ZENTE VENETA, la città riparte. L’inno a San Marco cantato dal Coro del Teatro la Fenice sul sagrato della basilica di Santa Maria della Salute

All’evento hanno presenziato numerose persone, tra le quali il sindaco Brugnaro, il consigliere Giusto e gli ambasciatori degli Stati Uniti d’America e del Giappone. La cornice è stata quella della splendida domenica di sole che ha baciato l’intera laguna

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Zona gialla: Venezia riparte; lo fa con la primavera, dopo un triste periodo di blocco delle attività imposto per ragioni sanitarie a causa della pandemia in atto. Lo fa, simbolicamente, con una rappresentazione musicale all’aperto, l’inno di Venezia, l’inno a San Marco, il Santo della Serenissima. A cantarlo è stato il coro del Teatro La Fenice, che ha preso posto sul sagrato della basilica di Santa Maria della Salute, in laguna.

All’evento – definito da Giovanni Giusto (Consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni del Comune di Venezia) «qualcosa di straordinario, da non perdere» – hanno presenziato numerose persone, tra le quali il sindaco Luigi Brugnaro, lo stesso consigliere Giusto e gli ambasciatori di Stati Uniti d’America e Giappone.

Brugnaro, visibilmente soddisfatto, ha dichiarato che: «Riparte Venezia, riparte il mondo: oggi inauguriamo questa ripartenza nella più pura venezianità».

La cornice è stata quella della splendida domenica di sole che ha baciato l’intera laguna, che ha registrato un ritorno in massa dei turisti in città e sulle isole. La gente ha passeggiato in piazza San Marco e si  attardata ai tavolini dei caffè del centro storico, mentre i turisti e gli appassionati hanno visitato i musei e le chiese. In ripresa anche il lavoro nel settore alberghiero, dove si registra un aumento delle prenotazioni, con segnali incoraggianti riguardo alle presenze di stranieri.

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