CONTROCORRENTE, lavoro. Il tema osservato attraverso la lente del progresso: l’opinione della naturopata Di Giacomo

Negli ultimi tempi si parla molto delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, che in parte sono migliorate seppure quotidianamente si registrino gravissimi infortuni, spesso mortali

di Giordana Di Giacomo, naturopata e operatrice nel settore delle discipline del benessere naturale e olistico – Il lavoro, può essere il diritto che ogni essere umano ha per esprimere  la sua creatività, nonché la sua partecipazione e collaborazione, alla vita sociale a favore del progresso della società.

Il  tema lavoro, osservato in un’ottica all’altezza del progresso che è  in essere e come gli esperti suggeriscono, deve comprendere alcuni aspetti fondamentali come quelli di una buona alimentazione, l’attività sportiva quotidiana, l’integrazione di vitamine e sali minerali,  oggi pubblicizzati a raffica sui media, visto che la qualità della vita è  migliorata e si può vivere facilmente più a lungo.

MAGGIORE CONCRETEZZA

È  arrivato il momento  di essere più concreti, di mettere al primo posto gli aspetti realmente fondamentali per vivere al meglio,  e   più a lungo senza tralasciare nulla. La maggior parte delle ore della giornata vengono trascorse sul posto di lavoro,  a prescindere dal settore e dalle mansioni svolte, la maggior parte delle persone  non riescono a vivere in salute, perché svolgono un lavoro diverso dalle proprie aspettative, come per esempio  i laureati che non trovano un occupazione  e si trovano costretti, pur di lavorare, a dover  accettare un posto di ragioniere in un supermercato, altri  controvoglia si trasferiscono all’estero, lontano da affetti e dalle proprie radici, non tutti affrontano serenamente queste forzature, c’è chi si ammala o cade in depressione. Per non parlare poi delle anime tristi, coloro che hanno perduto il posto di lavoro,  a causa della crisi globale,  quindi i vuoti da colmare sono facilmente individuabili.

GIOVANI: UN FUTURO INCERTO

I nostri giovani studiano e fanno sacrifici, riuscendo a fatica a guardare al futuro con serenità, sia per la mancanza di opportunità professionali, sia per la preoccupazione di non riuscire ne a raggiungere una stabilità economica, ne tanto meno e prendere la pensione in futuro.

Adeguarsi a un lavoro diverso dalle aspettative  maturate durante il corso di studio,  con orari lunghissimi, turni di notte, e ravvicinati a quelli del giorno, in ambienti poco sicuri e spesso gradevoli, con luci a neon che fanno male alla vista, e aggiungiamo un aspetto che non viene considerato, che invece risulta motivo di gravi patologie e che fa male alla salute della persona e la mancanza di esposizione luce solare Naturale, indispensabile alla attività salutare fisiologica, vitale, che spesso viene a mancare.

ALLARME PER I PIÙ FRAGILI

Oltretutto i posti di lavoro privati, scarseggiano sempre di più è in qualsiasi settore, ci si deve accontentare di ciò che si riesce a trovare, ma sta di fatto che,  un lavoro non scelto in base alle capacità e alle aspettative, può innescare l’abbassamento delle difese  immunitarie, e creare problemi psicologici, in particolare modo alle persone di costituzione fragile.

I campanelli di allarme possono essere: la comparsa di mal di testa, problemi circolatori, sovrappeso, vene varicose, obesità, gambe stanche, allergie alimentari, intossicazioni, si diventa più esposti alle infezioni e infiammazioni, si diventa terreno fertile per virus e bacteri. Causate da un’alimentazione frettolosa e scorretta, dovuta al poco tempo a disposizione che richiede invece un’assunzione del cibo corretta, ma soprattutto per la spesa eccessiva che richiede un pasto completo consumato fuori casa quotidianamente.

E PER CHI HA IL «POSTO FISSO»?

Diverso è lo scenario che si presenta per i dipendenti pubblici, coloro i quali hanno un posto di lavoro «sicuro», con tredici o quattordici mensilità, permessi, ferie, malattia retribuiti, più tempo a disposizione per organizzarsi e stabilità economica. Per loro lo stress da “disarmonia fisica” è di gran lunga inferiore, la certezza di un lavoro sicuro, di per se diventa  una sorta di terapia riequilibrante, condita di sicurezza, armonia, serenità, che sono i migliori ingredienti per la salute ed il benessere, del corpo, della mente e delle emozioni.

I veri privilegiati, che ricevono stipendi d’oro, amministratori delegati, dei manager, politici, eccetera, la maggior parte di loro hanno tutto il tempo e la  disponibilità economica per vivere una vita di migliore qualità con più momenti da dedicare al relax, un’alimentazione facilmente equilibrata grazie  alla qualità dei cibi prelibati. Persone che vivono in armonia con se stessi nel rapporto con il mondo interiore e con il mondo esterno, godranno più facilmente di salute. Quest’ultimi non sono più utili o importanti di altri, spesso anche se godono delle facilitazioni di una vita agiata, non sempre sono all’altezza di guidare egregiamente la “macchina”, ma vengono ugualmente è troppo spesso premiati.

UNA QUESTIONE DI DIFFERENZE

Oggi non è più una questione di differenze culturali, ma di buon senso applicato o meno dai vertici a cominciare da chi gestisce una Micro Impresa per finire con i capi di Stato e dai  governi e dai politici, tutte le persone devono ottenere un posto di lavoro ed emolumenti equivalenti al valore del costo della vita e  vanno rispettate allo stesso modo,

tenendo conto che il lavoro è  un diritto alla salute e che per comprare un pranzo servono soldi e per consumarlo serve il giusto tempo.

Miglioriamo la qualità della vita con azioni intelligenti, eque e di buon senso, perché non esistono anime o persone di serie A o di serie B, ma esistono persone che hanno opportunità diverse da altre e per diversi fattori, oggi permettere a tutti di guardare al futuro con serenità, significa saper governare.

NON SOTTRARRE DIGNITÀ

Si può e si deve evitare di sottrarre dignità  aggiustandole vecchie linee guida che invece creano insoddisfazione, avere un posto di lavoro che permette di guadagnare da vivere,  promuove la salute e il benessere  delle difese immunitarie,  tema attualissimo visto che viviamo in pandemia da SarsCov-19 con annesse varianti.

Per ripartire e risalire la china oltre al vaccino serve la ricetta di una pillola    già citata nell’articolo 4 della Costituzione Italiana, adeguata ai tempi nostri,  così riassunta: “Il lavoro come diritto alla salute.”

NECESSARIO IL RITORNO ALL’ARMONIA CON LA NATURA

Sin dai tempi antichi, ogni volta che si parla di salute, s’intende l’armonia dell’essere umano con la natura. Questa armonia deve esistere nel proprio mondo esterno e nel mondo interiore, il mondo esterno è l’ambiente dove egli abita, gli animali, le piante, l’aria, la pioggia, la neve, e tutti i fenomeni del tutto naturali che sente sulla pelle e a causa dei quali se non si sa proteggere o se non se ne prende cura, si può ammalare.

L’armonia con il mondo interno e cioè, i pensieri, le idee, i sentimenti, le passioni, i bisogni e i desideri, tutto questo può essere ascoltato e soddisfatto, e in tale caso può provocare armonia e salute, ma quando tutto questo non è ascoltato, né soddisfatto, può far ammalare anche il corpo più sano di questo mondo, perché crea squilibri di  diversa natura a ognuno con modalità differenti.

La persona che vive in armonia con se stessa nel rapporto con il mondo interiore e con il mondo esterno, godrà più facilmente di salute.

Condividi: