DIFESA, Cina Popolare. Esercitazioni aeree congiunte con le forze aeree pakistane: Islamabad si addestra ad abbattere i caccia indiani

Nel corso delle esercitazioni aeroterrestri congiunte Shaheen-IX oltre ai caccia J-10C e J-11B sono stati impiegati velivoli early warning, per la guerra elettronica, unità di paracadutisti e forze speciali. Alle attività addestrative ha partecipato anche la marina militare di Pechino

Hanno avuto luogo recentemente una serie di esercitazioni aeree sino-pakistane, lo affermano fonti di stampa della Repubblica Popolare, che sottolineano come i caccia J-10C E J-11B dell’aeronautica militare di Pechino siano stati utilizzati come «simulatori» dei caccia di produzione francesi Rafale e dei Suchoi Su-30 realizzati in Russia, velivoli in linea con l’aeronautica indiana.

Con l’ultimo aereo da trasporto Y-20 con a bordo le truppe cinesi che facevano ritorno nel loro paese dal Pakistan, si sono dunque concluse le esercitazioni aeree congiunte Shaheen-IX, che hanno visto impegnate le forze aeree dei due Stati antagonisti dell’India.

Lo ha riferito sabato scorso la China Central Television (CCTV), che ha anche aggiunto che le attività addestrative congiunte che hanno avuto luogo prevalentemente nello spazio aereo pakistano, erano iniziate il 7 dicembre ed erano durate una ventina di giorni.

Nell’occasione Pechino ha schierato tra gli altri i propri velivoli da combattimento J-10C, J-11b, KJ-500 e Y-8, aereo per la guerra elettronica, mentre Islamabad ha impiegato i suoi JF-17 e i Mirage III.

Stando alle dichiarazioni rese al quotidiano “Global Times” da Fu Qianshao, esperto di guerra aerea della Repubblica Popolare cinese, il J-10C e il J-11B sarebbero particolarmente adatti alla simulazione in ambito addestrativo dei caccia attualmente in linea con l’aeronautica militare indiana in finte battaglie.

Secondo Fu, non poche caratteristiche proprie del caccia J-10C, tra cui le dimensioni, le caratteristiche aerodinamiche, l’avionica e i sistemi d’arma e le complessive capacità di combattimento, sarebbero paragonabili a quelle del Rafale, notando altresì che il più pesante J-11B ha un aspetto simile al Su-30, seppure differisca da esso per il livello tecnologico dell’avionica.

La larga scala del tema dell’esercitazione si evincerebbe dalla partecipazione a essa di velivoli early warning e per la guerra elettronica in uno scenario di combattimento integrato. E infatti, stando ai resoconti ufficiali delle attività addestrative svolte nel quadro della Shaheen-IX, le forze aeree partecipanti si sarebbero concentrate su complesse battaglie aeree e l’impiego massivo di velivoli per il supporto aereo ravvicinato.

In un’intervista rilasciata alla CCTV, Ding Yuanfang, vice comandante di brigata dell’aeronautica cinese, ha dichiarato che: «A differenza delle precedenti esercitazioni Shaheen, questa volta abbiamo schierato in modo completo le forze aeree e i paracadutisti, effettuando attività addestrative realistiche al combattimento aereo».

Sia i cinesi che i pakistano hanno inoltre impiegato unità di forze speciali, mentre l’aviazione navale della Repubblica Popolare ha inviato i propri velivoli, un evento ritenuto raro, quello della partecipazione dello strumento navale a esercitazioni congiunte con forze di altri paesi, che tuttavia confermerebbe la mutazione del modello formativo di riferimento adottato da Pechino negli ultimi anni.

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