MUSICA, chitarra. Esce oggi il videoclip di “Rebirth”, quarto singolo del progetto “Ballard” di Paolo Ballardini

Il brano, dedicato alla tematica della rinascita, è stato pubblicato due mesi fa sulle principali piattaforme digitali ottenendo un ottimo riscontro di pubblico specialmente negli appassionati di chitarra e di progressive-rock. Il videoclip è un estensione dell'opera che ne rafforza il significato simbolico

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Esso è già in distribuzione su tutte le principali piattaforme digitali. Aprile sembra provenire dal latino «aperire», ovvero «aprire», «schiudere». Il mese in cui si schiudono germogli e fiori e la primavera mostra tutto il suo splendore. Il momento ideale per l’uscita del video di “Rebirth”, brano incentrato sul tema della rinascita.

REBIRTH

A due mesi esatti dall’uscita del singolo (accolto positivamente in particolare dagli appassionati di chitarra, progressive-rock e progressive-metal) esce il videoclip, traccia del chitarrista-compositore Paolo Ballardini a.k.a. Ballard. Si tratta del quarto video da lui pubblicato e anche stavolta si serve dell’immagine per dare forza alla sua musica ed esaltarne il messaggio. «Il concetto di rinascita – afferma  l’artista – viene rappresentato da una sequenza suggestiva di immagini divise principalmente in due sezioni: la prima tra distruzione e abbandono e la seconda in spazi aperti e soleggiati a simboleggiare idealmente l’arrivo di un nuovo inizio. «È una musica ispirata ad un capitolo particolare della vita di tutti, quando finalmente si esce dal buio e si intravede un bagliore, ritrovando rinnovate energie interiori che guidano verso una nuova stagione dell’anima».

BALLARD

Ballard è il mondo musicale di Paolo Ballardini, chitarrista di estrazione rock che in vent’anni di carriera ha sempre cercato di allargare i propri orizzonti musicali. Lavora come session-man in orchestre teatrali di musical (Pretty Woman, Mamma Mia!, Saturday Night Fever, ecc…) e Televisive. In ambito progressive, dal 2016 è chitarrista di “Excalibur” opera-rock dell’artista bretone Alan Simon; qui il contesto di contaminazione, con radici nel prog-rock più classico, gli ha dato la possibilità di condividere il palco con alcune icone come Martin Barre (Jethro Tull), Michael Sadler (Saga), Richard Palmer (King Crimson), John Helliwell (Supertramp), Moya Brennan (Clannad) e altri.

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