DIFESA, industria. Concentrazioni: Teledyne Technologies Inc. acquisisce FLIR Systems Inc., produttore di sensori e sistemi senza pilota

Il soggetto industriale si porrà come fornitore chiave nella pianificazione del DoD, contribuendo all’equipaggiamento di piattaforme con equipaggio tradizionale grazie all’installazione di combinazioni di sensori e intelligenza artificiale (AI), inoltre nel settore dei satelliti per il rilevamento e il tracciamento dei missili ipersonici e nel quadro dei programmi di US Army e US Navy nel settore dei sistemi “unmanned”

Il conglomerato industriale Teledyne Technologies Inc. acquisisce FLIR Systems Inc., impresa produttrice di sensori e sistemi senza pilota, in una transazione commerciale  del valore di otto miliardi di dollari.

L’accordo avviene nel quadro della creazione di un nuovo soggetto industriale di grandi dimensioni nel settore dei sistemi senza equipaggio in ambito terrestre, aereo e marino, oltreché in quello dei satelliti destinati al rilevamento e al tracciamento dei missili ipersonici, per i quali il Dipartimento della Difesa di Washington (US DoD) ha avviato programmi per la loro realizzazione.

Lunedì scorso, nel commentare pubblicamente il processo di concentrazione industriale costituito da questa ultima acquisizione, Robert Mehrabian, presidente esecutivo di Teledyne, ha affermato che si è in presenza di modelli di business simili a entrambe le due realtà industriali, come anche una similitudine si riscontra nel campo delle tecnologie delle quali esse sono proprietarie, «mentre la sovrapposizione dei prodotti è minima, dunque marcata è la complementarietà, avendo esse sensori basati su diverse tecnologie di semiconduttori adatti a diverse lunghezze d’onda».

Concentrazioni industriali

L’intesa dovrebbe venire perfezionata alla metà del 2021, in quanto si attendono le autorizzazioni amministrative della fusione da parte delle Autorità antitrust. In questo senso, al momento gli investitori non avrebbero ancora una chiara prospettiva sul piano della regolazione – il tutto avviene infatti in un difficile momento attraversato dal Paese -, tuttavia, il Dipartimento della Difesa potrebbe comunque rinvenire un interesse nella creazione di un «concorrente di medio livello» nello specifico e delicato settore industriale che si inserisca in un contesto dove già operano realtà di maggiori dimensioni.

Al riguardo va rilevato che il nuovo soggetto scaturito dall’acquisizione di FLIR Systems Inc. si andrebbe a collocare in aree che si ritiene conosceranno una crescita dal punto degli investimenti pubblici, in quanto sia i sensori avanzati che i sistemi senza pilota sono attualmente oggetto delle attenzioni del Pentagono, con i conseguenti riflessi sulle allocazioni di risorse nel proprio budget.

Vacche magre e nicchie di eccellenza

Infatti, seppure in linea di massima si prevede che nel prossimo futuro nel bilancio della Difesa degli Stati Uniti d’America la linea del grafico relativo agli investimenti possa divenire piatta o, addirittura, decrescente nel quinquennio a venire, questi due importanti segmenti potranno rappresentare una “nicchia di eccellenza” sulla quale concentrare degli sforzi in termini finanziari e, di risulta, registrare una fase crescita.

I prodotti di punta di Teledyne nel campo dei sensori spaziali a infrarossi e in quello degli Unmanned Underwarter Vehicle (UUV), risultano compatibili per molti aspetti con i sensori a infrarossi aerei e terrestri di FLIR Systems Inc., oltreché con le sue piattaforme senza pilota, anche grazie alle precedenti acquisizioni di Endeavour e Aeryon, avvenute nel 2019.

L’accresciuto soggetto industriale si porrebbe quindi nelle vesti di fornitore chiave nel quadro della pianificazione del DoD, contribuendo all’equipaggiamento delle piattaforme con equipaggio tradizionale grazie all’installazione in esse di combinazioni di sensori e prodotti dell’intelligenza artificiale (AI), nel settore dei nascenti satelliti per il rilevamento e il tracciamento dei missili ipersonici e nello sforzo profuso da US Army e US Navy teso allo schieramento in linea di sofisticati sistemi “unmanned”.

Un esempio è rappresentato dal Kobra, il Common Robotic System dell’esercito americano, che ha raggiunto la fase di produzione a pieno regime nello scorso mese di novembre, dunque meno di un anno dopo che FLIR Systems si era aggiudicata il contratto per la fornitura, che avrà una durata di cinque anni e un valore complessivo fino a 109 milioni di  dollari.

Kobra, macchina destinata all’utilizzo nella neutralizzazione a distanza degli ordigni esplosivi e per altri lavori “pesanti”, partecipa anche alla competizione indetta dall’USAF per un sistema avente caratteristiche analoghe.

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