ADULTERAZIONI, distillerie abusive. Chicago anni ’30 al Prenestino, ma stavolta non è Al Capone, bensì una cittadina cinese

La fabbrica illegale di alcoolici era all’interno di un ristorante del quartiere romano, nel quale la Guardia di Finanza ha rinvenuto anche tonnellate di generi alimentari in pessimo stato di conservazione; la donna è stata denunciata

Una distilleria artigianale per la produzione di alcolici e circa 1,5 tonnellate di generi alimentari in pessimo stato di conservazione sono stati rinvenuti dai militari della Guardia di Finanza all’interno di un ristorante ubicato nel quartiere romano del Prenestino.

Le Fiamme gialle del III Nucleo operativo metropolitano (III NOM) hanno denunciato all’Autorità giudiziaria una cittadina della Repubblica Popolare cinese per i reati di fabbricazione abusiva di alcolici, detenzione di dispositivi pericolosi e conservazione di alimenti in pessime condizioni igieniche.

Nei locali del ristorante sono stati trovati quattordici fusti colmi di grappa cinese, un distillatore ad alambicco e diverse bombole di gas in difetto delle prescrizioni di sicurezza e in violazione della normativa antincendio.

Nel corso del controllo sono stati inoltre rinvenuti tre persone che lavoravano «in nero», illegalità che ha comportato una irrogazione della sanzione pecuniaria ammontante a più di 14.000 euro.

Roma Capitale, a seguito della segnalazione fatta pervenire agli Uffici municipali dai Finanzieri, ha disposto la chiusura immediata del ristorante.

L’operazione rientra nel più ampio dispositivo posto in essere dal Corpo al fine di garantire la sicurezza e la tutela della salute dei cittadini.

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