PETROLIO, approvvigionamenti e sicurezza. Marsiglia (FederPetroli Italia): «Dopo cyber attacco negli Usa forti scosse e volatilità»

Un’America sempre più globalizzata e all'avanguardia nelle tecniche e nelle misure di sicurezza interna, subisce attachii informatici che in poche la rendono totalmente dipendente dal punto di vista energetico

«Almeno a quel che posso ricordare, è la prima volta che assisto a un cyber attacco contro un’infrastruttura petrolifera come uno degli oleodotti più importanti al ondo per dimensioni, la rete del Colonial Pipeline. Parliamo di circa 9.000 chilometri di conduttura, potremmo paragonarlo quasi al nostro TAP (Trans Adriatic Pipelines)». Così si è recentemente espresso in una intervista rilasciata a “La Presse” Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia.

«In queste ore – ha egli aggiunto – anche i greggi subiranno delle forti scosse di volatilità, principalmente il Wti, greggio di riferimento Usa e ci saranno forti operazioni di approvvigionamento sui mercati finanziari attraverso carichi spot per soddisfare momentaneamente il fabbisogno delle coste americane».

«Da tempo – ha concluso Marsiglia – anche in Italia le divisioni di sicurezza aziendali stanno investendo molto in continue ricerche e studi sulla nuova era del terrorismo cibernetico, principalmente con riguardo alle raffinerie e alle piattaforme offshore. Ed è normale che per un tale danno logistico e di fermo venga dichiarato lo stato di emergenza, soprattutto in un paese come gli Stati Uniti. La cosa che sorprende di più e proprio quella di vedere un’America sempre più globalizzata e all’avanguardia nelle tecniche e nelle misure di sicurezza interna, subire nello stesso tempo attentati informatici che in poche la rendono totalmente dipendente dal punto di vista energetico».

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