SALUTE, emergenza coronavirus. Vaccini: lo scontro tra Unione europea e «Big Pharma»

Secondo Leonardo Panetta alla base di tutto ci sarebbe un «peccato originale», lo sforzo dell’Europa nel finanziare la ricerca dei colossi farmaceutici, sollevando questi ultimi da onerosi investimenti (cioè dal rischio di impresa) nella fase in cui non vi erano ancora certezze sui risultati, sostanzialmente pre-acquistando le dosi. Il controverso argomento è stato trattato in un articolo pubblicato ieri dal periodico online interris.it

Caos vaccini, cosa c’è dietro la bagarre fra Europa e Big Pharma, di Leonardo Panetta – Tutto parte da un peccato originale. L’Europa, sostanzialmente, ha finanziato la ricerca e lo sviluppo di questi vaccini quando erano ancora una speranza. E ha fatto un grosso sforzo economico per sostenere queste aziende, Astrazeneca come anche i vari centri di ricerca collegati a Pfizer e Moderna. L’Europa ha quindi fatto la sua parte, sollevando queste aziende anche dal rischio di impresa, poiché se qualora non ci fossero stati questi risultati l’Ue aveva già pre-acquistato queste dosi. Un’operazione che nella logica europea doveva garantire l’approvvigionamento e un prezzo ragionevole.

Dal momento in cui vengono trovati i vaccini, gli accordi non vengono ulteriormente implementati. Quindi, quando Pfizer annuncia l’ottenimento del vaccino, l’Europa avrebbe dovuto precipitosamente chiudere gli accordi per evitare ulteriori speculazioni. Credo che le eventuali mancanze, in buona fede, si siano verificate in quel frangente, nell’andare a blindare dei contratti che garantiscono all’azienda molto margine nelle consegne. La maggior parte sono trimestrali, con delle indicazioni sulle dosi e non sulle fiale che complicano il tutto.

L’Europa si aspettava di aver firmato un gentlemen agreement. C’è però una variabile: i vaccini li fanno le aziende e, mentre hanno fissato un accordo con l’Europa, arrivano altri attori esterni che pagano questi vaccini, magari anche di più. E sostanzialmente si privilegiano altri compratori, dicendo all’Europa che arriveranno. È un gioco un po’ sporco che viene in qualche modo utilizzato da queste aziende, probabilmente sicure di avere o un appiglio legale o un interesse maggiore nel rischiare questo azzardo.

Leggi l’intero articolo su à

https://www.interris.it/intervento/vaccini-bagarre-europa-big-pharma/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=giornaliera

Condividi: