AUTOMOTIVE, componentistica. Sistemi frenanti, Brembo New G Sessanta: il «concept» di pinza freno che anticipa il futuro della mobilità

Per i suoi sessanta anni, l’impresa immagina una soluzione in grado di dialogare con le nuove generazioni e che, attraverso la luce, porta l’uso del colore a un livello superiore

Stezzano (BG), maggio 2021 – In occasione del suo sessantesimo anniversario, Brembo presenta New G Sessanta, il nuovo concept ispirato alla prima pinza freno per motocicletta prodotta dall’impresa della Bergamasca, che incarna una nuova visione di mobilità del futuro.

Il cuore di esso risiede nella rivoluzionaria introduzione della tecnologia Led direttamente sul corpo della pinza, una soluzione adattabile a ogni applicazione e tipo di, che inoltre ne esalta forme e funzioni. Infatti, può essere al medesimo tempo interfaccia (dialogando direttamente con l’utente) e scelta estetica, adattandosi ai suoi gusti e preferenze. La luce porta l’esperienza di Brembo nell’uso del colore a un livello superiore, attribuendogli così nuovi valori.

Brembo New G Sessanta è stato infatti concepito per essere personalizzabile, gestendo attraverso la tecnologia wireless, a veicolo fermo, la tonalità di luce desiderata in modo da esprimere uno stato d’animo, arricchire lo stile del mezzo o adattarlo al luogo in cui si trova. L’utilizzo della luce e del colore è inoltre in grado di permettere la ricezione di dati e informazioni sullo stato del veicolo e sulla pinza stessa o, ancora, di ritrovare il veicolo parcheggiato anche tramite l’emissione di luci di cortesia.

Alla Brembo è stata studiata una pinza freno che supera i tradizionali canoni tecnologici e di design, introducendo un linguaggio contemporaneo rivolto in particolare alle nuove generazioni. Brembo New G Sessanta celebra nelle forme la prima pinza freno mai realizzata dall’azienda, quella prodotta nell’ormai lontano 1972 per la motocicletta e nel nome il suo progettista. Rispettoso delle linee iconiche che hanno contraddistinto il primo modello he ha fatto storia, il nuovo concept ne reinterpreta le nervature attraverso degli elementi evoluti caratterizzati da pieni e da vuoti dinamici, essenziali nella loro immediatezza e coerenza formale.

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