MUSICA, concerti. Castello di Santa Severa: strumentale e vocale tra Medioevo e Rinascimento della Bassadanza

Appuntamento domani, sabato 15 ottobre: a partire dall’Alto Medioevo la musica profana, pur non essendo ufficialmente riconosciuta dall’establishment colto, continua ad esistere nella cultura popolare divenendo il luogo dove la musica occidentale e quella mediorientale si fondono. Da questa fusione derivano un insieme di forme, ritmi, strumenti e formule musicali che sono sopravvissute nella tradizione orale ed in alcuni importanti documenti in notazione come le Cantigas di Santa Maria

Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 16:30 al Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella, l’ensemble Musicale La Bassadanza, porta all’attenzione del pubblico la migliore musica strumentale e vocale di origine profana prodotta durante il Medioevo ed il Rinascimento. A partire dall’Alto Medioevo la musica profana, pur non essendo ufficialmente riconosciuta dall’establishment colto, continua ad esistere nella cultura popolare divenendo il luogo dove la musica occidentale e quella mediorientale si fondono. Da questa fusione derivano un insieme di forme, ritmi, strumenti e formule musicali che sono sopravvissute nella tradizione orale ed in alcuni importanti documenti in notazione come le Cantigas di Santa Maria.

MUSICA PROFANA NELLA POLIFONICA

Agli albori del 1300 la musica profana riprende vigore tornando alla luce del sole nella musica polifonica e nell’intrattenimento di corte con ritmi di danza e l’uso degli strumenti musicali. In questa maniera a partire dall’epoca di Dante e Petrarca assistiamo ad un progressivo aumento delle forme vocali e strumentali fino ad arrivare al 1507, anno della prima stampa musicale (Intavolatura per Liuto, Libro Primo) ad opera del tipografo veneziano Ottaviano Petrucci. Attraverso il repertorio dell’Ensemble La Bassadanza, composto da Luca Caputo, Fabrizio D’Anna, Leonardo Fauci, Francesca Romana Iorio, Emiliano Manna, Ernesto Pianella, Giuseppe Tidei è possibile vivere in prima persona aspetti musicali “antichi”,  dalle Cantigas de Sancta Maria alle Canzoni di Landi attraverso colori, danze, suoni e strumenti di una storia sommersa che torna alla luce nelle sale dell’antico maniero baciato dal mare.

PROGRAMMA

Galilei – Holborne: La Gagliarda

  1. Sanz: Canarios
  2. Del Biabo: Fuggi Fuggi da questo Cielo
  3. Desprez: El Grillo è Buon Cantore
  4. Negri: Biancofiore
  5. Falconieri: O Bellissimi Capelli
  6. Sanz: Folias
  7. Desprez: Dindirindin

Anonimo: Greensleves

  1. Cazzati: Ciaccona
  2. Attaignant: Tourdion
  3. Arbeau: Belle Qui Tiens ma Vie
  4. Merula: La Gallina
  5. Mainerio: Schiarazula Marazula
  6. Dowland: The Earl of Essex
  7. Landi: A Che Più l’Arco Tendere
  8. Kirchner: Antidotum Tarantulae
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