Le piccole e medie imprese attive nella monarchia nordafricana potranno beneficiare del finanziamento del fondo istituito a seguito della partnership istituita tra la banca per lo sviluppo statunitense DFC (International Development Finance) il consorzio di società marocchine che si occupa della gestione degli investimenti internazionali (SEAF).
Lo ha riferito in un proprio articolo la testata economica online ilboursa.com (ilboursa.com/marches/les-etats-unis-deblouquent-100-millions-de-dollars-au-profit-des-pme-marocaines_26044), che ha aggiunto come la citata DCF avrebbe erogato 50 milioni di dollari per l’avvio dell’iniziativa.
Quest’ultima si incentra sulle opportunità offerte dal mercato ponendosi inoltre anche l’obiettivo di contribuire alla soluzione dei problemi di natura strutturale del Regno facendo riferimento a specifici progetti elaborati dall’imprenditorialità locale nei settori della salute, industria, servizi idrici, igiene ed energia pulita.
Il memorandum d’intesa tra Washington e Rabat è stato siglato lo scorso 22 dicembre, l’accordo è stato in seguito ratificato. Esso concerne le coperture sui piani finanziario e tecnico di piani di investimento elaborati dal settore privato nella regione del Marocco e della confinante Africa subsahariana per un ammontare complessivo pari a tre miliardi di dollari erogati in un periodo di quattro anni.
Parallelamente a questo accordo, è stata anche firmata con l’Office Chérifien des Phosphates (OCP) una lettera di intenti relativa a un piano di sostegno alle attività agricole e a quelle della produzione di fosfati.
In questa particolare fase gli Usa risultano molto attivi nella regione, un impegno testimoniato anche dalla prossima iniziativa, in calendario a Rabat per il prossimo mese, che verrà finalizzata alla stipulazione di accordi bilaterali in materia commerciale e degli investimenti con il Marocco e i Paesi subsahariani.
