RECOVERY PLAN, caso McKinsey. Nota di via XX Settembre: «La governance del PNRR è in capo al Mef e alle Amministrazioni competenti»

«Da società di servizi solo supporto tecnico-operativo e uno studio di benchmark», aspetto ribadito poco fa dal ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco nel corso della sa audizione da parte delle Commissioni parlamentari congiunte Bilancio, Finanze e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato, che ha avuto luogo nel quadro dell'esame della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza

Recita il comunicato stampa diffuso dal dicastero di via XX Settembre:  «In merito ad articoli di stampa relativi ai rapporti in essere con la società McKinsey, si precisa che la governance del PNRR italiano è in capo alle Amministrazioni competenti e alle strutture del MEF che si avvalgono di personale interno degli uffici».

A nota del Mef prosegue poi sottolineando come McKinsey, così come altre società di servizi che regolarmente supportano l’Amministrazione nell’ambito di contratti attivi da tempo e su diversi progetti in corso, non è coinvolta nella definizione dei progetti del PNRR.

«Gli aspetti decisionali, di valutazione e definizione dei diversi progetti di investimento e di riforma inseriti nel Recovery Plan italiano restano unicamente in mano alle pubbliche amministrazioni coinvolte e competenti per materia».

L’Amministrazione si avvale di supporto esterno nei casi in cui siano necessarie competenze tecniche specialistiche, o quando il carico di lavoro è anomalo e i tempi di chiusura sono ristretti, come nel caso del PNRR.

In particolare, l’attività di supporto richiesta a McKinsey riguarda l’elaborazione di uno studio sui piani nazionali Next Generation già predisposti dagli altri paesi dell’Unione europea e un supporto tecnico-operativo di project-management per il monitoraggio dei diversi filoni di lavoro per la finalizzazione del Piano.

Il contratto con McKinsey ha un valore di 25.000 più Iva ed è stato affidato ai sensi dell’art. 36, comma 2, del Codice degli Appalti, ovvero dei cosiddetti contratti diretti «sotto soglia».

Il comunicato stampa si conclude rendendo noto che: «Le informazioni relative al contratto saranno rese pubbliche, come avviene per tutti gli altri contratti del genere, nel rispetto della normativa sulla trasparenza».

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