CULTURA, Friuli. Cervignano: riprende la rassegna d’arte contemporanea Liminalità – Betwixt and Between

Il percorso artistico muoverà tra panchine colorate e selciati di parole, tra street art e land art. Il tema centrale della rassegna verrà espresso attraverso il rapporto tra arte e dimensione urbana, dove le pratiche artistiche e dell’attivismo incontrano lo spazio fisico delle città, definendo quindi momenti relazionali in grado di coinvolgere luoghi e comunità

La rassegna di arte contemporanea Liminalità – Betwixt and Between riprende il suo percorso che si era interrotto nell’ottobre 2020 subito dopo l’importante collettiva cervignanese Betwixt and Between. Due gli eventi in programma, tra loro legati, che avranno luogo nel giardino della Biblioteca civica Giuseppe Zigaina di Cervignano del Friuli.

Street art e land art

Essi fanno parte di un unico progetto di riqualificazione urbana promosso dall’Assessorato alla Cultura, alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità e dall’Ufficio Cultura del Comune di Cervignano del Friuli, realizzato dal Circolo ARCI Cervignano.

Il percorso artistico muoverà tra panchine colorate e selciati di parole, tra street art e land art. Il tema centrale della rassegna curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin, viene espresso attraverso il rapporto tra arte e dimensione urbana, dove le pratiche artistiche e dell’attivismo incontrano lo spazio fisico delle città, definendo quindi momenti relazionali in grado di coinvolgere luoghi e comunità.

Sono numerose le realtà interessate da questo progetto che per alcuni mesi si sono confrontate avendo l’obiettivo comune di realizzare una trasformazione ambientale e culturale tramite la progettazione estetica formale, ispirata da una visione etica e politica.

Condividere con la comunità una città calata nella storia attuale

Le azioni progettate e poi realizzate vogliono condividere con la comunità l’idea di una città calata nella storia attuale, sensibile ai diritti dell’uomo, attenta al rapporto con il paesaggio circostante in uno scambio di risorse che tenga uniti uomo, città e natura.

Uno scambio che ha coinvolto per primi gli attori di questi interventi, come la cooperativa THIEL, l’associazione MACROSS e gli artisti Devid Strussiat e Mattia Campo Dall’Orto a cui è stato chiesto di creare nel giardino della Biblioteca, insieme a un intervento di street art sulla pavimentazione e alla pitturazione delle panchine, un «sentiero di parole» condivise e di forte valenza simbolica, incise su forme irregolari di cemento.

E così, le prime parole che faranno parte del nuovo giardino e del sentiero non potevano che essere «Giustizia» e «Verità» ed essere accolte dalla panchina dipinta del giallo di Giulio Regeni a rappresentare la ricerca della verità e la denuncia delle peggiori violazioni dei diritti umani.

Ricordi e moniti

Il monito «mai più» accompagnerà la panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, violenza fisica, psicologica, sessuale, lavorativa, economica, domestica e familiare; le parole «Libertà» e «Pace» si inseriranno tra i colori della panchina arcobaleno simbolo di armonia, amore e rispetto delle diversità tutte; la panchina azzurra ricorderà i diritti dell’infanzia e dell’ adolescenza e i milioni di bambini che oggi, come ricorda l’Unicef, sono vittime delle guerre.

Infine la parola «Coraggio», che nella quarta panchina di colore arancio sottolineerà non solo la prima virtù umana «che rende possibili tutte le altre», come sosteneva il filosofo Aristotele ben 2.500 anni fa, ma ricorderà anche il “Festival del coraggio”, nato proprio da una idea di questa Amministrazione, che dal 2017 con i suoi numerosi ospiti, indaga tra le pieghe della parola ‘coraggio’, a partire dalle piccole azioni quotidiane fino a quelle che hanno cambiato le sorti di una comunità o addirittura del mondo.

Dai grandi eroi della storia ai piccoli eroi del quotidiano, come ognuno di noi può essere sia come singolo che nella comunità, nel complesso fare umano che sa cogliere lo spirito costruttivo dell’abitare lo spazio, come del coltivare la terra.

La performance di Egle Oddo

Ed è in questo contesto che, in assenza di pubblico, avrà luogo giovedì 8 aprile alle ore 12:15 Performative Habitats #3 dell’artista Egle Oddo, con una anteprima visibile durante una diretta Facebook sulla pagina “Arte Contemporanea.Liminalità.Rassegna2020”, in seguito fruibile integralmente sulla stessa pagina, grazie alla documentazione video realizzata dal regista friulano, nonché membro dell’associazione ESP, Diego Caponetto.

La performance di Egle Oddo, nata a Palermo ma con radici a Cervignano del Friuli e residente a Helsinki, fa parte del progetto interdisciplinare Ark of seeds in cui l’artista installa dei “giardini evolutivi”, cioè delle piccole zone dove alcune specie selezionate assieme a biologi e botanici possono crescere in autonomia. Le installazioni di Ark of Seeds, presenti in Finlandia, Spagna, Gambia, Messico, Svezia, Germania, Marocco, e presto in Tunisia, fanno parte di un progetto più ampio a lungo termine, supportato dall’Italian Council, dall’Arts Promotion Centre Finland e dalla Finnish Cultural Foundation.

La performance anticipa di due giorni l’evento principale, in calendario sabato 10 aprile alle ore 11:00, col quale si aprirà al pubblico il nuovo giardino della Biblioteca, che è stato intitolato il Giardino dei Diritti.

Il Giardino dei Diritti di Cervignano del Friuli

Questo luogo, grazie agli interventi eseguiti, verrà restituito alla collettività con un’immagine rinnovata, vitale e colma di stimoli di riflessione.

Al riguardo, l’assessore alla Cultura Alessia Zambon ha affermato che: «Cervignano è da sempre una città aperta: lo è perché ogni giorno “seminiamo” insieme parole e sentimenti di libertà e accoglienza a favore delle uguaglianze e contro le discriminazioni. Oggi, nel suo cuore culturale, nasce il Giardino di Diritti, un luogo dove rivendichiamo a gran voce che questi diritti necessari ed urgenti non restino riservati ad alcuni ma spettino definitivamente a tutti. La nostra “semina” proseguirà e un giorno accanto a quei diritti ne germoglieranno altri, a testimoniare l’impegno di coloro che hanno lottato, e lottano ancora, per conquistarli, per sé e per il progresso comune».

La cerimonia, che avrà luogo alla presenza del sindaco Gianluigi Savino, del vicesindaco Marina Buda Dancevich, dell’assessore alla Cultura Zambon, del responsabile della Biblioteca Lucia Rosetti, curatrici, artisti e di tutte le realtà coinvolte, prevedrà il rispetto delle vigenti direttive per il contenimento del contagio da Covid-19 in assenza di pubblico.

Ricordiamo che la rassegna di arte contemporanea Liminalità – Betwixt and Between è un articolato progetto avviato nel giugno del 2020, promosso e organizzato dal Circolo ARCI Cervignano realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Cervignano del Friuli, Cassa Rurale FVG, Onde Mediterranee. In partenariato con il Comune di Cervignano del Friuli, Comune di Terzo di Aquileia, Onde Mediterranee, Le Arti Tessili, Porto dei Benandanti, Liceo professionale Louise Michel (Francia), Myymälä2 ork (Finlandia); e con la collaborazione di Comune di San Vito al Tagliamento, Associazione Teatro Pasolini, Casa della Musica di Cervignano del Friuli, IISS della Bassa Friulana – ITsT Malignani di Cervignano del Friuli, VivaComix, DRAMSAN, ArtPort, NASAC-Nuova Accademia delle Arti Storico-Artistiche Contemporanee, ESP, MACROSS e THIEL.

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