ECONOMIA, finanza. Banche: green e digitale per evitare il deterioramento del portafoglio prestiti

Seppure abbiano dimostrato un certo grado di resilienza nel corso della pandemia, le banche del continente africano si trovano comunque a dovere affrontare una serie di sfide che persistenti nel futuro

Seppure abbiano dimostrato un certo grado di resilienza nel corso della pandemia, le banche del continente africano si trovano comunque a dovere affrontare una serie di sfide che persistenti nel futuro. All’incirca la metà di esse ha manifestato preoccupazione a causa del deterioramento dei propri portafogli di prestiti, mentre il 21% evidenzia un incremento del livello di rischio relativo a nuovi prestiti. Sono dati tratti dal recente rapporto New Finance in Africa redatto dalla Banca europea per gli investimenti (Bei), che nei primi mesi di quest’anno, in collaborazione con Making Finance Work for Africa, ha sondato settantotto istituti bancari dell’Africa subsahariana allo scopo di comprendere le modalità mediante le quali queste stavano affrontando la crisi generata dalla pandemia da Covid-19. Ulteriori utili informazioni sono state inoltre ricavate in materia di rischio climatico, finanza verde e servizi finanziari digitali. Il rapporto New Finance in Africa si basa infatti nella sua massima parte sui risultati di questa raccolta di informazioni.

RISCHI E OPPORTUNITÀ TRA PANDEMIA E MUTAMENTI CLIMATICI

Gli operatori finanziari africani stanno iniziando a sfruttare le opportunità offerte dalle cosiddetta finanza verde e da quella digitale. Il 70% delle banche dell’Africa subsahariana ha reso noto che la finanza verde rappresenta per loro un’opportunità interessante, quasi il 55% guarda attivamente ai cambiamenti climatici quando elabora i propri piani strategici e più del 40% ha assunto dipendenti per concentrarsi su progetti di sviluppo di energie rinnovabili. Tuttavia, soltanto il 10% di esse ha adattato i propri prodotti in modo da servire la finanza verde.

I vertici di questi istituti hanno consapevolezza del fatto che i mutamenti climatici potrebbero danneggiare i loro portafogli di prestiti, infatti, il 70% delle banche interpellate dalla Bei ha affermato di considerare seriamente il rischio climatico quando assume decisioni nel campo degli investimenti, mentre il 40% valuta i rischi climatici complessivamente nel proprio portafoglio. Allo scopo di incrementare il volume dei finanziamenti nel settore, la Bei ha raccomandato una maggiore formazione sull’attività di adattamento dei finanziamenti ai progetti green.

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