IMPRESE, lockdown. Nuove chiusure? Così i centri estetici continuano a lavorare grazie ai social, aumentando il fatturato del 67%

Cosa fare se la propria attività è chiusa a causa del DPCM? Una possibile risposta la fornisce l’esperto di marketing Tony Balbi, che nell’ultimo anno ha operato al fianco di centri estetici ed esperte del mondo «beauty». Rimanere in contatto con la propria clientela grazie ai social potrebbe rappresentare una «chiave di (s)volta». Realizzare video promozionali, articoli o «post» di informazione quale strategia vincente per fidelizzare i clienti abituali e trovarne di nuovi, anche quando la propria attività è chiusa

Il 2020, causa pandemia da Covid-19, è stato un anno caratterizzato da chiusure last minute e necessità, da parte delle aziende, di adattarsi ai vari DPCM. Ci sono state attività fortemente colpite dal lockdown, come ad esempio i centri estetici, che si avviano ad una nuova chiusura forzata nelle zone rosse d’Italia, secondo l’ultimo DPCM del neo eletto presidente Mario Draghi.

Come risollevare quindi il proprio business in un nuovo periodo di chiusura? Bisogna per forza rimanere fermi e rassegnarsi a non fatturare?

Assolutamente no, e di questo ne è convinto Tony Balbi, Founder di Up Marketing (https://www.upmarketing.it/) e professionista con alle spalle oltre dodici anni di esperienza trascorsi a lavorare con aziende del settore beauty e svariati centri estetici, oltre ad aver creato una community facebook che conta ad oggi 1.800 estetiste e che in un solo anno è diventata un punto di riferimento per chi è alla ricerca di consigli su come migliorare la comunicazione della propria attività in questo settore.

«Del resto, se non si può andare dall’estetista ci si informa online su come prendersi cura del proprio corpo, ecco quindi perché, grazie ai social, si può diventare la figura di riferimento della propria clientela», afferma lo stesso Balbi.

Centri estetici: un business da 771 milioni di euro

In Italia i centri estetici e le attività dedicate al beauty e alla cura della persona sono diverse decine di migliaia; si tratta, infatti, di un settore che genera mediamente ogni anno 771 milioni di euro. Numeri destinati a crescere, anche perché – solo nell’ultimo ventennio – questi sono aumentati del 72%, e sono destinati a crescere ulteriormente nei prossimi anni.

Se tutto chiude, mantenere il legame con il cliente online

Proprio per il fatto che i centri estetici, in Italia, sono un business fiorente, è necessario mantenere il settore in vita, anche se a porte chiuse. Se un’attività commerciale deve chiudere, può essere utile mantenere attiva l’azienda sui social. Come?

Creando contenuti interessanti (come video, articoli e post) per la clientela di riferimento in modo da essere presenti ogni giorno “negli smartphone” delle clienti e potenziali tali. Per un centro estetico è fondamentale essere utili al prossimo, gratuitamente, con contenuti validi su svariati argomenti di bellezza.

Tra i contenuti più interessanti vi sono sicuramente i video, perché arrivano dritti al cuore delle persone, creando un rapporto più confidenziale e empatico con chi li guarda. Ad esempio, i centri estetici sono chiusi e bisogna pensare alla cura di sé in casa?

Perché allora non creare qualche utile tutorial per realizzare una beauty routine fai da te, un massaggio esfoliante o una maschera con prodotti che tutti possiamo avere nel frigorifero di casa?

Questo è ciò che suggerisce Tony Balbi alle estetiste di tutt’Italia con cui collabora. Dei centri estetici che si sono affidati a lui e alla sua agenzia Up Marketing, nessuno ha subito cali di fatturato, ma non solo. La crescita media delle sue clienti, anche nei momenti di chiusura totale, si è attestata al 16%, raggiungendo, in alcuni casi, anche picchi del 67%.

La storia di Serena Pensierini

Un esempio di questa strategia vincente arriva da Serena Pensierini, estetista con oltre venti anni di esperienza e con sede a Carrara.

«All’inizio – racconta la Pensierini -, con l’annuncio della prima chiusura ero veramente preoccupata e spaventata, anche perché in negozio siamo in quattro e abbiamo gli stipendi da pagare. Abbiamo continuato la comunicazione anche nei mesi di chiusura, seguendo la guida di Tony, che ci ha consigliato giorno dopo giorno quali contenuti veicolare sui nostri canali social, per fissarmi come figura di riferimento per le mie clienti, anche nei periodi di lockdown e zona rossa».

«Il risultato? – ella aggiunge – Nel 2020, considerando che su dodici mesi per quattro siamo rimasti chiusi, il mio centro ha avuto un aumento del fatturato del 60% rispetto al 2019, con tantissime nuove clienti».

La storia di Serena è solo una delle tante, infatti sono diverse le professioniste del settore estetica & beauty che l’anno scorso si sono affidate a Balbi e alla sua agenzia, a dimostrazione di come una strategia di comunicazione vincente possa essere la chiave di svolta per superare momenti difficili, in questo periodo più che mai.

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