FRANCIA, violenza religiosa. Assassinato sacerdote cattolico nella Vandea, l’omicida è un ruandese

Il brutale fatto di sangue è stato perpetrato stamane a Saint-Laurent-sur-Sevre. Autore del crimine era stato arrestato in precedenza per avere incendiato la cattedrale di Nantes. Divampa la polemica politica nel Paese

Un sacerdote cattolico è stato assassinato in Francia, si tratta di padre Olivier Maire, di sessanta anni, ucciso stamane a Saint-Laurent-sur-Sevre, nella Vandea. La notizia è stata confermata dal ministro dell’Interno di Parigi Gérald Darmanin che si è immediatamente recato sul luogo dell’omicidio.

L’omicida, secondo quanto riportato dalla stampa d’oltralpe, sarebbe un cittadino ruandese, la stessa persona che nel luglio dell’anno scorso dette fuoco alla cattedrale di Nantes. L’assassino si è poi consegnato alla Gendarmeria.

L’assassino era stato ospitato da diversi mesi dallo stesso sacerdote divenuto poi sua vittima, un ruandese che aveva ottenuto rifugio in Francia nel 2012 accusato dell’incendio doloso della cattedrale di Nantes e, proprio per questa ragione, nonostante avesse ricevuto l’obbligo di lasciare il territorio francese nel 2019, non è stato possibile applicare questa ordinanza in ragione del controllo giudiziario al quale egli era stato sottoposto.

UN ALTRO COLPO ALLA FRANCIA

«Dolore e incomprensione per l’assassinio di padre Olivier superiore provinciale dei missionari monfortani, siamo in comunione di preghiera con la sua famiglia religiosa», questo il primo commento espresso via Twitter dal portavoce della Conferenza episcopale francese, padre Hugues de Woillemont.

Immediatamente dopo quelle del religioso sono state diffuse le reazioni dei politici, tra le prime si registra quella di Marine Le Pen, che sempre su Twitter non ha perso l’occasione per denunciare una «gravità senza precedenti» del fatto e «la completa bancarotta dello Stato francese», attaccando direttamente il ministro dell’interno.

A stretto giro la replica di Darmanin: «Che indegnità! – ha egli dichiarato – Piuttosto che esprimere la sua compassione ai cattolici che hanno accolto questo assassino, la signora Le Pen discute senza conoscere i fatti».

I CRIMINI PRECEDENTI CONTRO RELIGIOSI CATTOLICI

L’ultimo attacco mortale compiuto contro un membro della Chiesa cattolica in Francia risale al 29 ottobre scorso, quando Brahim Aouissaoui, un tunisino di ventidue anni accoltellò due fedeli e il sacrestano nella basilica di Notre-Dame-de-l’Assunzione a Bello, prima di essere gravemente ferito dagli agenti della polizia.

In precedenza, nel 2019 un sacerdote di novanta anni, padre Roger Matassoli, venne trovato cadavere nell’Oise, morto per asfissia e con la presenza di tracce di colpi all’addome, al cranio e al viso. Il religioso era stato oggetto di una denuncia per «comportamento inappropriato su un minore», fatto commesso diversi decenni prima; sospettato dell’omicidio fu un ragazzo di venti anni.

Nel 2016, padre Jacques Hamel, sacerdote di Saint-Étienne-du-Rouvra, località nel dipartimento della Seine-Maritime), venne massacrato nella sua chiesa da Abdel Malik Petitjean e Adel Kermiche, assassini motivati dal fanatismo religioso in seguito uccisi dalla polizia; il crimine terroristico venne poi rivendicato dall’organizzazione dello Stato Islamico (Islamic State, IS).

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