CINEMA, docufilm. Constitutional Circus , dopo l’anteprima al Festival di Venezia presto la disponibilità «on demand»

L’idea dell’opera è nata da un incontro del regista Berardo Carboni con Ken Loach; si tratta di un innovativo progetto in tre tappe: spettacolo, docuserie e social

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Il 2 settembre, alle 17.30 nella Sala Laguna, è stata presentata in anteprima la docuserie dell’eclettico regista, Berardo Carboni, “Constitutional Circus”, realizzata da Piroetta e Smart Network Group, girata durante il primo lockdown tra Calabria e Abruzzo, opera che dal 15 settembre sarà disponibile on demand sulla piattaforma ITsART.

Visione e ossessione della cinematografia di Carboni (dal controverso Shooting Silvio, 2006, dove viene messo in scena in modo onirico ed esorcizzante l’omicidio di Berlusconi,  al pluriginoso Youtopia, 2018, dove si racconta la precarietà della società contemporanea e la dark side della rete, con protagonista Matilda de Angelis) è la partecipazione attiva. In tempi di pandemia, con accessi ridotti agli spettacoli di cinema e teatro, si può provare a stimolare il pubblico giocando su più media? Questa è l’idea alla base del format di Constitutional Circus, un audace progetto creativo in tre atti: spettacolo teatrale, docuserie e social.

UN CIRCO QUALE METAFORA DELL’EUROPA

Constitutional Circus è la metafora dell’Europa. L’Europa che questo circo immagina è nuova e diversa da quella prevista dai Trattati, ma è coerente con la nostra tradizione sociale e il nostro patrimonio culturale. Tanti gli interrogativi e le provocazioni che mettono in luce soluzioni alternative al mondo post-pandemico. E a scommettere su questa nuova Europa, che nasce da un concetto di Circo stravolto e rivoluzionato, è ITsART, il nuovo canale on demand dove dal 15 settembre p.v., sarà possibile farsi s-travolgere dal Circo e dalla sua magia.

Lo spettacolo è proprio un circo, si succedono una serie di numeri tra loro collegati da una narrazione non lineare. Il primo ad entrare in scena è un acrobata: “Volo Pindarico” (Mario Russo) che rappresenta tutti noi, il popolo ingabbiato, che subisce per primo le mancanze e le privazioni  del  sistema malato e cerca disperatamente di liberarsi da quest’ultimo con acrobazie (veri e propri “voli pindarici”).

Quindi assistiamo ai battibecchi tra  due clown “Signor Stato” e la  “Signorina Europa” (interpretati rispettivamente da Giovanni Vicentin e Désirée Giorgetti) per poi proseguire con sempre più accese discussioni sui concetti di modernità e progresso tra  Pico Della Mirandola (Francesco Ferrieri),  Lef -Rivoluzione francese (Ilde Mauri) e Steam-Rivoluzione industriale (Raffaella Paleari).

Tra i temi toccati anche la critica ai paradisi fiscali, la re- distribuzione della ricchezza e l’ambiguo sistema della finanza e degli algoritmi, concetto spiegato da Demetra Bellina, che interpreta la “Domatrice degli algoritmi”.

IL CAST AL FESTIVA DEL CINEMA DI VENEZIA

Tutti insieme, interagendo anche col pubblico, cercheranno di immaginare e raccontare una società che al centro abbia le relazioni e non il denaro e di definire il soggetto storico capace di realizzare questa rivoluzione, nel tentativo di mettere in luce soluzioni alternative al mondo post-pandemico.

Una messa in scena che agisce su più piani, proponendo provocazioni artistiche come la firma di un referendum per abrogare il capitalismo, ma che vuole anche fungere da cavallo di Troia, da possibile aggregatore per movimenti sociali e singoli individui che si riconoscono nei suoi principi, invitando chiunque lo intercetta a unirsi al circo, nei teatri e in  rete, per giocare insieme a domare gli spaventosi animali della finanza.

Il cast presente a Venezia interagirà in costume con il pubblico, improvvisando delle allegoriche “interviste pasoliniane”: è possibile progettare un’Europa che abbia al centro la natura, le città e gli esseri umani più che la “tutela” delle élite finanziarie e delle multinazionali? È possibile pensare un mondo senza capitalismo?….

Il progetto è allo stesso tempo uno spettacolo teatrale, una  docu-serie e un sito: in teatro si potrà assistere dal vivo alla performance, la docu-serie racconta il making of della preparazione dello spettacolo, mentre il sito web e i canali social fungeranno da archivio dove si potrà  consultare il  materiale raccolto, interagire con i protagonisti e vedere i vari finali dello spettacolo che dal vivo si conclude ogni volta diversamente a seconda del filosofo/personaggio che viene chiamato ad interagire.

Un tentativo culturale, estetico, partecipante, per scuotere le coscienze dei cittadini che dall’idea di un’Europa giusta e inclusiva hanno distolto lo sguardo e che si potrà provare a “riaccendere” dal 15 settembre su ItsART. .

BERARDO CARBONI E KEN LOACH

«Un paio di anni fa ho incontrato Ken Loach, al quale ho chiesto che cosa c’era per lui al centro del mondo. Lui mi ha risposto, mostrando anche un po’ di imbarazzo, “I am just an humble filmaker”. Non sapevo cosa volesse dire humble, lo cercai su Google, voleva dire umile. Per giorni la parola humble mi risuonava in testa; nello stesso periodo ho incontrato un acrobata che insegnava alla Royal Circus School di Londra, ho pensato che il circo – essendo allo stesso tempo favoloso e iper-umile – era il media adatto per provare a realizzare uno spettacolo sofisticato ma al contempo popolare, capace di incidere nell’immaginari. E così ho radunato intorno a quest’idea un pool di talentuosi attori e, l’estate scorsa, siamo partiti per tre settimane di studio e scrittura scenica, facendo un viaggio tra l’Abruzzo e la Calabria. Ci siamo fermati in tre piccoli paesi che ci hanno ospitato, Roccascalegna, Longobucco e Bisignano, e abbiamo lavorato sul testo con gli attori fino a raggiungere una prima ipotesi di messa in scena, tutta questa esperienza è stata filmata diventando la docuserie che da 15 settembre sarà visibile sulla nuova piattaforma ITsART, in ogni episodio ciascuno dei sette attori protagonisti racconterà di se stesso, del suo personaggio, del senso dello spettacolo e della sua idea di società».

LA DOCUSERIE

La docuserie è pensata in tre stagioni da sette episodi: la prima (in onda su ItsART dal 15 settembre 2021) narra della costruzione dello spettacolo.

“FUSIS”, prima stagione: sette episodi della durata di quindici minuti ciascuno. La prima serie racconta la preparazione dello spettacolo ed è narrata dai sette attori che lo interpretano. Nell’estate del 2020 una compagnia circense appena formata ha attraversato gli Appennini dall’Abruzzo alla Calabria sostando in tre paesi: Roccascalegna, Longobucco e Bisignano.

Durante questa residenza artistica itinerante il gruppo ha lavorato sul testo con gli attori, costruito scenografie, costumi e trucchi fino a raggiungere una prima ipotesi di messa in scena. La serie, oltre a descrivere questi piccoli borghi medievali e l’Italia afflitta dalla pandemia, racconta le originali personalità dei suoi attori e le loro interazioni.

Sullo sfondo a mano a mano emergono i personaggi che interpretano, il senso dello spettacolo e la volontà di Constitutional Circus di contribuire a diffondere la necessità e a immaginare le possibilità di una trasformazione radicale della società.

CAST

DEMETRA BELLINA. Protagonista a fianco di Claudio Bisio della nuova serie Amazon Prime tratta dal film “Tutta Colpa di Freud”, diretta da Rolando Rovello e prodotto da Lotus Production, e protagonista della serie Rai2 “La vita promessa” e dell’ultima fiction Rai diretta da Riccardo Milani “Di padre in Figlia” e ha lavorato con Gabriele Salvatores, Ciro Visca e Ricky Tognazzi, attualmente è tra i protagonisti del film  in lavorazione “Greta e le favole vere”,  di Berardo Carboni.

ILDE MAURI. Ha recitato nel film di Massiliano Bruno “Beata Ignoranza”, “Maria per Roma” di Karen Di Porto e in “I Baby-sitter” regia di Giovanni Bognetti, ha lavorato con Francesco Mandelli, Paolo Ruffini e Diego Abatantuono.

GIOVANNI VISENTIN. Ha una collaborazione teatrale di lunga durata con Gabriele Salvatores, Peter Stein, Giorgio Strehler, ha interpretato personaggi memorabili con registi come Elio Petri, Marco Tullio Giordana e Gianni Amelio, oltre ad aver interpretato ruoli centrali in serie celebri come “Il commissario Montalbano”.

RAFFAELLA PALEARI. Soubrette e influencer.

MARIO RUSSO. Acrobata e attore di teatro sperimentale.

FRANCESCO FERRIERI. Attore di teatro.

BERARDO CARBONI. Regista e attivista, ha realizzato diversi lungometraggi e documentari, tra i quali: il film TV “Buco nell’Acqua”, diretto con l’artista Lara Favaretto e interpretato da Sandra Milo; “Shooting Silvio”, lungometraggio di finzione selezionato e premiato in numerosi festival tra cui Roma e Kiev; “Youtopia”, lungometraggio di finzione selezionato e premiato in numerosi festival tra cui Montreal e Raindance. Attualmente sta realizzando il suo terzo lungometraggio per il cinema “Greta e le favole vere” con Raul Bova, Donatella Finocchiaro, Sabrina Impacciatore e Darko Peric e sviluppando la sceneggiatura di “Tredici Giovedì”, vincitore del bando Italia-Francia e selezionato all’Alliance for Development a Locarno.

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