TURISMO, imprese e lavoro. La ripresa dell’economia nazionale coincide con la stagione estiva, tuttavia nel settore alcuni nodi vengono al pettine

È allarme occupazione anche a causa della mancata copertura della cassa integrazione, questo mentre i fondi d’investimento e i grandi gruppi esteri fanno sempre più «shopping» in Italia, ingenerando allarme in Federalberghi; intanto si gioca la partita su vertici e statuto di ENIT, che vede protagonisti i due maggiori partiti di destra. A insidertend.it il «grido di allarme» lanciato dall’Onorevole Oddati (PD), che appellandosi al Presidente del Consiglio Draghi, chiede maggiore collegialità nelle scelte di governo

L’allarme lo ha lanciato quest’oggi il parlamentare del Partito democratico Nicola Oddati, che attraverso una serie di lanci d’agenzia non ha usato mezzi termini per descrivere quella che a suo avviso è una situazione preoccupante sul piano dell’occupazione e delle imprese nello strategico settore turistico.

In mattinata, Oddati è stato poi intervistato da questa testata e ha avuto modo di dettagliare il suo grido d’allarme (l’audio integrale dell’intervista – A349 – è fruibile di seguito su questa pagina web e nell’archivio audio di insidertrend.it).

QUADRO GENERALE DELL’ECONOMIA E SETTORI IN DIFFICOLTÀ

Il quadro generale dell’economia: i dati relativi al prodotto interno lordo (Pil) indicano che nel 2021 è prevista una crescita del 5%, mentre nel 2022 il tasso dovrebbe scendere un po’, comunque a livelli superiori al 4%, dunque l’economia nazionale tornerà ai livelli pre-crisi già entro l’anno corrente. Tuttavia, non bisogna accontentarsi esclusivamente di un “rimbalzo”, poiché dovranno necessariamente venire messi a frutto gli investimenti e le riforme strutturali, questo al fine di rendere stabile e continuativa la crescita in una prospettiva di medio-lungo termine. In ogni caso, alcuni nodi iniziano a venire al pettine, come quello del settore turistico.

IL FUTURO DI MILIONI DI LAVORATORI

Secondo il parlamentare democratico «il futuro di milioni di lavoratori non può restare inascoltato». Egli, lanciando un appello al Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, ha sottolineato come il ministro del Turismo Massimo Garavaglia avesse a suo tempo garantito «il massimo del sostegno economico» a un settore produttivo strategico per il Paese, che tuttavia più di altri ha subito gli effetti della crisi dovuta al necessario blocco delle attività e ai distanziamenti interpersonali imposti dall’emergenza coronavirus. Oddati eccepisce che il ministro leghista, invece, «non ha richiesto la proroga della cassa integrazione per i lavoratori di alberghi, ristoranti e bar».

In una nota diffusa stamane da “Lapresse” egli ha poi aggiunto che (il ministro) «domani ingesserà l’ENIT approvando un nuovo statuto che mette tutto nelle mani di un neo amministratore delegato, che non ha condiviso questi due anni di problemi con i tanti operatori del settore».

ALBERGHI E RISTORANTI INDEBITATI E «SHOPPING» DEGLI STRANIERI

«Alberghi e ristoranti sono indebitati», prosegue Oddati, mentre associazioni di categoria come Federalberghi sono preoccupate per la caccia data dai fondi d’investimento esteri alle migliori strutture alberghieri italiane. «Si riparlerà di ripresa nel 2024 e il giro di affari degli alberghi italiani è calato del 51 per cento. Quindi, quali sono le azioni in favore delle imprese? – si interroga il parlamentare democratico -, dove è il confronto con gli altri partiti di Governo?». Quindi accusa: «Sembra che l’interesse preminente del ministro (Garavaglia, n.d.r.) sia quello di creare in questo settore strategico un duopolio Lega-Fratelli d’Italia, piuttosto che occuparsi dei problemi reali».

APPELLO PER UNA MAGGIORE COLLEGIALITÀ NEL GOVERNO

Infine l’appello lanciato a Mario Draghi per una maggiore collegialità nell’esecutivo: «Chiediamo al Presidente del Consiglio di confermare tutti i buoni propositi annunciati sul turismo, portando il tema all’attenzione di tutto il Governo e coinvolgendo l’intera maggioranza. Senza progetti e competenze – ha concluso Oddati – le risorse del Recovery Plan programmate nel Next generation Italia non arriveranno mai né alle imprese e né ai lavoratori del settore, che chiedono certezze e non scelte verticistiche della politica».

A349 – TURISMO, IMPRESE E LAVORO: LA RIPRESA DELL’ECONOMIA NAZIONALE COINCIDE CON LA STAGIONE ESTIVA, tuttavia nel settore alcuni nodi vengono al pettine.
Dunque è allarme occupazione, anche a causa della mancata copertura della cassa integrazione, questo mentre i fondi d’investimento e i grandi gruppi esteri fanno sempre più «shopping» in Italia, ingenerando allarme in Federalberghi; intanto si gioca la partita su vertici e statuto di ENIT, che vede protagonisti i due maggiori partiti di destra, Lega e Fratelli d’Italia. A insidertend.it il «grido di allarme» lanciato dall’Onorevole NICOLA ODDATI, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, che appellandosi al Presidente del Consiglio Draghi, chiede maggiore collegialità nelle scelte di governo.
Ad avviso del parlamentare democratico «il futuro di milioni di lavoratori non può restare inascoltato». Egli, lanciando un appello al Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, ha sottolineato come il ministro del Turismo Massimo Garavaglia avesse a suo tempo garantito «il massimo del sostegno economico» a un settore produttivo strategico per il Paese, che tuttavia più di altri ha subito gli effetti della crisi dovuta al necessario blocco delle attività e ai distanziamenti interpersonali imposti dall’emergenza coronavirus. Oddati eccepisce che il ministro leghista, invece, «non ha richiesto la proroga della cassa integrazione per i lavoratori di alberghi, ristoranti e bar».
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