IMMIGRAZIONE, disperati e muri. Messico, migranti bloccati a Tapachula: nessuno deve arrivare negli Usa

Tra agosto e inizio settembre almeno cinque carovane di migranti sono partite da Tapachula, Messico, in direzione nord. La maggior parte è stata bloccata con la violenza dalle forze dell’ordine messicane. Tapachula ospita almeno 120.000 migranti che denunciano di sentirsi «sequestrati»

di Diego Battistessa, pubblicato da “Osservatorio Diritti” il 16 settembre 2021 – «Operazioni di contenimento delle carovane», questo il nome che la Guardia nazionale e gli agenti dell’Istituto nazionale di migrazione (INM) danno ai violenti e indiscriminati attacchi ai quali abbiamo assistito nei giorni scorsi alle carovane che da Tapachula cercano di uscire dallo Stato del Chiapas, nel sud del Messico, per proseguire verso gli Stati Uniti.

Sono decine i video che mostrano la brutalità e la ferocia con la quale vengono picchiate e trattenute le persone migranti in viaggio lungo la strada. Sono stati documentati anche casi nei quali le carovane sono state attaccate mentre bivaccavano o semplicemente cercavano di far rifiatare i più deboli, come ad esempio il caso de minori o delle donne incinte.

L’INM ha cercato di correre ai ripari di fronte alle denunce arrivate da più parti e il 31 agosto in comunicato ha confermato la sospensione di due agenti che apparsi in un video mentre prendevano a calci un migrante.

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https://www.osservatoriodiritti.it/2021/09/16/messico-migranti-usa-immigrazione-bambini-confine-carovana/

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