SOCIETÀ, analisi. Gli argomenti trattati questa settimana da “L’Eurispes.it”, il magazine dell’istituto di ricerca

Poveri in giacca e cravatta; legalità; foto e video dei figli sui social: quali regole?; media, emergenza coronavirus e restrizioni, le analisi dei telegiornali italiani; natale dei filosofi

Poveri in giacca e cravatta: metafore per l’Italia, l’intervento del presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara.

Era il 2005, solo qualche anno prima della grande crisi dei mutui subprime, quando l’Eurispes segnalò il progressivo impoverimento dei ceti medi, coniando la definizione di un nuovo tipo di povertà, quello dei «poveri in giacca e cravatta».

Un’immagine che si ripropone nella difficile attualità di questi mesi di pandemia e che sembra aver riportato indietro le lancette dell’orologio.

Nella rubrica “Metafore per l’Italia”, pubblicata un’altra riflessione del presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara, estratta dal libro La Repubblica delle Api.

https://www.leurispes.it/i-poveri-in-giacca-e-cravatta/

La Prefettura. O delle regole della legalità.

Ecco alcuni passaggi dell’intervista con il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, realizzata per il magazine dell’Eurispes da Sergio Nazzaro e pubblicata nella rubrica “Cosa vuol dire mafia? Dialoghi sulla legalità”.

«La camorra ha mutato pelle. La strategia militare non è più pagante e le mafie casertane sono ormai diventate mafie di affari. Il loro principale obiettivo è il reinvestimento dei capitali illecitamente accumulati. Ecco perché il contrasto alla criminalità organizzata richiede non solo la massima attenzione da parte degli apparati della sicurezza, ma anche il consenso e il coinvolgimento della classe imprenditoriale, dei lavoratori, delle rispettive organizzazioni e di tutta la società civile».

In questo senso, «l’utilizzo economico dei beni confiscati ha non solo un alto valore simbolico, ma deve rappresentare pure un valido strumento di crescita e di progresso economico e sociale».

E in fine aggiunge: «Il sistema della documentazione antimafia e delle interdittive è ormai una delle punte di diamante della prevenzione antimafia. Contrariamente a quanto talvolta sostenuto in certi ambienti, le interdittive non “strozzano” l’economia».

https://www.leurispes.it/la-prefettura-o-delle-regole-della-legalita/

Foto e video dei figli sui social: quali regole?

L’Eurispes ha effettuato un’analisi del social di istantanee visive per eccellenza, Instagram, con l’obiettivo di comprendere il fenomeno dell’esposizione dei figli attraverso i post e la condivisione di immagini e video che li riguardano.

Sono 736.182 i post analizzati, con 96.488.755 likes, attraverso una indagine OSINT che ha monitorato gli hashtags: figli, figlio, figlia, figlie. Il periodo osservato parte dal primo gennaio 2018 e arriva al 10 ottobre 2020.

È proprio necessario pubblicare le foto dei propri figli?

Questo interrogativo ripercorre frequentemente la sociologia moderna dinanzi all’esposizione incontrollata delle immagini di tantissimi minori sui social attraverso i profili dei genitori. Nella ricerca è stata analizzata la parola «figlio» declinata in tutti i suoi generi, ma questo non vuol dire che le foto dei minori siano circoscritte solo a quanto individuato.

https://www.leurispes.it/foto-e-video-dei-figli-sui-social-quali-regole/

Media: emergenza coronavirus e restrizioni, le analisi dei telegiornali. L’Italia entra in «zona rossa».

L’attesa per i decreti sugli spostamenti e il confronto interno alla maggioranza, rimandati entrambi nel corso della settimana, monopolizzano le aperture (21) dei telegiornali della sera e dominano sulla pagina politica.

Nel clima di crescente tensione i servizi si riempiono dei tanti e consueti attacchi e prese di posizione. Questi sono alcuni degli aspetti che emergono dall’analisi settimanale dell’Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza dal 14 al 18 dicembre.

https://www.leurispes.it/restrizioni-covid-sui-tg-litalia-entra-in-zona-rossa/

Il natale dei filosofi.

Pur essendo una festività di natura religiosa, il natale caratterizza i nostri costumi al punto tale da essere argomento di riflessione e fascinazione per il mondo della filosofia, questo malgrado rappresenti un tema non facile e speculativamente insidioso, in quanto il filosofo che indaga il natale tiene a preservare la sua laicità alla stregua di una garanzia.

Da Schopenhauer a Sartre, dai doni ricevuti da Nietzsche al mistero del natale di Edith Stein, fino a Galimberti e Cacciari, una riflessione sul natale da parte di illustri pensatori del passato e del nostro tempo.

https://www.leurispes.it/il-natale-dei-filosofi/

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