ARTE, pittura. Trieste: Fabio Colussi, il pittore del mare

Sabato 19 dicembre alle ore 18:30, presso il Salone d’arte di Trieste in via della Zonta 2 visita guidata e interpretazione sul piano critico a cura dell’architetto Marianna Accerboni

In mostra ventuno dipinti inediti a olio su tela e su tavola, realizzati tra il 2018 e il 2020. In contemporanea all’apertura della mostra sarà fruibile su Facebook il video della presentazione (www.facebook.com/marianna.accerboni), Youtube (https://www.youtube.com/user/MariannaAccerboni) e sul sito dell’artista (www.fabiocolussi.com).

La partecipazione del pubblico sarà regolata dalle vigenti disposizioni anti-Covid

«In questa esposizione – scrive la Accerboni – Colussi ricostruisce con delicata e calibrata vena lirica il fascino del mare della sua città, Trieste, accostandolo anche a quello di Venezia. La medesima, sottile inclinazione neoromantica, intrecciata a una personale e sensibilissima vena cromatica e a una grande abilità tecnica, caratterizza le sue vedute. Così, l’artista sa catturare l’ineffabile luce del nostro golfo, quella magica della Serenissima e la pace della laguna, consegnandoci un angolo di mondo, nel quale poter sognare ancora, grazie al prezioso virtuosismo di questo poeta del paesaggio».

Nel solco del Guardi e del Canaletto

Memore di una vena neoclassica, che appartiene culturalmente alla città giuliana, l’artista prosegue in modo del tutto personale l’antica tradizione di pittori e vedutisti che caratterizzarono la realtà artistica veneziana del Settecento, quali Francesco Guardi e il Canaletto, vicino al primo per ispirazione poetica e al secondo per interpretazione razionale dei luoghi.

Tuttavia, ai suoi esordi Colussi ha guardato anche altrove, ad artisti giuliani come Giuseppe Barison, Giovanni Zangrando, Ugo Flumiani e Guido Grimani, tutti in un modo o nell’altro legati alla grande tradizione pittorica e coloristica veneziana, che rappresentava un importante punto di riferimento, nel secondo Ottocento e nel primo Novecento, accanto all’Accademia di Monaco, per i pittori triestini.

Mitteleuropa e influenze germaniche

Altro fulcro fondamentale per loro fu infatti la cultura austro-tedesca. Non a caso, nelle opere di molti di loro, così come in quella di Colussi, compare spesso una luce azzurro-grigia, che più che un colore rappresenta un’atmosfera, una sorta di evocazione di quello sturm und drang, che nel mondo germanico pose le basi del Romanticismo.

Si tratta di punti di riferimento che costituiscono interessanti chiavi di lettura della pittura del triestino, in particolare per quanto riguarda la sua interpretazione del tema della veduta marina, che sa rivisitare attraverso intuizioni, luminosità e ispirazioni che alludono istintivamente anche alla cultura visiva mitteleuropea.

Dotato di un talento naturale, che ha saputo coltivare nel tempo con passione e tenacia, Colussi è riuscito a delineare una propria maniera intensa e precisa, ma nel contempo sobria ed essenziale. Che fa vivere il paesaggio soprattutto della luce, diurna o notturna che essa sia, ottenuta attraverso ripetute e raffinate velature e un cromatismo deciso ma morbido.

Vedute marine e paesaggi urbani

Equilibrio e sensibilità caratterizzano i suoi dipinti, nei quali il pittore sa legare molto armoniosamente il linguaggio del passato con le esigenze di linearità di quello moderno. Ne escono delle vedute marine spesso incorniciate da luminosi paesaggi urbani,   composizioni che poggiano la loro veridicità sulla storia e sulla luce e in cui le antiche e raffinate architetture si fondono con un cielo e un mare intensamente azzurri, che riflettono e suggeriscono, sempre mediante la luce, un senso di pace e atarassia, che appare anche nei dipinti dedicati alla laguna.

Fabio Colussi

Fabio Colussi nasce nel 1957 a Trieste, dove vive e opera. È in un certo senso autodidatta, poiché si è formato studiando i grandi pittori triestini del passato, sospesi tra la lezione artistica della pittura veneziana e quella proveniente dalla cultura mitteleuropea.

Dipinge i primi acquerelli a quattro anni, i temi sono paesaggi, boschi e figure realizzati anche a pastelli a cera; più tardi approccia la tempera e l’acrilico, per poi passare nei primi anni Novanta all’olio su tela e su tavola, tecnica ora prediletta, che non ha più abbandonato.

Per realizzare i suoi lavori, trae spunto dagli schizzi annotati su un taccuino che porta sempre con sé e che talvolta sono implementati, per quanto riguarda le architetture, da appunti fotografici.

Egli è presente con le sue opere in collezioni private in Italia e all’estero: Stati Uniti d’America, Germania, Spagna e Australia. Ha esposto a livello nazionale ed europeo e recentemente a Bruxelles, in Croazia e in Montenegro, suscitando grande consenso.

Fabio Colussi: il pittore del mare

visita guidata: sabato 19 dicembre alle ore 18:30

organizzazione: Marianna Accerboni

info: 3356750946; 3488965899

dove: Salone d’Arte, Via della Zonta 2 Trieste

quando: dal 5 al 31 dicembre 2020

catalogo: è disponibile il catalogo della mostra

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