un drone marino derivato dal progetto di un eco robot di Xunord, azienda parte del Gruppo Innovo, per il quale Cossutti Yacht Design ha seguito la parte relativa all’architettura navale, alla struttura dello scafo e al piano velico. Le prove in mare sono state condotte nel Golfo di Trieste grazie all’assistenza della Società Triestina della Vela, che ha fornito tutto il supporto logistico alla squadra.

IMBARCAZIONE ECO-ROBOTTIZZATA

Oceandrone è un imbarcazione eco-robotizzata autonoma alimentata da energia eolica e solare, progettata per operare in condizioni climatiche estreme. È l’interessante prodotto risultato dall’esperienza decennale maturata dal team Innovo nel settore della robotica subacquea, unitamente ai progressi tecnici realizzati nel campo delle vele da regata rigide in America’s Cup. Nell’ambito della catena di approvvigionamento energetico i processi di progettazione, costruzione e lavoro sono stati infatti orientati alla transizione energetica globale dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabile. Potrebbe apparire un collegamento improbabile, tuttavia, i progressi nelle vele da regata hanno fornito spunti fondamentali alla robotica marina nella ricerca sulla riduzione delle emissioni di carbonio in alcune attività del settore energetico.

AUTOMATIZZAZIONE DEI SISTEMI

Obiettivo del Gruppo Innovo è realizzare una gamma di imbarcazioni autonome con lunghezze comprese tra i 6 ed i 32 metri per uso oceanografico, sorveglianza e soccorso. L’innovativo drone navale, del quale è possibile una “militarizzazione”, installa sistemi automatizzati che gli consentono di navigare su una rotta programmata, trasferire dati e auto-ibernarsi in condizioni difficili. In questa ultima modalità la sua vela pocket keel è retrattile all’interno della chiglia a fini di autoprotezione, dunque, a differenza di altre imbarcazioni autonome, è in grado di evitare eventuali danni derivanti da condizioni meteorologiche avverse che, altrimenti, imporrebbero una sospensione delle attività o un intervento di operatori.

CELLE SOLARI E RADAR

La coperta è progettata per essere priva di apparecchiature per far posto alle celle solari utilizzate per caricare le batterie necessarie per azionare l’elica e per il controllo di altri sistemi tra cui sonar, imaging, radar, Intelligence Surveillance & Reconnaissance (ISR), sensori ambientali e carichi utili di data logger. L’innovazione si trova anche nel sistema di propulsione, che consente un utilizzo ottimale dell’energia eolica e/o solare. Ciò, unito al fatto che non c’è equipaggio, significa che l’Oceandrone può trascorrere un tempo praticamente illimitato in mare senza manutenzione. Destinato ai settori dell’ oceanologia, raccolta dati, pesca, sicurezza, ma anche Difesa, può operare in autonomia o venire controllato da remoto in qualsiasi condizione di mare.

www.innovoteam.com

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